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LA SETTIMANA IDV NEL LAZIO

Sanità: la Polverini ci informi sul tavolo col governo

23 aprile 2012

«L’Italia dei Valori condivide in pieno le preoccupazioni espresse nel sit-in di stamane dai sindacati della sanità del Lazio: la governatrice Polverini ha il dovere di informarci dell’andamento del tavolo col governo, soprattutto per quanto concerne lo sblocco delle assunzioni». Lo dichiarano in una nota i consiglieri regionali di Italia dei Valori Vincenzo Maruccio e Giulia Rodano. «Anche oggi – continuano – le denunce dei lavoratori descrivono un sistema al collasso. Abbiamo chiesto da tempo, insieme a tutte le altre forze di opposizione, che il Consiglio regionale tenga una seduta straordinario sulla sanità del Lazio: ci auguriamo che il centrodestra abbia il buon senso di convocarla prima dello sciopero generale annunciato dai rappresentanti sindacali. Sa rebbe un gesto di responsabilità, verso i lavoratori e verso i cittadini. Come consiglieri regionali IdV, ci impegniamo sin d’ora ad incontrare le rappresentanze dei lavoratori e a farci promotori delle loro istanze nell’aula di Consiglio»

25 aprile: chi non ritiene di dover festeggiare stia a riposo

24 aprile 2012

“Credo che il 25 aprile sia una ricorrenza ampiamente condivisa dagli italiani e sia ormai la base del comune sentire nazionale. Una ricorrenza che ogni anno la quasi totalità degli italiani festeggia serenamente rievocando fatti, personaggi e idee di una stagione fondante per la nostra democrazia. Per questo credo che le poche decine di persone che ancora ritengono di non avere nulla da festeggiare debbano essere lasciate al loro riposo”. Lo dichiara in una nota il segretario regionale dell’Italia dei valori, Vincenzo Maruccio.

Regione: la Giunta Polverini non è in grado di rispettare gli impegni presi con le imprese

