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Dove cercare le nuove risorse necessarie per rilanciare l’economia italiana?

L’Italia e’ indebitata, come del resto lo sono altre Nazioni dalle piu’ piccole alle piu’ grandi potenze industrializzate. Quando quasi tutti sono colpevoli e difficile individuare il vero responsabile. Non ci vuole alcuna scienza particolare per sapere che per qualisiasi motivo di politiche sbagliate, disastri e catastrofi naturali, nonche’ le guerre che tutt’ora devastano nazioni una dopo l’altra.Quanto menzionato sono una parte delle cause per cui si accumolano troppi debiti.Oltre tutto cio’si devono aggiungere i costi della politica ed i costi della pubblica amministrazione ed influiscono notevolmente in senso positivo o negativo i comportamenti di ogni singolo cittadino di qualunque nazione. Quindi, anche i cittadini possono indirettamente avere le loro colpe in quanto non tutti sono onesti, educati, disciplinati, ma egoisti perche’ in molti hanno abusato ed ottenuto assistenza gratuita senza essere qualificati. Ovviamente gli scandali, le organizzazioni criminose (mafia, cosa nostra camorra, sacra corona e tante altre mafie), che con i loro illeciti commerci legati alla droga ed al riciclaggio del denaro sporco e purtroppo sostenuta da una folta schiera di corrotti e corruttori che producono mali all’intera societa’ italiana. L’ unica ed abbondante ricchezza, ma quella dell’Italia reale e non dell’economia virtuale e quelle che ritengo per gli Italiani le piu’ importanti talenti e soprattutto all’arte, alla fantasia, all’ingegno e la loro disponibilita’ al sacrificio e tanta dedizione e amore per la propria famiglia, L’Italia si manifesta e si confronta con la sua storia e la raffinata e dotta sapienza culturale ereditate dall’Impero Romano. Tutti questi benefici ereditati dai romani a beneficio degli italiani ed in primis, emergono superlativamente l’arte, la pittura, la scultura, la musica, il teatro ed avvalorati dagli inestimabili fondanti valori umani e spirituali che sono i piu’ nobili, nonche’ credenti alla loro fede in Dio e come guida spirituale la nostra Religione Cristiana Cattolica e Apostolica Romana, che sono la vera base di una delle piu’ importanti non solo della societa’ italiana, ma universalmente riconosciuta dal nostro pianeta. Questo immenso ed importantissimo patrimonio culturale sono le vere risorse del popolo italiano. e chi sottovaluta e non condivide il massimo rispetto alla nostra memoria che sono la nostra storia le nostre tradizioni e le nostre origini, sono convinto che sbagliano perche’ non tengono conto che nel passato anche se molte cose erano positive, sono stati commessi degli errori e da questi errori che noi italiani dovremmo riflettere e fare tesoro delle esperienze del nostro passato con ponderati ragionamenti e promuovere iniziative politiche correttive per non commettere gli stessi se non piu’ gravi errori. A questo punto, sono certo che qualunque governo ed incluso quello di Monti, soggetti a uno stato di disorientamanto nell’assumere decisioni e responsabilita’ nel trovare la corretta via. Ebbene riflettiamo e poi tutti insieme decisi e convinti di assumerci la piena resposabilita’ e dove cercare le nuove risorse necessarie per rilanciare l’economia italiana? Come gia’ citato, quasi tutti italiani sbagliarono e sbagliano ed in particolare i partiti e le parti sociali di qualsiasi tendenza o colore politco. Immaginiamo di gestire un attivita’artigianale, commerciale od industriale, il consolidamento lo si confronta dal bilancio e cioe’ dal “dare ed avere” e se quella determinata attivita’ deve dare molto di piu’ di quel che deve avere, prima o poi chiude e se persiste, ma vuole evitare il fallimento, dovra’ analizzare con competenza professionale le ragioni per essersi ridotto da attivo in passivo, quindi eliminera’ le cose non necessarie, ridurra’ immediatamente le spese di gestione e quant’altro necessario per rientrare nella normalita’ e soprattutto per non ledere la propria credibilita’. Questo