Site icon archivio di politicamentecorretto.com

LA SETTIMANA IDV NEL LAZIO

Pontecorvo: ospedale chiuso e mai riconvertito

26 marzo 2012

“La riconversione dell’Ospedale di Pontecorvo in ospedale distrettuale è prevista nel decreto 80 del Commissario Polverini. Tra breve saranno trascorsi due anni dalla firma del decreto, l’ospedale è stato chiuso così come previsto dal crono programma delle chiusure, anch’esso stabilito con decreto, ma il decreto con il crono programma delle riconversioni non è stato mai firmato perché non è mai stato scritto. Questa in sintesi la storia di programmi che vengono firmati, e firmare dovrebbe equivalere ad assunzione di responsabilità, ma realizzati solo per la parte che più fa comodo. Il Presidente della Corte dei Conti di recente è intervenuto sulla sanità della Regione Lazio e non per dare il suo plauso alla riorganizzazione in corso. Anche sulla struttura di Pontecorvo ci sarebbe tanto da obiettare: per l’immobile la ASL di Frosinone paga un salato canone di locazione perché ai tempi del Presidente Storace fu cartolarizzato, tenere chiusa una struttura in locazione significa buttare dalla finestra i soldi dei contribuenti che invece in quella struttura dovrebbero essere curati. Ma non sono solo i reparti ad essere chiusi, le sale operatorie appena ristrutturate, che in un ospedale distrettuale potrebbero essere utilizzate per diverse tipologie di interventi, sono anch’esse chiuse. Sentire che adesso anche il Presidente del Consiglio Abbruzzese auspica l’attivazione dell’ospedale distrettuale, mi fa ritenere che ci siano altre resistenze al progetto di riconversione. Voglio credere che anche il Direttore Generale Mirabella voglia accelerare questo iter dal momento che più volte lui stesso si è definito un attuatore dei decreti commissariali. Insomma se siamo tutti concordi nel sostenere questa riconversione sarebbe ora di passare dai proclami ai fatti.” Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Anna Maria Tedeschi.

Mozione di sfiducia dell'IdV nei confronti dell'assessore Birindelli

26 marzo 2012

L'Italia dei Valori presenterà domani una mozione nella quale chiede alla presidente Polverini di ritirare le deleghe assegnate all'assessore Angela Birindelli, “poiché i recenti fatti giudiziari mettono a repentaglio la credibilità e l'affidabilità dell'amministrazione regionale.”
Il documento firmato dal Capogruppo Idv, Vincenzo Maruccio e dagli altri quattro consiglieri, ricorda che lo scorso settembre “il Gruppo consigliare Italia dei Valori ha presentato un'interrogazione urgente nella quale chiedeva chiarimenti in merito all'affidamento ad Alto Lazio News s.r.l. di un'attività di comunicazione integrata relativa alle iniziative istituzionali del medesimo assessorato. Dai recenti fatti di cronaca – prosegue la mozione – si apprende che la Procura di Viterbo ha aperto un'inchiesta per tentata estorsione , truffa e falso materiale a carico di due giornalisti del Quotidiano locale L'Opinione di proprietà dell'Alto Lazio News s.r.l. nella quale è coinvolta l’Assessore Birindelli.” “Ci auguriamo – ha dichiarato Vincenzo Maruccio – che la discussione della mozione venga calendarizzata al più presto, in quanto è interesse di tutti fare chiarezza sulla vicenda e fugare ogni dubbio. Chiederemo nella stessa occasione chiarimenti anche sull'assegnazione dell'appalto e sui costi degli allestimenti per lo stand del Lazio al Vinitaly, perché anche in questo caso l'assessore pecca in scarsa trasparenza.”