24 aprile 2012

»Nonostante annunci mirabolanti, nonostante campagne propagandistiche da migliaia di euro, nonostante sedute straordinarie di Consiglio dedicate esclusivamente alla crisi, la Giunta Polverini non è in grado di rispettare gli impegni presi con le imprese nemmeno in casi eccezionali ed urgenti, quali le forti nevicate di quest’anno. A più di due mesi dalla sua firma, resta tuttora senza attuazione la delibera 52 del 17 febbraio 2012, in cui la Giunta regionale decretava ‘interventi straordinari a sostegno delle PMI che hanno subito danni per le nevicate straordinarie del febbraio 2012’ mediante ‘Istituzione, nell’ambito del Fondo per il sostegno all’accesso al credito delle Imprese del Lazio, ex art. 20 della L.R. 9/2005, di una riserva da destinare al sostegno delle imprese del Lazio che hanno subito danni per le nevicate del febbraio 2012’: un totale di 3 milioni di euro, tutti ancora nelle casse della Regione. A tal riguardo ho chiesto spiegazioni alla Presidente Polverini e agli assessori regionali Cetica (Bilancio) e Di Paolo (Attività produttive), in un’interrogazione urgente a risposta scritta: senza la determina di attuazione, la delibera sugli interventi straordinari per le PMI colpite da maltempo è lettera morta, pura propaganda«. Lo dichiara in una nota Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale di Italia dei Valori e vicepresidente della Commissione Piccola e Media Impresa, Commercio e Artigianato della Regione Lazio. »Le eccezionali nevicate verificatesi nella Regione Lazio nel corso del febbraio 2012 hanno colpito duramente molti Comuni della Provincia di Frosinone e della Regione Lazio tanto che per molti veniva addirittura certificato lo stato di calamità naturale«, dichiara la Tedeschi nell’interrogazione. »Molte piccole e medie imprese della Provincia di Frosinone e dell’intero territorio della Regione Lazio sono state danneggiate da tale evento straordinario ed imprevisto che ha colpito i beni materiali del patrimonio aziendale e che dovranno altresì sostenere ogni altro costo relativo ai danni riconducibili alle nevicate straordinarie del febbraio 2012 nonché eventuali ulteriori oneri necessari alla rapida ripresa dell’attività produttiva. Sono sotto gli occhi di tutti le enormi difficoltà economiche e finanziarie delle piccole e medie imprese della Provincia di Frosinone e del Lazio collegate alla mancanza di liquidità del settore industriale nonché dovute alla drammatica crisi che attanaglia l’economia«. »Con la delibera n. 52 del 17.02.2012 – ricorda la consigliera IdV – la Giunta Regionale del Lazio decideva ‘interventi straordinari a sostegno delle PMI che hanno subito danni per le nevicate straordinarie del febbraio 2012’ mediante ‘Istituzione, nell’ambito del Fondo per il sostegno all’acces so al credito delle Imprese del Lazio, ex art. 20 della L.R. 9/2005, di una riserva da destinare al sostegno delle imprese del Lazio che hanno subito danni per le nevicate del febbraio 2012’. Per le finalità sopra indicate risultava ancora disponibile e pertanto veniva individuata in 3 milioni di Euro la somma destinata al finanziamento delle piccole e medie imprese danneggiate dalle nevicate del febbraio 2012«. »La Giunta Regionale – prosegue Tedeschi – provvedeva ad autorizzare il Direttore del Dipartimento Programmazione economica e Sociale a compiere tutte le attività necessarie a dare attuazione alla citata deliberazione. La Protezione Civile Regionale, quale organo competente in merito all’individuazione dei Comuni colpiti dalle nevicate eccezionali verificatesi nel corso del febbraio 2012, provvedeva a redigere e trasmettere agli Uffici Regionali competenti l’elenco necessario. La BIL, quale soggetto affidatario della gestione del Fondo con deliberazione n. 133 del 06/03/200 9, è pronta a dare seguito all’intervento urgente a sostegno delle piccole e medie imprese del territorio della Regione Lazio danneggiate da tale evento straordinario ed imprevisto«. Tutto ciò premesso e considerato, la consigliera IdV interroga il Presidente della Giunta Regionale del Lazio, l’Assessore al Bilancio, Program. economico-finanziaria e partecipazione e l’Assessorato Attività produttive e politiche dei rifiuti per conoscere »le ragioni per cui a tutt’oggi non risulta adottata la determina necessaria a dare attuazione alla deliberazione della Giunta Regionale n. 52 del 17.02.2012 finalizzata al pagamento effettivo del beneficio economico ivi stabilito a favore delle piccole e medie imprese che ricadono nei comuni della Regione Lazio colpiti dalle nevicate eccezionali verificatesi nel corso del febbraio 2012 così come individuati dai competenti organi regionali e/o nazionali atteso le impellenti necessità delle piccole e medie imprese predette di sopperire alle difficol tà strutturali/patrimoniali nonché di fronteggiare la drammatica crisi economica che ha colpito la provincia di Frosinone e l’intera Regione Lazio«.

Sanità: code chilometriche agli sportelli delle Asl ed utenti lasciati per ore senza informazioni

24 aprile 2012

»Code chilometriche agli sportelli delle Asl ed utenti lasciati per ore senza informazioni: una scena tutt’altro che imprevedibile nella sanità dell’era Polverini. Ed infatti è quanto sta puntualmente accadendo in questa giornata. Sono in scadenza le esenzioni per reddito dai ticket sanitari. Gli utenti potrebbero rinnovare questa modulistica dal proprio medico curante, ma la Regione Lazio non li ha informati: la governatrice sperpera milioni di euro per campagne di comunicazione che definisce ‘necessarie’, ma non sente il dovere di informare i cittadini sulle modalità di rinnovo delle esenzioni. Per Renata Polverini la ‘necessità’ di una campagna di comunicazione è del tutto relativa: la sua propaganda è sempre necessaria; informare migliaia di malati cronici , anziani ed i loro familiari, da ore in coda alle Asl, non è ritenuto necessario«. Lo dichiara, in una nota, Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio. »Dalle Asl – prosegue – ci stanno confermando i disagi e l’assenza di comunicazione dalla parte della Regione: ne chiederemo conto in un’interrogazione urgente alla Governatrice e alla sua Giunta«.

