“La condizione dei pensionati italiani, almeno nella loro grandemaggioranza, è ogni giorno esposta a una vera e propria raffica dilimitazioni e disagi. Quando si tratta poi di pensionati residentiall'estero succede di tutto e di più. Basti pensare alle campagne, promossedall'INPS, per il recupero degli indebiti pensionistici e per l'accertamentodell'esistenza in vita, che in molti casi si sono tramutate in incubi pergli anziani”. È quanto ha affermato l'on. Marco Fedi commentando la risposta che ilMinistro del Lavoro Elsa Fornero ha dato a una sua interrogazioneriguardante i pensionati ex INPDAP che hanno la loro residenza all'estero. “Per venire al caso specifico, in occasione della soppressione dell'INPDAP edel passaggio della gestione delle partite pensionistiche all'INPS, hopresentato un'interrogazione ai Ministri del Lavoro, degli Esteri edell'Economia, sottoscritta anche dai colleghi Bucchino e Porta, perché nonsi verificassero interruzioni temporanee nell'erogazione delle pensioni.L'interrogazione era rivolta anche ad assicurare la detassazione alla fontenei casi di titolari residenti in paesi che hanno stipulato con l'Italiaconvenzioni che prevedono la tassazione nel paese di residenza. Il Ministro Fornero, nella sua risposta, ha assicurato che, almeno nelleprevisioni, non ci sarebbero state disfunzioni nel regolare pagamento deiratei di pensione. Il Ministro ha aggiunto anche che l'INPDAP già sipreoccupava di non applicare l'aliquota fiscale sugli importi nei casi diaccordi bilaterali, come nel caso dell'Australia, che prevedono latassazione nel paese di residenza.. Bene, ne prendo atto con soddisfazione, e ancor più ne saranno contenti gliinteressati – ha aggiunto Fedi. Ma c'è una coda nella risposta che nonvorrei nascondesse, come si suol dire, una goccia di veleno. E riguarda lapossibilità, richiamata dal Ministro del Lavoro, che comunque se siverificasse una doppia tassazione si potrebbe sempre chiedere il rimborso.Certo che si potrebbe, ma, almeno nei casi previsti dalle convenzionivigenti, caro Ministro, cerchiamo proprio di evitare che si arrivi a doverlorichiedere. Perché sappiamo tutti di quante pene e ritardi sia lastricata lavia dei rimborsi. I pensionati all'estero di disagi ne hanno già troppi ecercare di evitargliene altri è il meno che possiamo fare. Non solo perchési tratta di diritti, ma anche per un elementare senso di rispetto e disolidarietà per chi ha già dato durante tutta la vita”.
On. Marco Fedi III Commissione Affari Esteri e Comunitari Camera dei Deputati
00186 Roma Tel. +39 06 67605701 fedi