Con il berlusconismo, secondo il mio parere, si viveva in un clima di forte preoccupazione, oserei dire in quasi tutti i contesti del vivere quotidiano. L’Italia era diventata quasi una barzelletta, specie negli ultimi tempi in cui tragi-comici diversi, ogni giorno si esibivano in varie performances che, a mio giudizio, esprimevano solo miserie umane, voglia di apparire e di ottenere e null’altro di più, anche a livelli alti.
Non sto ad elencare fatti e personaggi di questo teatro becero della politica che ci siamo (almeno spero) lasciati alle spalle, perché, solo ricordandoli, mi par di compromettere psicologicamente quella sorta di pseudo-tranquillità intervenuta dentro di me dopo che il Capo dello Stato ha fatto abbassare il sipario per far entrare in scena Mario Monti.
Sarà stato un bene, sarà stato un male, mah !?, sarà tutto da vedere: l’unica cosa certa e positiva è che i litigi sono stati quasi totalmente azzerati, ma non perché improvvisamente tutti siano-sono diventati democraticamente bravi ed educati come si dovrebbe, ma semplicemente perché le “baruffe chiozzotte” della politica in questo particolare momento più non servono: oggi infatti, agli addetti ai lavori, serve solo, lo dico per tutti sia a destra che a sinistra e centro, ristabilire un clima di finta-pacatezza volta a vagliare, da parte loro, quale potenziale collocazione sia possibile assumere domani, ossia nel post governo Monti.
In questi giorni infatti vediamo quasi sempre un…triumvirato, battezzato dalla stessa stampa con il nome di ABC, triade che non più di qualche mese fa, non solo si scansava di proposito in parlamento, ma anche se ne diceva di cotte e di crude dando avvio al fenomeno dell’antipolitica (che, ora come ora, sta lambendo quasi il 50 % dell’elettorato) sembrano diventati fratelli di sangue….
E gli Italiani ? Sembrano non stare più neanche alla finestra ad aspettare perché, già da quando si alzano al mattino, l’unica cosa che si para loro davanti non è tanto il programma della giornata quanto l’ansia che li accompagna, ora dopo ora, sul come andrà a finire la giornata stessa, stante l’imponderabilità degli eventi che questo governo tecnico sforna sulla base di un unico denominatore comune: la spremitura delle nostre tasche, ormai al verde.
Prima, con il precedente malgoverno, c’era almeno qualcosa di sempre “diverso” da dire, specie per i giornali, realtà che in qualche modo poteva far dimenticare almeno per un attimo certe cose brutte che esso si apprestava a fare nell’interesse di pochi, oggi invece ci troviamo ogni giorno di fronte ad un programma monotematico e cioè ad uno stillicidio perfino programmato (tasse in aumento nei prossimi mesi docent !).che proprio non si sa quanto potrà durare.
Il lavoro che, per l’uomo è sempre stato uno scopo primario della vita correlato ovviamente agli affetti familiari, ha perso il suo senso intrinseco per dare spazio ad un’ansia nazionale collettiva in relazione alla quale è difficile fare delle previsioni finalizzate a programmare, a fare una famiglia, a vivere almeno umanamente insomma (ma queste sono cose note, trite e ritrite che non fanno più opinione).
Oggi, alla luce dei parametri economico-finanziari che caratterizzano il nostro paese, è da sprovveduti pensare che il governo Monti ce la faccia a superare questa nostra crisi, a meno che non si adoperino i sistemi forti (non alludo ovviamente a quelli del manganello e dell’olio di ricino dell’era fascista, anche se nel Pdl ed AN ce ne sarebbero di… personaggi pratici con riferimento alla loro storia pregressa, ma questa è una boutade), ma tassando quei personaggi che, arricchendosi a sproposito (non sempre legalmente) ed a danno delle oneste persone comuni, salariati e pensionati in genere, hanno portato il paese al fallimento.
Se non ci sarà una certa perequazione della ricchezza non se ne andrà fuori e, come ho scritto ieri, non dovremmo sorprenderci se, a breve, Mario Monti si presentasse agli Italiani con le braccia aperte, non per impartirci una benedizione, ma per dirci : “Cari Italiani, purtroppo non ce l’ho fatta…” Ed i suoi ministri, come la Fornero, qualche giorno fa hanno-ha ventilato questa ipotesi, dicendo che, se non passano le riforme, il governo va a casa…
E’ necessario aggiungere altro ?
ARNALDO DE PORTI