Da oggi raccolta di firme contro il finanziamento pubblico ai partiti: togliamo il grasso dalla politica

Per l’Italia dei Valori i meccanismi di finanziamento ai partiti, le regole per il buon funzionamento della politica e gli stessi rapporti tra i diversi organi istituzionali non sono elementi di dibattito nuovi né tanto meno incidentali. Da tempo abbiamo presentato le nostre proposte per un sistema più snello, trasparente ed efficiente ma, come al solito, la casta ha il vizio di chiudere la stalla dopo che i buoi sono già scappati. Meglio tardi che mai, si direbbe. Invece, gli interventi proposti dalla triumvirato ABC in materia di riforma dei partiti rischiano di essere non soltanto tardivi, ma anche inutili e dannosi. Per questo, domani parte la nostra iniziativa “Giù le mani dal sacco”, una campagna di raccolta firme che, dopo i referendum dello scorso anno, restituisce la parola ai cittadini per costringere i partiti a dare un taglio agli sprechi e alle ruberie.
In tutte le piazze d’Italia roverete banchetti e gazebo per firmare e sostenere la nostra proposta di legge popolare con cui vogliamo abrogare i rimborsi elettorali. Ormai è chiaro, serve una terapia d’urto che solo una grande partecipazione della società civile può garantire. Noi abbiamo già proposto di ridurre drasticamente i finanziamenti pubblici, addirittura con effetto immediato a decorrere dalla legislatura in corso: come Gruppo IdV al Senato, ad esempio, abbiamo presentato emendamenti in tal senso alle varie manovre e al dl stabilità. Io stesso, ormai quattro anni fa, ho presentato un disegno di legge per chiudere la stalla prima che i buoi scappassero con la cassa: vi basti sapere che, se il Parlamento si fosse degnato di esaminare questo ddl di cui sono primo firmatario, lo scandalo del tesoriere dell’ex Margherita Luigi Lusi non si sarebbe mai potuto verificare.

Oggi l’Espresso stila una classifica di parlamentari che si sono occupati di finanziamenti ai partiti. Ma attenzione, alcuni lo hanno fatto per chiedere addirittura un loro aumento: sono ben 58 i deputati che hanno fatto questa bella proposta! Allora mi fa piacere di essere il primo tra i senatori, se non altro perché con le mie iniziative ho chiesto di applicare una vera cura dimagrante. I partiti di centro, di destra e di sinistra hanno invece continuato a fare orecchie da mercante, fino ad arrivare alla proposta indecente di Alfano, Bersani e Casini: non si parla di porre un tetto ai finanziamenti, non si prevede di rinunciare all’ultima rata di luglio, come invece farà l’IdV, non c’è un meccanismo di erogazione dei fondi a consuntivo, dopo le elezioni, né si prevede un seria verifica sulla trasparenza, che non può essere affidata al Consiglio di Stato o alla Cassazione, come gli stessi Presidenti Lupo e Coraggio hanno affermato, ma va demandata alla Corte dei Conti. Insomma, una riforma gattopardesca con la quale tra pochi mesi saremmo punto e a capo. Il Paese è in ginocchio, non possiamo permettercelo. Togliamo il grasso dalla politica. Io ci metto la firma.

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