Focus IdV del 23 Febbraio

FIAT. DI PIETRO: FORNERO RIPORTI LA LEGGE DENTRO IL LINGOTTO Roma, 23 feb. – “Ci piacerebbe sapere se il ministro del welfare, Fornero, sia informata dei fatti e se intenda agire di conseguenza per riportare il rispetto della legge italiana anche dentro le aziende Fiat”. Cosi' Antonio Di Pietro e Maurizio Zipponi, dopo la sentenza della Corte di appello di Potenza sul caso della Fiat Melfi.

FIAT: IDV, SENTENZA CLAMOROSA; FORNERO FACCIA RISPETTARE LEGGE = Roma, 23 feb. – “Quella della Corte d'Appello di Potenza e' una sentenza clamorosa. Adesso la Fiat dovra' reintegrare i tre operai dello stabilimento di Melfi, licenziati per aver esercitato la libera attivita' sindacale. I tre delegati della Fiom avevano perso nella sentenza di primo grado e non per questo hanno gridato contro le toghe, ma sono ricorsi in appello, affidandosi al buon funzionamento della magistratura italiana”. Lo affermano in una nota congiunta il presidente dell'IdV, Antonio Di Pietro, e il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi, che aggiungono: “Quanto accaduto oggi dimostra che la Fiat, oltre a ignorare gli articoli 1 e 39 della Costituzione, ad annullare gli accordi liberamente sottoscritti e ad azzerare il contratto nazionale, genera un continuo conflitto sociale e un infinito contenzioso giuridico”.

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– Roma, 23 feb. – “Sarebbe bene che la Fiat pensasse a far bene il proprio mestiere e cioe' costruire e vendere macchine ad alto valore aggiunto, facendo funzionare bene gli stabilimenti nel nostro Paese”, continuano Zipponi e Di Pietro: “Invece, da anni ormai, per coprire i propri clamorosi insuccessi nel mercato preferisce usare i tecnici e gli operari dell'azienda come capro espiatorio. Un altro fronte si sta aprendo a Pomigliano, dove i lavoratori, per essere assunti, subiscono vere e proprie discriminazioni in base al sindacato a cui aderiscono. Siamo di fronte a una lesione dei diritti costituzionali e civili prima ancora che sindacali. Ci piacerebbe – aggiungono – sapere se il ministro del welfare, Fornero, sia informata dei fatti e se intenda agire di conseguenza per riportare il rispetto della legge italiana anche dentro le aziende Fiat. Queste sono le ragioni che ci convincono ancor di piu' a partecipare alla manifestazione nazionale indetta dalla Fiom per il 9 marzo a Roma”.

LIBERALIZZAZIONI. DI PIETRO: LA MONTAGNA PARTORISCE UN TOPOLINO “CHIACCHERE, C'È PACCHETTO 'BLINDATO' DIETRO PRESSIONE LOBBY” Roma, 23 feb. – “Ancora una volta la montagna sta partorendo un topolino”. Cosi' il leader Idv, Antonio Di Pietro commenta i contenuti del decreto liberalizzazioni all'esame del Senato. “Liberalizzazioni e libera concorrenza?- aggiunge- a questo punto sono chiacchiere nel momento in cui si va al voto con lo spettro del voto di fiducia, con il parlamento che dovra' votare un pacchetto fatto nel retrobottega del parlamento” su pressione “delle lobby”.

Liberalizzazioni/ Di Pietro: Lobby vincono in retrobottega Camere Dal governo solo chiacchiere, montagna partorisce topolino Roma, 23 feb. – “La montagna ha partorito un topolino. Sulle liberalizzazioni sono state fatte solo chiacchiere. Nel retrobottega del Parlamento le lobby impediscono le vere liberalizzazioni”. Lo ha dichiarato il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, alla Camera.

*Milleproroghe/ Di Pietro: A Monti una fiducia falsa e posticcia Noi contrari, quel decreto è sconfitta Roma, 23 feb. – L'Idv “contesta ed è contraria al decreto milleproroghe per una questione di metodo e di metodo”. Lo ha spiegato Antonio Di Pietro interpellato alla Camera. “Nel metodo – ha spiegato – perché è ora di finirla con l'ipocrisia e la falsità di una maggioranza che esiste e appoggia Monti perché se così fosse non avrebbe senso con così tanti parlamentari porre la questione di fiducia. Una fiducia posticcia e ipocrita”. Nel merito, ha proseguito l'ex pm, il decreto “una sconfitta dello Stato, delle istituzioni e del governo Monti”.

ART. 18: DI PIETRO, PARTECIPEREMO A MANIFESTAZIONI PIAZZA – ROMA, 23 FEB – ''L'Idv contesta dentro e fuori dal Parlamento, anche partecipando a manifestazioni di piazza il concetto che il problema della crisi e' l'articolo 18 che e' un problema che riguarda un numero ristrettissimo di persone''. Lo ha detto il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro confermando che il suo partito sara' in piazza accanto alla Fiom per la difesa dell'articolo 18. Per Di Pietro il problema e' invece quello della ''corruzione che dilaga''.