Università: 20.000 ricercatori a rischio

27 marzo 2012

«Ventimila ricercatori precari rischiano di essere espulsi dall'Università italiana, e per loro naturalmente non ci sarebbe nemmeno l'Aspi, il mirabolante ammortizzatore sociale voluto dal ministro Fornero: ecco il lascito del triennio Gelmini, cui l'attuale esecutivo si pone al momento in sostanziale continuità». È quanto dichiara Giulia Rodano, responsabile Cultura e Istruzione dell'Italia dei Valori, a proposito del rapporto presentato stamani in Senato dall'Adi (Associazione Dottorandi Italiani). «D'altra parte il blocco del turn-over e i tagli ai fondi ministeriali non potevano produrre altro. Il rapporto dell'Adi – dichiara Giulia Rodano – descrive questo dissesto in modo spietato: in primis, crolla il numero di dottorati disponibili; un posto su due è privo del sussidio; picchi al ribasso soprattutto al sud, dove peraltro, in occasione di un incontro col rettore dell'Unical, ho avuto modo di prendere personalmente visione di dati sconcertanti. Lo stesso susseguirsi dei provvedimenti del governo Monti non fa infatti che confermare le tendenze peggiori alla paralisi, all'impoverimento dell'Università, in particolare del Mezzogiorno». Sottolineando che di fatto per uno studente del sud oggi lo Stato investe la metà di quanto spende per uno studente del nord, l'esponente dell'Idv invoca interventi per «invertire al più presto scelte le cui conseguenze rischiano di tradursi in un danno irreversibile». Appoggia pienamente, infine, due proposte lanciate oggi dell'Adi: «innanzitutto abolire le tasse per i dottorandi senza borsa, che potrebbe costituire senz'altro una prima norma di civiltà e buon senso; e poi valorizzare i titoli di dottorato per l'accesso alle professioni, che potrebbe offrire a migliaia di ricercatori italiani un'ulte riore opportunità di fruizione dei propri studi».

Regione: chiesta l'immediata discussione della mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore Birindelli

27 marzo 2012

«Con una lettera al presidente del Consiglio regionale, Mario Abbruzzese, il capogruppo dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio, ha chiesto l'immediata calendarizzazione della mozione n. 357 del 26.3.2012 a firma del Gruppo consigliare Italia dei Valori che impegna il Presidente della Regione Lazio, On. Renata Polverini, a revocare Angela Birindelli dall'incarico di Assessore alle Politiche agricole e valorizzazione dei prodotti locali, 'visti i recenti fatti di cronaca giudiziaria che La vedono coinvoltà». Così una nota dell'Idv alla Pisana. «L'urgenza di tale richiesta – scrive Maruccio nella missiva – è motivata dall'evidente gravità delle accuse mosse a carico di un membro della Giunta regionale del Lazio, accuse che, qualora fossero effettivamente riscontrate metterebbero a repentaglio la credibilità e l'onorabilità dell'Amministrazione tutta». «Si aggiunga – prosegue il segretario Idv – che nel settembre scorso avevo rivolto all'Assessore Birindelli un' interrogazione urgente a risposta scritta, la n.583, avente per oggetto la regolarità dell'affidamento ad Alto Lazio news srl, società al centro della medesima inchiesta aperta alla Procura di Viterbo, di un'attività di comunicazione integrata relativa alle iniziative istituzionali del Suo Assessorato. Ad oggi – conclude Maruccio – nonostante siano trascorsi ben sei mesi dalla data di presentazione, tale interrogazione non ha avuto alcuna risposta».

