La situazione sempre più drammatica in cui versa la democrazia italiana, la vera causa della crisi di credibilità e legittimità del sistema-Italia agli occhi del mondo, ha origine principalmente dal saccheggio sistematico operato dai partiti politici nei confronti di ogni ceto sociale e di ogni assetto istituzionale dello Stato.
E’ questa la principale nefandezza derivante da una politica corrotta che continua a gravare sull’intero apparato economico-produttivo della nostra nazione, con la sua responsabilità diretta nell’alimentare ulteriormente, dopo averlo creato, uno dei maggiori debiti pubblici al mondo.
E mentre la rapina ai danni del popolo italiano continua senza sosta, il finto tecnicismo da parte di un Governo voluto dagli aguzzini dei partiti e intento a sferrare gli ultimi fendenti di una macelleria sociale purtroppo sempre più spietata traccia il crudele destino che questo pugno di cronici parassiti ci hanno riservato.
Già si profila all’orizzonte l’inutilità cronologica anche di questi ennesimi sacrifici, imposti da un governo antidemocratico (e coi giorni contati perché questo traspare dai prestabiliti disegni e strategie dei partiti), e presto nuovi arrembaggi elettorali già in avanzata fase di organizzazione, grazie alle vigenti leggi-truffa elettorali, daranno il colpo di grazia a quella residua sovranità popolare già grandemente derubata.
Non è azzardato ammettere che per eliminare il marcio finora annidatosi nei meandri più intimi della prima e seconda Repubblica occorrerebbe una nuova fase costituente, fatta di profonde e radicali bonifiche, condotte con sapiente determinazione direttamente dal popolo sovrano.
Viceversa, il grande impero delle mafie, della corruzione, dello sperpero e dell’invadenza asfissinate dei partiti in ogni apparato istituzionale e in ogni settore della società civile ci farà irrimediabilmente precipitare tutti nel più profondo degli abissi.
Roma, 27 marzo 2012
Il portavoce CVDP – Commissione di Vigilanza
per la Democrazia Partecipativa
(movimento astensionista politico per
il rilancio della sovranità popolare)
Antonio Forcillo, portavoce
Cell. 338-5867165
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