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Non preuccupatevi non sto (visto l’ eta’) dando i numeri. Questo secondo la stampa cartacea italiana e’ il “nostro” debito pubblico all’ attuale, che i nostri “politici” volendo o nolendo ci hanno messo sul groppone, anche dopo le politiche condivise dall’ ABC del rigore, tagli e tasse. Visto che in economia non ho mai capito una mazza, vorrei fare della demagogia allo stato puro, noi citadini non abbiamo niente da vergognarci, le colpe vanno addebitate a coloro che nel corso dei decenni hanno gestito la cosa pubblica: ossia la politica passata e presente. Questa non e’ “antipolitica”, ma sono i dati di fatto! La domanda che al sottoscritto arriva spontanea ( e vorrei condividerla) e’ la seguente:” Ma se anche dopo le politiche del rigore di lacrime e sangue (piu’ sangue che lacrime a quanto pare) il debito pubblico continua a salire e il pareggio del bilancio arrivera’ alla fine del 2013, siamo sicuri che non siano proprio i nostri “politici”, a dare i numeri?”

Carmine Gonnella

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