Affiancato dal Antonio Scornavacca, Segretario Provinciale del Coisp cosentino, e dai vari componenti della struttura provinciale, ha chiamato tutti a raccolta Giuseppe Brugnano, Segretario Regionale del Coisp – il Sindacato Indipendente di Polizia – nell’assemblea svoltasi lo scorso 21 marzo scorso presso la sala conferenze della Questura di Cosenza.
E così, dopo un parentesi sull’insofferenza del Governo Monti nei riguardi dei “baluardi” della Sicurezza dello Stato, che ha visto in questi ultimi giorni ancora il Coisp protagonista di un’ennesima protesta di piazza in tutta la Calabria, Brugnano ha dato vita ad un incontro estremamente partecipato e stimolante dal punto di vista del confronto, che ha rappresentato un ottimo canale per accogliere svariati reclami e segnalazioni ma anche costruttive proposte da parte del personale operante al suo interno della Questura di Cosenza.
“Un’assemblea particolarmente proficua – dichiara Giuseppe Brugnano – dalla quale è emersa una panoramica chiara e completa di una mala gestione di vari uffici della Questura, che lascia facilmente presagire difficoltà nel rendere i servizi al cittadino. E’ chiaro – osserva il Segretario del Coisp calabrese – che la buona amministrazione di una Questura non può assolutamente prescindere da un’efficace strategia di organizzazione delle sue articolazioni interne, la cui assenza penalizza fortemente la capacità di realizzare a monte quella basilare interazione tra il cittadino e le Istituzioni e, quindi, di offrire servizi sempre più rispondenti alle aspettative della gente. Tanti i nodi da sciogliere – incalza Brugnano – che riguardano in primis l’inosservanza delle misure minime di sicurezza negli Uffici della Squadra Mobile della Questura, la trasgressione delle disposizioni sui requisiti minimi di salute sul luogo di lavoro, la carenza di organico in seno alle importantissime sezioni “narcotici” e “omicidi”, una costante disorganicità del ufficio “denunce”, ma anche quello del “personale” e delle “Misure di Prevenzione”. Per non parlare della mancanza di forniture ed attrezzature per questi delicatissimi Uffici. Se poi poniamo l’accento sulla “commistione operata all’interno di questa Questura tra compiti e funzioni proprie del personale di Polizia e compiti e funzioni proprie del personale civile”, diviene manifesta ed inequivocabile la violazione del principio della specificità del Comparto Sicurezza. Di tutto questo – conclude il Segretario regionale del Coisp – provvederemo a rendere edotti, tramite missiva, il Questore di Cosenza nonché la Segreteria Nazionale del Coisp”.