Ilva: l’azienda rifiuta il confronto

27 marzo 2012

“Il tavolo regionale presso l'Assessorato al Lavoro e Formazione per scongiurare la delocalizzazione dell'Ilva di Patrica (Frosinone), si e' aperto e chiuso nel giro di mezz'ora. Dietro la precisa volontà dell'azienda di non voler dialogare nè con le parti sociali, né con le istituzioni, si e' ritenuto necessario richiedere che la questione venga posta in sede ministeriale. Il Gruppo Ilva non può prescindere da un piano industriale di sviluppo che investa tutti i siti produttivi tra cui quello di Patrica. Il fatto quindi di non voler dare nessuna risposta circa il futuro di questo Stabilimento equivale ad ammettere che nel futuro dello stabilimento frusinate c'è il nulla ossia la chiusura. L'imprenditoria che rigetta ogni forma di responsabilità sociale deve trovare il giusto contrappeso nell'azione delle Istituzioni di ogni livello affinché venga ribadita la centralità di un patto sociale che certa imprenditoria vuole disconoscere”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell'Italia dei Valori, Anna maria Tedeschi.

TGR: la vera emergenza riguarda le tv locali

27 marzo 2012

“I dati dell'Osservatorio di Pavia e l'audizione del Presidente del Corecom hanno chiarito, con la forza che solo i numeri possono avere, che non vi è un problema di squilibrio nella gestione della Tgr Lazio”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale dell'Italia dei valori, Claudio Bucci, componente della Commissione Vigilanza sul Pluralismo dell'Informazione della Regione Lazio. “Emerge invece – prosegue Bucci – con tutta evidenza dall'audizione del presidente Soro la situazione di gravissima difficoltà dell'emittenza locale del Lazio per cui questa giunta e questa maggioranza non hanno fatto fino ad oggi assolutamente nulla, se non limitarsi a sterili proclami. Garantire il pluralismo significa anche e soprattutt o garantire il massimo di pluralismo esterno, ovverosia una pluralità di voci concorrenti che possano garantire al cittadino il suo diritto ad essere informato nel modo più completo e imparziale possibile. E se la Regione non interviene al più presto questo diritto svanirà come neve al sole, portando via con se le centinaia di lavoratori dell'emittenza locale della regione”. “L'Italia dei Valori – conclude Bucci – intende fare di tutto per impedire la mattanza delle televisioni locali del Lazio e invita pertanto tutte le forze politiche a smettere di tirare per la giacca il Corecom e a occuparsi dei veri problemi del sistema industriale del Lazio”.

POR: grave il ritardo ingiustificato nell'accesso ai fondi

28 marzo 2012

«L'Italia dei Valori ha espresso voto contrario alla revisione del POR approvata oggi dal centrodestra: il provvedimento, infatti, ha provocato sia un ritardo ingiustificato nell'accesso ai fondi, sia un'inaccettabile trasformazione delle scelte precedenti». Lo dichiara, in una nota, Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori. «Questa grave dilazione nei tempi – sostiene Rodano – generata da due anni di paralisi della Giunta Polverini, sta rischiando realmente di mettere a repentaglio la possibilità di investire, che qualcuno oggi in aula sbandierava come il grande risultato di questo nuovo piano: risultato tutto da verificare, a un anno e mezzo dalla chiusura definitiva dell'investimento FESR 2007-2013, risorse che sarebbero rilevantissime e necessarie per i nostri territori». «E poi c'è il merito delle scelte, a dir poco scellerato» continua Rodano. «Vengono smantellati gli interventi sui Grandi Attrattori Culturali, ovvero le materie prime d'eccellenza del nostro territorio, e allo stesso tempo viene riammessa ai finanziamenti europei l'industria bellica, ovvero un comparto privato che non ha bisogno del sostegno pubblico, e che certamente non è opportuno elevare ad asse strategico di sviluppo: quand'anche si riuscissero a spendere le risorse, questo significa indirizzare l'economia regionale verso un disegno di sviluppo sbagliato e pericoloso».