Crisi: dati drammatici per l’occupazione

24 aprile 2012

«Il quotidiano La Repubblica riporta dati drammatici, anche in prospettiva, per l’occupazione nella Regione Lazio, evidenziando che altri 1700 posti sono a rischio. La prima vertenza che viene citata è quella della Videocon di Anagni in relazione al rischio fallimento e quindi alla definitiva fuoriuscita di 1300 lavoratori. Ma nel Consiglio Regionale Straordinario sulla crisi economica ed occupazionale di mercoledì scorso, il Presidente Polverini ha dipinto un quadro rassicurante citando addirittura Il Sole 24 Ore. Delle due l’una: o il Presidente della Regione non si rende conto oppure, come usa spesso fare, dinanzi ai problemi risponde con il fumo della propaganda. Ma nelle tasche dei cittadini del Lazio sta restando veramente solo fumo». Lo dichiara in una nota Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della commissione Piccola e Media Impresa, Commercio, Artigianato della Regione Lazio.

Ue: il futuro è l’unione politica, ma la Commissione faccia sentire la sua voce

24 aprile 2012

«Barroso ha ragione a criticare quei governi che si oppongono a una tassa sulle transazioni finanziarie e alla distribuzione alimentare ai settori più vulnerabili, ma la Commissione Europea ha incoraggiato queste derive, accettando troppe volte il volere dei governi». Lo ha detto Niccolò Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo, commentando l’intervento di Josè Manuel Barroso ad un seminario sulla crisi dell’Europa. «Barroso ha detto che la prospettiva per il futuro dell’Europa èl’Unione politica: sono d’accordo, e apprezzo anche il richiamo del presidente al valore del bilancio Ue come volano della crescita, ma per sconfiggere lo scetticismo dilagante tra i cittadini europei non basta il pur doveroso richiamo al fatto che solo il 7% delle spes e Ue sono per il funzionamento della macchina e tutto il resto per gli investimenti. Barroso dice anche che i governi e le istituzioni finanziarie sono i responsabili della crisi, i primi per aver lasciato crescere troppo il debito pubblico, le seconde per la speculazione. La mia idea è che occorra creare le condizioni per un forum attraverso il quale i cittadini possano discutere e indicare le loro priorità di spesa, in modo da coinvolgere la società avvicinandoci, anche su scala europea, ai modelli di bilancio partecipato».

