Sponsorizzazioni, partecipazioni a fiere internazionali, autovetture abbandonate, straordinari… quando alle parole non corrisponde la realtà
La Sigma-Tau dal 17 gennaio di quest'anno ha messo un considerevole numero dei suoi lavoratori in cassa integrazione straordinaria a zero ore per 12 mesi, invocando una improvvisa crisi finanziaria ed economica, che i lavoratori da subito avevano ritenuto del tutto imprevista e decisamente “strana”.
Ora, al di là della cronaca dei media che hanno già raccontato di come l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza abbiano negli anni passati evidenziato numerose “irregolarità”, e al di là dei bilanci e degli investimenti recenti di cui si è ampiamente parlato anche a livello nazionale (ricordiamo, quale esempio eclatante, l’acquisto di un ramo della Enzon Pharmaceuticals negli USA, con un esborso da parte dell’azienda di 320 milioni di dollari) che sembrano raccontare una storia diversa, le ultime e recentissime attività dell’azienda fanno ulteriormente riflettere:
§ sponsorizzazione del team Salomon per la corsa in montagna che viene così ribattezzato Salomon Carnifast, dal nome del prodotto che viene pubblicizzato
§ partecipazione con un ampio spazio espositivo alla fiera internazionale Cosmofarma, tenutasi presso la Fiera di Roma dal 4 al 6 maggio scorso, in cui sono stati distribuiti a piene mani offerte di cibo e di gadgets vari
§ abbandono delle autovetture aziendali in dotazione agli Informatori Medico-Scientifici sospesi in CIGS forza esterna: infatti non risultano essere state riprese in consegna dall’azienda, nonostante fosse stata chiesta la restituzione pressoché immediata di chiavi e documenti, per poi lasciare le auto con deplorevole incuria in mezzo alle strade di tutta Italia. E questo nonostante la Sigma-Tau paghi tutti i mesi il noleggio alla società di leasing: soldi buttati in mezzo alla strada e, nel caso contingente, non è un modo di dire!
§ effettuazione di molte ore di straordinario da parte del personale di sede a Pomezia: ma, allora se il lavoro c’è al punto da richiedere straordinari, come mai non si ricorre ai sospesi in CIGS per evitare il ricorso agli straordinari?
§ ultimo, ma eticamente non meno importante, Sigma-Tau è elencata tra i clienti dell’allevamento Green Hill per i cani beagle destinati a sperimentazione e vivisezione, allevamento tristemente noto alle cronache proprio in queste settimane. Oltre all’aspetto morale altamente riprovevole, ci si chiede come mai un’azienda che ha appena chiuso i suoi centri di ricerca Prassis e Tecnogen, ed abbia allontanato altri 85 ricercatori da Pomezia, detenga comunque animali per “sperimentazione” ed inoltre, essendo in crisi, come fa a provvedere sia materialmente sia con personale specifico alla cura e mantenimento di queste sfortunate creature?
Tanti sono gli interrogativi che con il passare del tempo aumentano e fanno riflettere e rendere legittime svariate perplessità.
Che cosa aspettano, dunque, le istituzioni a dare una risposta definitiva a questa vicenda, che se fosse dimostrata basata su un tentativo di truffa ai danni dell’INPS e, quindi, dello Stato, si potrebbe configurare oltretutto come un abuso di cassa integrazione, creando anche un pericoloso precedente a cui potrebbero fare riferimento altre aziende del settore che avessero necessità di ridurre personale in esubero?
I lavoratori della Sigma-Tau attendono risposte e si stringono a quelli di loro che maggiormente stanno soffrendo questa “crisi”: pochi giorni fa un altro collega esternalizzato dopo 26 anni di azienda è deceduto per infarto (altri due nei mesi scorsi), e molti altri stanno subendo gravi contraccolpi fisici e psichici. Queste non sono morti bianche, ma sono morti per la mancanza di lavoro, di certezze economiche, di dignità negate, esattamente come i tanti suicidi dall’inizio dell’anno: omicidi colposi? L’incertezza sul proprio futuro è deleterio: quale futuro per la Sigma-Tau?
Addetto stampa del Comitato in tutela dei diritti dei lavoratori della Sigma-Tau