Rifiuti: due anni di bugie, si riparte da zero

28 marzo 2012

«Il buon senso del ministro sbugiarda sonoramente la Polverini e certifica l'incapacità della classe dirigente di Regione e Comune. Se il piano rifiuti non fosse la carta straccia che noi diciamo da tempo, infatti, che bisogno ci sarebbe di un nuovo piano redatto dal ministro?» Lo dichiara in una nota Vincenzo Maruccio, Capogruppo e segretario regionale dell'Italia dei Valori. «Hanno vinto i cittadini che hanno resistito alle ingiustizie e impedito le discariche in siti non idonei. La verità ha travolto gli interessi della politica, mentre l'ottusità di questo centrodestra ci sta spingendo verso l'emergenza: la proroga di Malagrotta ci porterà multe salatissime dall'Europa e i piani di incremento della raccolta differenziata e del riuso ripartono da zero. In somma – conclude Maruccio – due anni buttati.»
Anche Claudio Bucci, consigliere dell'Italia dei Valori alla Regione Lazio, si è espresso in merito ed ha dichiarato «Complimenti alla Polverini, sui rifiuti avevi capito tutto! Dopo i roboanti manifesti sulla chiusura della discarica di Malagrotta, i trionfali annunci sulla 'soluzione definitivà alla questione rifiuti, arrivano le parole del Governo, che suonano in modo tristemente inequivocabile: tutto sbagliato, tutto da rifare. Risultato: si rischia l' emergenza rifiuti, lo studio sui sette siti della regione totalmente inutile e sbagliato, si proroga Malagrotta, si aumentano i costi e si 'commissarià di fatto della Giunta regionale. In generale, pur rimanendo fermamente contrari ad una discarica in Provincia per i rifiuti di Roma, la soluzione di un 'piano per Romà che metta insieme tutte le parti in causa e che ricerchi la via migliore per la gestione dei rifiuti attraverso un confronto quanto più ampio possibile è la strada che auspichiamo da sempre, contro la sordità della Polverini – afferma Bucci – Rispetto a quanto accaduto però la domanda sul se ci voleva addirittura la nomina di un Commissario per arrivare a questo è lecita: perdita di tempo, denaro, e, soprattutto, pericolo, in termini di rischi ambientali e per la salute dei cittadini, possibili multe europee. Tutto questo è indecente e vergognoso» continua il Consigliere dell'IDV «Da mesi tutti gridano la verità in faccia alla Giunta Polverini e a quella Alemanno, che ignorano tutto nella più totale confusione, vittime delle loro scelte malate: ora, di fatto, ci troviamo commissariati ed in piena emergenza. Eppure non servivano né Commissari né miracoli, ma solo buon senso e chiarezza negli obiettivi: basti vedere cosa accade a Napoli dove la raccolta differenziata a gennaio 2012 è al 26,1 % contro il 25,6 % di Roma». «Una fine annunciata, non certo coincidente con i propagandistici manifesti del Popolo della Libertà che imbrattavano Roma g ridando le seguenti menzogne: 'Dopo 35 anni chiude Malagrotta grazie ad Alemanno e Polverini, dopo anni di promesse c'è chi mantiene gli impegnì. Di fronte a tutto questo il minimo sarebbe un'ammissione di incapacità e le dimissioni dell'intera Giunta regionale e capitolina. Le prese in giro riguardano poi anche un Piano rifiuti che dalla sua entrata in vigore ha visto aumentare la quantità di rifiuti portata in discarica perché la logica di fondo non è la differenziata, parola priva di significato per questa Giunta, ma la fornitura di combustibile per i dannosissimi impianti di CDR, i veri »favoriti« dal Piano stesso. Ci auguriamo che i tempi serrati auspicati da Clini a questo punto vengano rispettati, perché a causa dei mesi buttati finora a breve la situazione sarà tragica» conclude Bucci.