e’ esattamente quello che sta succedendo, ma e’ corretto menzionare che la cosa risale a piu’ generazioni da oltre mezzo secolo, quindi la Repubblica e la Pubblica Amministrazione immaginiamola come fosse una locomotiva, con agganciato alcune carrozze sovraccarico di passeggeri e merci, percorrendo un suo tragitto a velocita’ sostenuta come migliore servizio, ma la locomotiva dovra’superare tratti in salita, a quel punto, il conduttore prima rallenta e ferma la corsa, poi scaricara’ il materiale meno utile e continuera’ il suo viaggio. Quanto detto non sono che piccoli esempi che aiutano a far si che la situazione critica dell’ Italia la dovrebbero conoscere con argomenti piu’ approfonditi per rendersi conto come risollevare l’economia italiana che da una difficile situazione dovrebbe capovolgerla dalla posizione negativa in una situazione promettente ed attiva. Pensare da subito alle cose concrete ed isolare coloro che per reazione rafforzano le correnti irresponsabili e probabilmente sostenitori dell’antipolitica con il proposito di demonizzare anche altre cose che riconducono alla gestione politica, ma e’ necessario capire e discutere che cos’e’ veramente la politica e i vari partiti che sono utili alla nazione che la promuovono. Cio’ non toglie, che dovrebbe essere effettuata l’operazione della riduzione in percentuale del 50% del numero dei parlamentari e togliere totalmente ogni privilegio da loro goduto fino ad’ora. Per potere in qualche modo migliorare le condizioni economiche, forse sarebbe piu’ indicato che alcune nuove forze politiche prendessero per mano la delicatissima situazione dell’Italia, che da qualche giorno si avvertono i primi passi per la fondazione di un nuovo soggetto politico nazionale ed mi permetto aggiungere per che no, un potenziamento anche al Partito degli Italiani all’Estero se (consideriamo che gli Italiani nel Mondo e relativi organismi preposti che dovrebbero rappresentarci), ogni giorno se ne parla meno, nonche’ oscurate programmi televisivi prodotti dalla Rai Internazionale che quotidianamente trasmettevano per gli italiani all’estero. Fra non molto ci sara’ la consultazione elettorale per le amministrative, dopo tale appuntamento percepisco che sara’ ridisegnato il nuovo assetto e tendenza politica. Ed al di la delle elezioni amministrative nel prossimo anno 2013, le elezione politiche, non si sa a chi sara’ conferita la formazione del nuovo governo, che mi auguro siano in molti se fosse targato per una gestione politica centrale, forte ed autorevole ed innazi tutto per una migliore e prestigiosa Italia, che possa definitivamente estinguere il ciclo della cosidetta II Repubblica ed abbia la forza di delineare una nuova politica riformatrice in tutto il suo assetto organizzativo, politico ed una sana ed efficiente pubblica amministrazione al servizio della Nazione. Per fare questo serve ridimensionare il culto della burocrazia, che molto spesso agisce da freno alle nuove iniziative e sara’ indispensabile attivare e sostenere con piu’ risorse le Universita’ e sostenere con piu’ impegno i giovani ricercatori italiani, oltre a determinati ed opportuni canali inclusa quella creditizia mirata ad agevolere le nuove e vecchie imprese e la nuova politica possa operare ed agire con forza perche’ possa svinvincolarsi dalle inutili modalita’ e criteri gia’ da lungo tempo superati che provocarono e provocano lunghe attese e superiore spesa, complicazioni e paletti vari prima di ottenere le autorizzazioni richieste e necessarie per lo sviluppo di una buona economia. Se sara’ modificata radicalmente la burocrazia innegabilmente facilitera’ le realizzazioni di nuovi progetti che creera’ un valido supporto a favore dell’occupazione. Questa nuova politica, naturalmente accompagnata non solo con il varo di nuove leggi e con piu’ supporto per avere le risorse opportune, ovviamente agevolate dal coinvolgimento degli istituti di credito, mirate allo sviluppo nel settore imprenditariale e sostenute da leggi speciali per la defiscalizzazione per essere