Alzheimer: nella legge aspetti positivi, ma anche limiti

26 aprile 2012

«La legge sull’Alzheimer è stata approvata soltanto grazie all’astensione determinante dell’opposizione. E in questa scelta di responsabilità c’è sia il riconoscimento dei aspetti positivi di questa normativa che la piena conferma dei suoi limiti». Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori, vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Lazio. «Il lavoro svolto in Commissione Sanità ha senz’altro rafforzato l’efficacia di questo testo – dichiara Rodano – Sono state accolte molte istanze provenienti dalle associazioni dei pazienti e da emendamenti da noi formulati sia in commissione che in aula. Ed il risultato è che questa normativa pone le condizioni concrete per costruire percorsi di assistenza per malati cronici, ovvero pazienti non guaribili che hanno però diritto ad essere assistiti, e possibilmente riabilitati: una realtà sempre più frequente nella nostra vita quotidiana. Per raggiungere questo obiettivo, la legge riconosce il diritto del paziente ad essere ‘preso in caricò dalla struttura: una previsione che potrebbe permettere al Servizio Sanitario Regionale enormi potenzialità di miglioramento e di riorganizzazione sistemica, soprattutto in termini di costi. Tuttavia, la legge soffre di una contraddizione insanabile: quella sancita dall’articolo 20, che sostanzialmente vincola l’applicazione di questa legge alla volontà del commissario straordinario al piano di rientro. Norma che di fatto impedisce l’attuazione e l’applicazione della legge; norma che umilia il Consiglio Regionale, privandolo anche della sua facoltà di intervenire sulla sanità del Lazio con provvedimenti di legge; norma che, infine, assegna un potere smisurato al commissario, il quale in base al mandato governativo dovrebbe occuparsi di piano di rientro non dell’impostazione gestionale del Servizio Sanitario Regionale». «Siamo rimasti in aula per senso di responsabilità ed attenzione verso una normativa meritevole sotto alcuni aspetti, ma riteniamo inaccettabile il fatto che il Consiglio abbia ratificato la subalternità di ogni provvedimento alle decisioni del commissario, spesso oscure, non trasparenti, attorno alle quali la Polverini rifiuta ogni confronto – aggiunge Rodano – In particolare questo è grave su una normativa che pone un problema di trasformazione del sistema sanitario, che superi un’idea di sanità fatta solo di ricoveri e prestazioni specialistiche, della sanità cioè che non risponde alle nuove esigenze dei pazienti e che per di più fa anche esplodere i conti – conclude Rodano – L’articolo 20 introduce però un principio dannoso: il commissario ad acta è commissario al piano di rientro, non sul resto. Molti decreti travalicano e rischiano di travolgere il sistema».

Atac: i superminimi sono l’ennesimo sperpero di denaro pubblico

26 aprile 2012

«Siamo alle solite, ci troviamo nuovamente di fronte all’ennesimo spreco da parte della dirigenza ATAC. Non bastava conoscere gli importi degli stipendi dei dirigenti, numeri a dir poco da capogiro, ora ci troviamo anche di fronte all’ennesimo sperpero di denaro con i cosiddetti Superminimi. I Superminimi sono aumenti di stipendi che un datore di lavoro può concedere a un dipendente senza aumentargli il livello di inquadramento. Com’è possibile che un’azienda come l’Atac, in forte crisi economica, ma soprattutto con un rinnovo contrattuale fermo, possa permettersi il lusso di elargire somme di denaro ai propri dirigenti e quadri per due milioni e mezzo annui? Ma soprattutto, se anche vi fossero le possibilità economiche, perché non premiare i reparti operativi piuttosto che i soliti noti?». Lo dichiara in una nota il circolo «IDV Trasporti e Appalti». «Ci troviamo ancora una volta di fronte all’incoerenza dei vertici aziendali che se da una parte sottolineano la necessità di risparmiare tagliando i costi, dall’altra continuano a sperperare il danaro pubblico» aggiunge il consigliere regionale IDV Giovanni Loreto Colagrossi.