RIFIUTI: l’incompatibilità dei siti era già nota, ora vengano coinvolti anche gli eletti al Parlamento Europeo

28 marzo 2012

“Oggi il ministro Clini ha bocciato i siti proposti dal prefetto di Roma Pecoraro per una nuova discarica di rifiuti: amareggia dover constatare che si è perso tantissimo tempo in discussioni nonostante le norme europee, la volontà dei cittadini, la dislocazione dei beni culturali e archeologici e le ragioni di incompatibilità erano chiare da tempo”. A dirlo l'eurodeputato Niccoló Rinaldi (Idv), commentando quanto affermato dal ministro dell'Ambiente Clini a proposito della crisi rifiuti a Roma. “In questi mesi preziosi – ha aggiunto – si sarebbe potuta programmare una rete di piccoli impianti di smaltimento, in linea con le buone pratiche ambientali europee: ora chi ha causato una così colossale perdita di tempo dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Adesso l'u nica strada è potenziare la differenziata e spezzare la dipendenza, tutta italica, dalle maxidiscariche e puntare su modelli virtuosi”. Rinaldi ha altresì chiesto al ministro Clini, in vista dell'incontro con il Commissario Potocnik annunciato per dopo Pasqua, “di coinvolgere anche gli europarlamentari italiani del collegio Italia centrale per concertare strategie condivise per l'uscita dalla crisi rifiuti nel Lazio”.

Trasporti: l'Idv vicina ai dipendenti della Società ORIENTA

28 marzo 2012

«Apprendo con rabbia e stupore dell'impossibilità da parte della Società ORIENTA, di garantire ai propri lavoratori il pagamento della 13° mensilità e delle retribuzioni di febbraio e marzo.» Lo dichiara, in una nota, Giovanni Loreto Colagrossi, consigliere regionale di Italia dei Valori e Componente Commissione Mobilità della Regione Lazio. «La società in questione vanta crediti verso la sua appaltante che sfiorano i 300.000,00 euro, risulta quindi inaccettabile – continua il consigliere – che per causa delle inadempienze contrattuali di terzi, così come già accaduto recentemente per altre realtà che gravitano nel mondo ATAC, a rimetterci, debbano essere sempre i lavoratori che svolgono quotidianamente un servizio essenziale per il TPL. »Sono vicino, insiem e al Circolo IdV Trasporti e Appalti, – conclude Colagrossi – ai lavoratori della Società ORIENTA, ed invito, chi di dovere, nell'adoperarsi quanto prima, per trovare una soluzione che permetta di rispettare il trattamento economico dei lavoratori in questione«.

Regione: due anni di Polverini, auguri!

29 marzo 2012

“Nel silenzio più totale, l'amministrazione Polverini compie oggi due anni. Dobbiamo riconoscere che l'efficace macchina propagandistica messa in piedi dalla presidente della Regione ha avuto almeno il pudore di non celebrare in pompa magna la ricorrenza. Comprensibilmente”. Lo dichiara in una nota il capogruppo e segretario regionale dell'Italia dei Valori, Vincenzo Maruccio: “Difficile trovare infatti qualcosa da festeggiare di questi due anni: la sanità è allo sbando, famiglie e imprese sono sole davanti ai devastanti effetti della crisi, il sistema culturale della regione è stato smontato, le tasse sono aumentate, i servizi peggiorati. L'ultima fragorosa bocciatura è di ieri, con il ministro che sbugiarda il piano rifiuti del centrodestra e assume il com ando dell'emergenza per evitare danni peggiori. In compenso – prosegue Maruccio – la giunta regionale più costosa della storia ha assicurato ai suoi assessori tecnici un lauto vitalizio. Una giunta che non ha certo brillato per stakanovismo. Valga in questo senso un esempio forse secondario, ma indicativo: l'incomunicabilità della giunta tecnica nei confronti dell'assemblea eletta dai cittadini. Solo per fermarci ai dati che riguardano il gruppo dell'Italia dei Valori, infatti, a fronte di 171 interrogazioni presentate dal nostro gruppo, gli assessori hanno risposto solo a 13. Non va meglio con le mozioni: a fronte di 37 presentate dall'Idv, ne è stata discussa solo una. Andrà meglio con le proposte di legge, si dirà. Macché: ne abbiamo presentate 29, siamo ancora in attesa che venga discussa la prima. I tempi dei festeggiamenti con i saluti romani sono ormai lontani, abbastanza per smettere di incolpare precedenti amministrazioni e cominciare ad assumersi le responsabilità di que sto vuoto. In ogni caso- conclude il capogruppo Idv – auguri!”