competivi non solo nel mercato interno e per l’estero. Individuare con le opportune analisi dove e’ piu’ corretto tagliare le spese, se si agisce con professionalita’ adottando con maggiore rigore la politica dell’austerita’, dalle 850 miliardi di euro che e’ l’ammontare del costo della Pubblica Amministrazione e da questa somma stratosferica si potrebbero togliere da 200 a 250 miliardi, In aggiunta al denaro recuperato dall’effetto del magataglio procedere allo smantellamento di moltissimi comuni e province e con una legge speciale, se necessario modificare la Costituzione, mirato all’abrogazione di tutte le 20 Regioni Italiane, perche’ costano molto e rendono poco o niente. I Politici di oggi come quelli della prosssima legislazione dovrebbero capire che l’Italia ha gli strumenti e le risorse per essere gestita da un Governo Nazionale, Forte ed Autorevole. Ci sono le Prefetture che rappresentano il Governo. Fare pagare le tasse con aliquote un po piu’ alte a coloro che hanno patrimoni e redditi piu’ consolidati ed allegerire la pressione fiscale alle fascie deboli, e molto piu’ sostegno alle famiglie italiane. E’ assolutamente errato aumentare del 2% come aliquota all’Imposta sul Valore aggiunto (IVA), al contrario per incentivare almeno il mercato interno sara’ necessario una riduzione del 4%. In previsione che tutte quelle persone che probabilmente saranno licenziate a causa di determinate riforme necessarie, si potrebbero ricollocarle un po alla volta in altri settori piu’ produttivi. Ma nel caso specifico e’ necessario l’apertura di molti cantieri su tutto il territorio nazionale che preveda l’assunzione di altri disoccupati disponibili con contratti a tempo determinato con un compenso moderato a titolo di indennizzo come stato di disoccupazione, quest’ultimi potrebbero essere molto utili come ausiliari agli operai effettivi e specializzati per realizzare progetti legati a grandi lavori e costruzioni. Un’altra fascia di persone disopccupate potrebbero essere riassorbite dalla Forze Armate Italiane, ovviamente se ci fosse la volonta’ di reintrodurre la Leva Militare. Queste iniziative sono utili economiche e necessarie per le soluzioni del citato rilancio della nostra economnia. Il nuovo governo Monti non puo’ e non devrebbe pretendere di governare l’Italia solo con provvedimenti di rigore e con nuove imposte e tasse a carico del popolo italiano. E solo in questo caso emergenziale, tutti i provvedimenti fiscali ed esecutivi, potrebbe essere piu’ corretto e giusto che il denaro entrato nelle casse dello Stato, non debba essere impacchettato e destinato solo per abbassare il debito pubblico, ma credo piu’ logico e positivo che il 60% dell’importo ricavato dalle tasse dovrebbe servire come altra e necessaria risorsa per il rilancio dell’ economia italiana. La politica deve iniziare una lotta senza tregua per ridimensionare la disoccupazione e devrebbe essere chiaro a tutti ed in primis al Governo Monti, perche’ se l’Italia non produce, non puo’ diminuire in percentuale il livello della disoccupazione, anzi salira’, ed il pil nazionale risultera’ ridotto ed inevitabilmente causera’ licenziamenti e la conseguente chiusura dei cancelli delle fabbriche, negozi, caffe’ bar, ristoranti ed alberghi e concludendo anche le botteghe degli artigiani e quant’altro che alimentera’ la disperazione ed aumentera’ la tensione sociale che difficilmente sara’ controllabile dalle forze dell’ordine e neppure illudersi che il pericolo di possibili e pericolosissime tensioni del mondo sociale e del lavoro sia possibile domare con l’intervento delle tre piu’ importanti sindacati italiani. Boston, 21 aprile 2012 On. Michele Frattallone, presidente del Comitato Tricolore per gli Italiani nel Mondo, Inc., consigliere eletto, tesoriere e membro del comitato esecutivo, presidente della Commissione: Istruzione, Cultura ed Immagine del Comitato degli Italiani all’estero [COM.IT.ES.] della circoscrizione consolare di Boston, Massachusetts, U.S.A.

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