IMMIGRATI. DI PIETRO: IL PERICOLO NON SONO LORO MA LA CRIMINALITÀ
Roma, 23 feb. – “Noi dell'Italia dei valori abbiamo sempre detto che il pericolo per il nostro Paese non sono i disperati che, come facevano gli italiani quando emigravano in Germania, cercano un futuro in un nuovo Paese, ma la grande criminalita' che e' fatta anche di immigrati ma soprattutto di italiani”. Lo dice Antonio Di Pietro ai cronisti che gli chiedono della sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha bocciato la politica dei respingimenti del governo italiano nei confronti dei migranti dalla Libia. “Il vero pericolo per l'Italia- aggiunge il leader Idv- e' la criminalita' che dentro le istituzioni, dentro le lobby e dentro le coorporazioni”.

Governo/ Di Pietro: Non è più tecnico ma politico Mettere cappello a candidatura Monti nel 2013 è atto di viltà Roma, 23 feb. (TMNews) – “Il governo Monti non è più tecnico ma politico appoggiato da una finta maggioranza composta da partiti che si stanno sfaldando”. Lo ha detto Antonio Di Pietro, leader Idv, interpellato alla Camera. “Mettere il cappello su questa o quella candidatura – ha aggiunto – è un atto di viltà”.

MILLEPROROGHE: DI PIETRO, MONTI ASSENTE IN AULA COME BERLUSCONI = – Roma, 23 feb. – Antonio Di Pietro ha attaccato duramente il governo e in particolare il premier Mario Monti, assente in aula alla Camera durante la discussione del decreto Milleproroghe su cui ha ottenuto oggi la fiducia. “Tutto mi sarei aspettato tranne di parlare anche con lei a una sedia vuota”, ha detto il leader dell'Idv, nella sua dichiarazione di voto, indicando il banco del presidente del Consiglio. “Cosi' cominciavo le mie dichiarazioni all'epoca di Berlusconi, che se ne fregava, chiedeva la fiducia e poi se ne andava in giro lasciando vuoti i banchi del governo”, ha ricordato. “Con tutto il rispetto per il sottosegretario (Giampaolo D'Andrea, ndr), nel momento in cui il presidente del Consiglio ci chiede la fiducia, qui non c'e' nessuno”. Eppure, ha ricordato, “Berlusconi e' venuto a trovarvi, ce l'avete il tempo per incontrare i segretari di partito, ma qui non ce l'avete il tempo”. Nel merito, ha proseguito, “signori del governo che non ci siete, sappiate che avete chiesto la fiducia sulle proroghe e ci avete messo di tutto di piu' per accontentare tutti. Ma mi faccia il piacere… Non avete avuto il coraggio. Per esempio, perche' state regalando le frequenze televisive. Per quale ragione prima fate una norma, poi la cambiate, come per i precari della scuola”.

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– Roma, 23 feb. – E poi, ha insistito Di Pietro, “avete ridotto l'unico termine che non dovevate ridurre, quello per i medici ospedalieri che da giugno in poi dovranno fare assistenza ai malati solo dentro l'ospedale. Pero' non c'e' spazio e succedera' che il cittadino si ritrova senza il servizio, dentro l'ospedale ci saranno persone legate perche' non c'e' posto per curarle. E' una vergogna”. Di Pietro se l'e' presa anche con il Pd e il Terzo polo. “L'anno scorso, su questo provvedimento, quelli che stavano all'opposizione e ora in maggioranza hanno votato contro dicendo che era un ignominia il Milleproroghe. Eppure non e' mica vero che i termini sbagliati li aveva messi solo il governo Berlusconi, li ha mesi anche il governo Monti”, ha detto. Invece, “quando si mettono norme, devono essere rispettate. Ogni volta che si fa il Milleproroghe si dimostra che il sistema istituzionale e legislativo non funziona”, ha sottolineato ancora”. Qui, ha concluso, “non si tratta di fiducia al governo ma di un paese che non ha piu' fiducia di questa istituzione”.

MILLEPROROGHE. DI PIETRO, GOVERNO STABILIZZI PRECARI VIGILI DEL FUOCO
“L'Italia dei Valori esprime grande soddisfazione per l'approvazione del nostro ordine del giorno che impegna il governo a individuare una soluzione adeguata per i lavoratori precari del Corpo dei Vigili del Fuoco. All'esecutivo chiediamo di salvaguardare non solo il loro posto di lavoro, ma l'intero sistema di intervento e protezione a difesa dei cittadini e del territorio”. Lo afferma il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, primo firmatario dell'odg. “I vigili del fuoco rappresentano una delle realtà più vicine ai cittadini e una garanzia di sicurezza che si è rivelata in molte occasioni determinante per la salvare tante vite umane. A garantirne l'efficienza sono anche gli oltre 20mila vigili cosiddetti 'dicontinui', cioè precari, la cui presenza è necessaria per far fronte alla grave carenza organica del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e ormai indispensabile per il suo funzionamento. I tagli e il rigore economico imposti avranno come conseguenza una riduzione molto consistente che riguarderà il personale volontario, privando i cittadini italiani di un servizio di sicurezza indispensabile e mettendo in discussione la protezione reale del territorio. Il governo, che fino ad oggi non ha fatto altro che prendere in giro i lavoratori precari dei Vigili del Fuoco promettendo loro una soluzione che non è ancora arrivata, ha il dovere di tutelare e di trovare una soluzione legittima e adeguata per quella che è una realtà preziosa e di cui il nostro Paese non può fare a meno”.