Film Fest: ora la Polverini vuole interferire anche sul progetto

26 aprile 2012

«L’avvicendamento al vertice del festival di Roma è una brutta storia: iniziata male, continua anche peggio. A Renata Polverini non è bastato imporre il direttore artistico di suo gradimento. Ora vorrebbe interferire anche sul progetto: secondo la governatrice e il Sindaco Alemanno, gli Statuti non contano, i Consigli di Amministrazione devono essere svuotati di ogni potere, a decidere devono essere solo i politici, come ai tempi del Minculpop». Lo dichiara in una nota Giulia rodano, consigliere regionale e responsabile nazionale cultura di Italia dei Valori. «Adesso, a pochi mesi dalla data prevista, siamo veramente al paradosso – dichiara Rodano – Non sarebbe stato meglio che il Consiglio di Amministrazione chiedesse, a chi voleva candidarsi a diretto re, il progetto artistico con cui avanzava la propria designazione? Noi avevamo allora tentato di consigliarlo, tentato di proporre un’innovazione e cioè nominare sulla base di avvisi pubblici, progetti trasparenti e costi valutabili. Visto che si parla tanto di riforma della politica, forse si potrebbe cominciare anche da qui. Ma ha prevalso la voglia di occupazione da parte della Polverini. Risultato, siamo ormai al ridicolo: abbiamo l’auditorium, ma si vuole un tendone e si vuole anche ridurre il peso delle rassegne più innovative del festival di Roma, quella Extra e Alice nella città. E tanti saluti anche al mercato. Peccato». «Sono spiacente di rivelare a Polverini e Alemanno una ‘scomoda verità’: il festival del cinema non è una loro proprietà, è dei cittadini – aggiunge Rodano – Aver vinto le elezioni non li autorizza a violare i limiti e le forme attraverso cui gli enti locali sostengono la cultura. E stiano certi che continueremo a vigilare anche sui motivi di tanta ingeren za, che potrebbero essere non solo ideologici, ma anche molto ‘terreni’».

Scuola: l’assenza dell’assessore è l’ennesimo autogol della Provincia di Frosinone

26 aprile 2012

«Stamattina si è riunita la Commissione Scuola della Regione Lazio, è stata presente l’Assessore Zezza e la Direzione Regionale, erano stati convocati tutti gli assessori provinciali per discutere della formazione professionale ed ancora una volta la Provincia di Frosinone fa autogol: per la nostra Provincia non è stato presente né l’Assessore, né altro dirigente, nessuno». Lo dichiara in una nota Anna Maria Tedeschi, consigliere regionale di Italia dei Valori: «Ovviamente» dichiara Tedeschi «mi sono fatta portatrice della voce del nostro territorio, ho chiesto chiarimenti e mi viene risposto che la Provincia di Frosinone non ha inviato nessun Progetto Obiettivo. Nonostante questa grave mancanza l’Assessore Zezza ha assicurato che verranno reperite le risorse, in particolare in ambito europeo, per far fronte alle necessità. Tuttavia gran parte delle risorse fino ad oggi disponibili sono state necessariamente destinate alla cassa in deroga per i lavoratori Videocon. È doveroso quindi ricordare che se il precedente Governo e quello in carica avessero fatto il loro dovere per risolvere la grave vertenza Videocon, forse oggi ci sarebbero più risorse da destinare alla formazione dei giovani della nostra Provincia». «Ad ogni modo» conclude Tedeschi «l’Assessore Provinciale Scaccia non si è degnato di venire e questo a riprova, qualora ce ne fosse bisogno, delle gravi mancanze della Provincia di Frosinone».

Bilancio: Alemanno non pensi a Casapound, ma ai cittadini

26 aprile 2012

«Alemanno predica bene e razzola male. Prima piange miseria, sostenendo che se non arriveranno 550 milioni il Comune rischia di non poter pagare gli stipendi e i fornitori, e dopo decide di impegnare quasi 12 milioni per l’acquisto dello stabile occupato da Casapound. Presenterò una interrogazione al ministro dell’Interno e al presidente del Consiglio Monti per segnalare le anomalie del piano investimenti del Campidoglio». È quanto afferma, in una nota, il senatore dell’Idv Stefano Pedica. «Alemanno la smetta di fare lacrime da coccodrillo e di farsi scudo dei dipendenti per coprire le sue spese folli – osserva Pedica -. Non si può presentare un bilancio che taglia i servizi, i fondi per il sociale, aumenta le tariffe e svende l’Acea e poi spendere quasi 12 milioni per acquistare lo st abile occupato da anni dall’associazione fascista. Forse è il caso che il sindaco pensi di più ai cittadini romani e meno ai suoi amici dell’estrema destra».

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