Roma 10 Marzo 2012
“Ho presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro sulla situazione della Italcementi che, a decorrere dal 1 o febbraio 2012, ha fatto richiesta di cassa integrazione guadagni straordinaria per 198 lavoratori sul territorio nazionale, 11 dei quali in Sardegna, presso l'unità produttiva di Samatzai (Cagliari).
Quel che ci sconcerta maggiormente è come dall'accordo stipulato non si evinca alcun piano di sviluppo concreto, o nuova strategia commerciale o programma aziendale, finalizzato al recupero di tutte le unità produttive, senza che venga esclusa una triste anteprima di possibili licenziamenti che, allo stato attuale, preoccupa gli stessi sindacati.
Considerata la grave crisi economica che investe tutto il territorio, con picchi nelle regioni quali la nostra, che nel settore edile ha perso dal 2008 ad oggi oltre il 40 per cento degli occupati, abbiamo chiesto quali siano le iniziative che il Ministro intende assumere per sostenere il rilancio dell'edilizia, compatibilmente con una politica che sia di sviluppo e rilancio e che non si basi esclusivamente sugli ammortizzatori sociali. Occorre salvaguardare i livelli occupazionali di tutti gli stabilimenti Italcementi, e quello sardo in particolare, tutelando soprattutto quei lavoratori che – conclusosi il periodo di CIGS – rischiano la disoccupazione, se non accompagnati da un preciso programma di ricollocazione nella stessa azienda.”
On.le Amalia Schirru
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