Regione: la Polverini distrugge senza sostituire

29 marzo 2012

“Di questi due anni di governo regionale tutto si può dire, tranne che Renata Polverini non abbia dimostrato almeno un talento impareggiabile: quello di saper distruggere senza sostituire. Lo dimostra nitidamente, ancor più della sanità pubblica sottoposta a piano di rientro, il comparto culturale, che non ha certo vincoli di spesa dettati dal Governo, e che a fronte di un peso esiguo nel bilancio regionale offriva spesso opportunità preziose e importanti a tutti i nostri cittadini. A Renata Polverini sono bastati due anni per decimare, letteralmente, il finanziamento dei musei e delle biblioteche, costringendo così gli unici servizi culturali delle provincie a ridurre fortemente il servizio. Sono bastati due anni per chiudere le officine culturali e il cart ellone teatrale dell'ATCL, per cancellare i festival, per abolire la politica dei Grandi Attrattori Culturali, per paralizzare il sostegno all'audiovisivo. E tutto questo è avvenuto senza alcuna proposta politica sostitutiva, a parte poche proposte di facciata come la legge quadro sul cinema, tuttora priva di una copertura finanziaria”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale di Italia dei Valori e membro della commissione Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio. Più che alla Polverini”, aggiunge Rodano “occorre rivolgere gli auguri a tutti i lavoratori del comparto e a tutti i cittadini che amano il patrimonio artistico della regione e le attività di spettacolo: gli auguriamo di essere ascoltati altrove, l'assessorato regionale alla Cultura ha chiuso i battenti”.

Punti Verde: verificare i contatti con i politici capitolini

29 marzo 2012

“L'inchiesta sui punti verde qualità riserva nuove sorprese e conferma il malgoverno della giunta Alemanno. Desta perplessità veder spuntare nella vicenda i nomi della vicesindaco Belviso e dell'assessore all'Ambiente Visconti. Bisogna subito fare chiarezza e capire se sono estranei al caso o se sono coinvolti”. E' quanto afferma, in una nota, il senatore dell'IdV Stefano Pedica. “Da anni – sottolinea Pedica – non faccio che segnalare le anomalie riscontrate nell'affidamento della gestione del verde pubblico romano ai Punti verde. Un giro vorticoso di soldi e di società, che non ha affatto favorito la fruizione collettiva del verde. Tra l'altro, molti incarichi sono stati affidati a società nelle quali emergono nomi di esponenti dell'estrema destra romana. Per Parco Feronia, ad esempio, come riportato dai quotidi ani, c'è la concessione a Lucia Mokbel, sorella di Gennaro, sotto processo per la oscura vicenda Fastweb. Chiediamo perciò che le indagini sui Punti verde siano molto accurate – conclude Pedica – Allo stesso tempo, speriamo che il sindaco faccia presto luce su questa vicenda e che non si chiuda nel solito silenzio”.

Rifiuti: Comune e Regione convochino le rispettive assemblee

29 marzo 2012

“Il prefetto Giuseppe Pecoraro, nella sua veste di commissario per l'emergenza ambientale, nominato dal governo, si pone in contrasto con il ministro riproponendo le discariche chiaramente bocciate. Forse è il caso che ne tragga le conseguenze”. Lo dichiara in una nota Vincenzo Maruccio, capogruppo e segretario regionali dell'Italia dei valori. “Quanto a Comune e Regione, dopo la bocciatura del ministero farebbero bene a convocare una discussione pubblica nelle rispettive assemblee in modo che eventuali futuri contributi da portare al tavolo ministeriale siano il più possibile condivisi da tutte le forze politiche”.

Exit mobile version