Il presidente del Cnf, Guido Alpa, il presidente della Cassa forense, Alberto Bagnoli, e il presidente dell’Oua, Maurizio De Tilla, hanno inviato una lettera al premier Mario Monti e ai ministri della giustizia, Paola Severino, e dello Sviluppo economico, Corrado Passera per chiedere a nome di tutta l’avvocatura il rinvio dell’entrata in vigore della mediazione nelle materie del condominio e Rc auto.
Soprattutto alla luce del fatto che proprio l'obbligatorietà della mediazione è sottoposta al vaglio di legittimità costituzionale.
Il documento sottolinea che l’avvocatura non è contraria alla mediazione, purché la sua disciplina corrisponda ai principi provenienti dal diritto comunitario e dall’esperienza di tutti i Paesi dell’Unione: che si tratti in sostanza di un istituto su base volontaristica, visto che il suo scopo consiste nel raggiungere un’intesa che sia satisfattiva, definitiva e celere, ed equa, in quanto amministrata da persone competenti, indipendenti, probe.
“La disciplina oggi vigente in Italia appare assai distante da questi principi” evidenzia al contrario la lettera, visto che essa fa subire ai cittadini “una vera e propria “imposizione culturale”.
I tre presidenti hanno dato la disponibilità degli avvocati a sviluppare e diffondere, in tutte le sedi possibili, anche nelle Scuole Forensi degli Ordini, la mediazione facoltativa e la conciliazione quali rimedi alternativi al processo ed alla sentenza.
Leggi la lettera Cnf-Cassa-Oua.
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