HOUSTON, Texas a Window On Italy: Quagliariello ed il doppio taglio della TV

Appurato che nel PDL si crede al leader massimo per fede.

HOUSTON, Texas – Più passa il tempo e più ci s'accorge che la televisione e’ un’arma a doppio taglio pericolosissima. La madre di tutti i media può rendervi noti, farvi diventare un personaggio ma può anche sbugiardarvi senza pietà e farvi fare figuracce che solo molti appartenenti alla casta possono simulare d’ignorare continuando a procedere imperterriti sulla propria strada.

E’ successo nel corso della trasmissione “Porta a porta” del 23 aprile quando dopo varie incursioni nel campo degli scandali leghisti ed in quelli in fase d’accertamento sul governatore lombardo Formigoni, che alterna alle gite ritempratrici su barche d’alta classe i cilici e le fustigazioni penitenziali d’esercizi spirituali, s'è passati a trattare ancora di nuovi ed imbarazzanti risvolti della vita privata dell'ex capo del governo. Per i politici italiani, l’immagine del “buon cattolico” e’ molto utile quando si vuol recuperare un po’ del lustro venutosi ad appannare a seguito d’indagini su addebiti poco edificanti e si riescono a neutralizzare persino i gravi danni prodotti dalla “gogna mediatica”. Purtroppo, questo tentativo di recupero di Formigoni, non ha avuto effetti anche per il fondatore di Forza Italia che e' già diventato il partito della Libertà e s'appresta a mutarsi nuovamente in qualcosa di diverso, come avviene spesso per i ristoranti che, fattasi una pessima nomina per la qualità del cibo servito, tentano di non dover chiudere pubblicizzando un nuovo cambio di gestione.

Dopo un’alternanza di servizi a tutto campo che spaziavano dalle visite della Fornero alle esternazioni del Presidente del Senato Shifani la trasmissione di Vespa è approdata, comunque, all’argomento delle operazioni di trasformazione in corso attualmente nel centrodestra.

E’ bene notare a questo punto che, evidentemente, gli attacchi di Di Pietro e specialmente la partenza a razzo del Movimento a Cinque Stelle di Beppe Grillo, che intercettano gran parte dello scontento popolare, stanno impaurendo non poco tanto a manca che a dritta. Ultimamente i partiti tradizionali oltre a lanciarsi in catilinarie contro il malcostume della politica ed a cercare di combattere il qualunquismo populista di Grillo si stanno dedicando ad un’opera di rinnovamento che, sfortunatamente, ha tutto l’aspetto dell’ennesimo camaleontismo delle consuete operazioni di facciata.

L’obiettivo principale rimane sempre quello di confondere bene l’idee degli elettori ed, a tal fine, un cambio di logo ed una rinfrescata alle pareti tornano sempre utili per abbindolare chi dovesse superare il senso di disgusto andando a votare contro le previsioni già pessimistiche delle indagini demoscopiche. Come se poi non dovesse bastare, giungono pure le prime notizie sui risultati elettorali francesi che evidenziano una certa superiorità della sinistra e, com'è noto, in genere quanto avviene in altri paesi importanti induce a pensare ad un cambiamento del trend che poi finisce immancabilmente per avere pesanti influenze anche altrove ed in Italia.

Dalla trasmissione di Vespa e’ emerso, alla fine, che se si tralascia quanto avviene nella Lega, devastata dall’affioramento dei cadaveri e dei diamanti negli armadi dei leader, il partito che più vuole riciclarsi e’ proprio il PdL.

E’ stato proprio a questo proposito, quando il senatore Gaetano Quagliariello ha intrapreso il compito d'enunciare a tutti quanto era possibile che accadesse nel suo partito, che s'è verificato l’ennesimo episodio che, stravolta la natura del programma, finisce per farlo diventare un mezzo di smascheramento potente nei confronti dei politici della seconda repubblica. Dopo aver esaminato le iniziative di Pisanu che tenta una nuova aggregazione disgregatrice del PdL il politico fuoriuscito dal partito Radicale ed approdato nel 1994 a Forza Italia e’ passato a parlare d’Alfano e del suo tentativo riorganizzativo che mira evidentemente a recuperare la Lega o ad accaparrarsi l’alleanza dell’UDC. Nel frattempo, il volto nuovo del PdL procede d’amore e d’accordo con Bersani ed il PD per sostenere il governo Monti, meritevole di portare a termine il lavoro iniziato dal governo precedente.

Alla domanda di Vespa se Berlusconi in questa congiuntura storica si facesse come sarebbe logico da parte, Quagliariello non ha esitato un istante ad affermare che il “carisma” del fondatore ed ex Presidente del suo partito era di tale forza che un'eventualità del genere era da ritenersi impossibile e da escludersi a priori. Secondo l’opinione autorevole del senatore, l’ex presidente del Consiglio sarebbe rimasto sempre una guida fondamentale ed importantissima anche a livello politico se non a quello istituzionale ed era quindi impensabile che finisse per fare un passo indietro eclissandosi del tutto.

Purtroppo, a causa delle leggi inflessibili e crudeli del mezzo televisivo, il panegirico ed il riconoscimento del leader carismatico del PdL da parte di Quagliariello ha avuto ancora una volta una vita molto effimera.

Nel volgere di pochissimi minuti, ecco piombare sulle dichiarazioni fideiste dello sfortunato senatore un servizio video sulle intercettazioni telefoniche di Ruby “rubacuori”, la nota frequentatrice minorenne dei burlesque di Arcore, con il quale gli spettatori italiani di tutto il mondo hanno potuto apprendere che la giovane marocchina, che aveva ricevuto dal suo munifico protettore paghette settimanali dell’ordine di 47 mila euro, s’apprestava ad incassare alcuni milioni e, questa volta, non per prestazioni di tipo sessuale ma per sostenere davanti agli inquirenti di non essere completamente sana di mente in modo da scagionare l'ex premier.

E’ un vero peccato che proprio alla fine di questo servizio dal contenuto esplosivo Porta a porta si concludesse bruscamente e che sullo studio e sugli ospiti calasse di colpo il buio della chiusura. Sarebbe stato molto interessante poter disporre ancora di una manciata di secondi per osservare l’espressione del volto del devoto Quagliariello. Il distributore di ruoli carismatici sembra ignorare in effetti che questi ruoli s’addicono poco a personaggi che si autodefiniscono grandi statisti mentre poi nel corso dei summit internazionali sono snobbati e tenuti alla larga come appestati da capi di stato, oltre che ad essere sbeffeggiati dai media e dalle televisioni di tutti i continenti.

Il contributo dato al paese da questi, infatti, e’ stato solo quello d’aggravare una bilancia non meno importante di quella economica e la cui importanza non va minimizzata e che e’ rappresentata dal livello del decoro nazionale e dalla considerazione che si ha all’estero per l’Italia e per gli Italiani.

RO PUCCI

I-AM, HOUSTON, TEXAS

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