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BENE I CONTROLLI A TAPPETO ANTIEVASIONI DELL’ ESECUTIVO MONTI, MA OCCORRE PIU’ DETERRENZA E NORMATIVE A LIVELLO EUROPEO


“La formula e semplice se un impresa dichiara un reddito minimo, evade, se un ente pubblico non dichiara esattamente come ha gestito i fondi, ruba.”
I controlli a tappeto antievasioni e’ una scelta razionale da parte dell’ Esecutivo Monti, ma senza misure di deterrenza si potranno recuperare solo alcuni miliardi. Occorre secondo noi varare delle leggi che penalizzino il falso in bilancio, evasioni, lavoro in nero, sicurezza sul lavoro e sui capitali offshore, a livello europeo con delle normative uguali in tutti i Paesi dell’ Unione Innasprire le pene, questo e’ il messaggio futuro da dare alle piccole e grandi imprese, che siano esse private o statali, altro che modifiche dell’ articolo 18, che tra l’ altro riguarderebbe solo il singolo lavoratore. Qui va detto anche che ci vorrebbe una normativa che se un ente pubblico e’ debitore verso i cittadini, si dovrebbero applicare le stesse regole e sanzioni di quelli privati.
E’ di ieri la notizia da parte dei finanzieri che in Italia un negozio su tre evade e nemmeno qui si e’ scoperto l’ acqua calda, gia alcuni decenni fa si parlava che buona parte dei negozianti dichiaravano al fisco meno di un loro impiegato, oggi finalmente si inizia a parlare di controlli mirati e non a random. La formula e semplice se un impresa dichiara un reddito minimo, evade, se un ente pubblico non dichiara esattamente come ha gestito i fondi statali, ruba. Andrebbero equiparate anche le quote delle partite iva e le tasse sulle persone, onde evitare concorrenze ineque, all’ interno del l’ Unione Europea.

BUON 1 MAGGIO A TUTTI !

Carmine Gonnella (Progetto Pie) londra / Italy

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