“Alla prima occasione il Pd ha gettato la maschera. Dove e’ finito il riformismo tanto sbandierato, il partito del buon senso, della moderazione? Bersani e compagni si confermano dirigenti di un partito ideologico e conservatore, incapace di dare un contributo per la modernizzazione del Paese”.
Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Altero Matteoli. “Qualcuno aveva creduto, sbagliandosi che al Pd potesse bastare il ritiro di Berlusconi per dimostrare di essere una forza moderna, dialogante, che sa camminare con le esigenze del Paese e del mondo che cambiano velocemente. Nulla di tutto questo, il Pd ora vorrebbe persino dettare la linea e imporre a Monti come modificare la legislazione del lavoro aderendo solo ai desiderata della Cgil e della Fiom, ossia di quella parte piu’ conservatrice del sindacato italiano”. “E’ una linea perdente per loro e per il Paese ed il Pdl non potra’ consentire che si impedisca all’Italia di competere mantenendo gli impegni presi a livello europeo e internazionale. Bene ha fatto Angelino Alfano a dirlo con chiarezza. Per realizzare la riforma del lavoro e’ necessario un decreto legge, diversamente la riforma, calendario in mano, non potra’ andare in porto. Il Parlamento, come nel caso delle liberalizzazioni, lo esaminera’ e, se necessario, lo migliorera’, perche’ le Camere sono sovrane sempre non solo quando conviene alla sinistra”.
