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Alimentazione: stop alla” Low Carb”. L’Efsa lancia l’allarme attenzione alle diete iperproteiche

L’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) segnala il rischio di un eccesso proteico, soprattutto dalla carne. Sono in molti con l’arrivo della bella stagione, a voler perdere qualche chilo di troppo. Il metodo oggi più utilizzato è qualche settimana di dieta a basso tenore di carboidrati (low carb) con nel piatto solo proteine e qualche verdura, ma si deve fare attenzione.

Le proteine ingerite quotidianamente infatti sono in media 67-114 per gli uomini e 59-102 g per le donne. Il valore di riferimento giornaliero dovrebbe invece essere pari a 0,83 grammi per chilo di peso corporeo, inteso come peso forma e per un soggetto sedentario (che equivale per un uomo di 70 kg a 58,1 g di proteine, mentre per la donna di 55 kg al valore di 45,6 g). Atleti e persone attive hanno invece un fabbisogno in proteine aumentato a seconda della tipologia di attività svolta (da 1,3 g fino ad arrivare a superare i 2 g per chilo in caso di attività sportive particolarmente intense).

Per Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”, oltrepassare di molto queste percentuali nutrizionali significa mettere a rischio il benessere fisico. Infatti, le proteine animali sono responsabili dell’incremento di alcune patologie come la calcolosi urinaria, gotta, osteoporosi, ipertensione, aterosclerosi e perfino di numerose forme tumorali. La scelta ottimale è la loro alternanza tra animali come pesce, carne e derivati e vegetali come i legumi, ricordando sempre che la proteina più digeribile e completa è quella dell’uovo.

Pertanto per una dieta equilibrata per ridurre le calorie; l'ideale sono alimenti magri e ricchi di fibre come i cereali minori ed i legumi in abbinamento ad una adeguata attività fisica che aumenta il metabolismo corporeo e rimodella il fisico.

Lecce, 8 maggio 2012

Giovanni D’AGATA

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