Roma, 25 apr. – “La Resistenza non è stato solo l'insieme di movimenti politici e militari che nel 1943 si opposero al nazifascismo. La resistenza è stata una terribile esperienza di vita e di morte per migliaia di persone. E’ stata la fine di un calvario assurdo e irrazionale, di un incubo per migliaia di persone. Tutto quello che oggi possiamo dire nel ricordare quegli anni terribili può apparire retorico, per cui vorrei che questa giornata assumesse un significato nuovo, che si opponesse con forza a razzismo, odio e intolleranza”. Con queste parole la senatrice del Movimento associativo italiani all’estero; Mirella Giai commenta la commemorazione della giornata della Liberazione.
“Un ricordo commosso va a tutti gli uomini, le donne, i giovani, gli anziani, i preti, i militari, le persone di diversi ceti sociali, di diverse idee politiche e religiose, che avevano in comune la volontà di lottare personalmente, ognuno con i propri mezzi, per ottenere in patria la democrazia e il rispetto della libertà individuale e l'uguaglianza, a tutte queste persone che hanno avuto coraggio va il mio più sentito pensiero, partigiani o no, hanno vissuto e sono morti per una causa nobile e coraggiosa”.