SANITA': DI PIETRO, NON IMPEDIRE A MEDICI DI FARE I MEDICI – ROMA, 23 FEB – ''In un momento come questo, in cui si tenta di liberalizzare tutto e consentire a ciascun lavoratore di lavorare quando e quanto vuole, trovo alquanto singolare impedire ai medici di fare i medici dopo l'orario di lavoro. E' necessario pero' evitare i conflitti attraverso una verifica scrupolosa della loro reale produttivita' in ospedale, eseguire maggiori controlli sull'adeguatezza degli ambulatori e prevedere sanzioni severissime che vanno dalla sospensione alla perdita del posto di lavoro per i medici che non emettono le ricevute sul bollettario dell'azienda''. Lo dichiara il Presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: ''Abbiamo assistito ad una proroga ultradecennale dell'attivita' extramuraria per l'inadempienza di una classe politica attenta a non perdere consensi e solidale con alcuni baroni della medicina. E' ora che il Governo dei 'tecnici' – conclude il leader dell'IdV – imponga come termini delle date vere e sanzioni severe per chi non si adeguera' alle direttive dello Stato''.

FERRANIA. IDV, APPROVAZIONE ODG IDV E' VITTORIA DEI LAVORATORI “La Camera ha approvato l'emendamento dell'Italia dei Valori che impegna il governo ad inserire lo stabilimento Ferrania di Savona nell'elenco delle fabbriche tutelate dagli atti di indirizzo ministeriale per la salute e i redditi e dal decreto Damiano del 2008. E' inammissibile che la Ferrania, i cui lavoratori sono stati esposti a contatto diretto con amianto, non sia stata ancora inserita in quegli elenchi. Si tratta di una vittoria parlamentare che rimette al centro i diritti dei lavoratori ed il diritto alla salute dei cittadini. Continueremo a seguire il caso Ferrania, così come quelli di tutte quelle fabbriche che hanno lo stesso problema”. “E' quanto affermano in una nota congiunta il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro e il parlamentare IdV, Giovanni Paladini.

Liberalizzazioni, Belisario (Idv): Basta conventicole Roma, 23 FEB- “Denuncio con forza le manovre sospette che stanno avvenendo in Commissione Attivita' produttive in merito al decreto delle cosiddette liberalizzazioni. Il continuo stop and go dei lavori e le conventicole da sagrestia, al di fuori della Commissione, in cui si consumano intese, accordi, inciuci e scambi non fanno parte, soprattutto per un provvedimento di tale rilievo, della dignita' del Senato della Repubblica”. Lo ha dichiarato, intervenendo in Aula, il presidente dei senatori Idv, Felice Belisario. “E' evidente – ha aggiunto – che si tratta di un provvedimento complesso al quale tutti vogliamo dare un contributo per migliorarlo, pur se in base alle differenti valutazioni. Tuttavia e' inaccettabile quanto sta avvenendo, chiedo che venga restituita centralita' alla Commissione affinche' si arrivi, nella sede opportuna, alla definizione dell'articolato che approdera' in Aula. E' indispensabile un confronto aperto sulle diverse proposte, il Presidente Schifani si faccia garante del rispetto delle procedure formali e sostanziali. Qualcuno – ha concluso Belisario – pensa addirittura di contingentare i tempi di discussione in decima Commissione: questo sarebbe davvero insopportabile”.

Liberalizzazioni, Belisario (Idv): Dl difende interessi dei piu' forti Roma, 23 FEB – “Da ex commissario europeo alla concorrenza, il presidente Monti sa bene che il decreto liberalizzazioni fa solo il solletico alle grandi lobby e ai grandi monopoli. Un provvedimento del genere fa ben capire bene perche' l'Italia dei Valori e' all'opposizione”. Lo afferma il capogruppo IdV al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Non bastera' certo qualche modifica, come dice Monti, per aprire finalmente i mercati e favorire la crescita in Italia, il decreto deve essere assolutamente migliorato e reso davvero incisivo in Parlamento. Invece di un pacchetto chiuso, imposto magari con l'ennesimo voto di fiducia, c'e' bisogno di un provvedimento di ampio respiro, frutto di un confronto approfondito, per questo l'Italia dei Valori ha chiesto al presidente Schifani di far slittare la scadenza per la presentazione degli emendamenti da domani a lunedi'. Il Paese non puo' permettersi di perdere un'occasione del genere. Anche noi – conclude Belisario – siamo convinti, come Monti, che sulle riforme debba prevalere l'interesse generale, ma questo decreto, cosi' com'e', invece di favorire la concorrenza difende gli interessi dei piu' forti e rafforza i soliti noti”.

FIAT:LICENZIAMENTI MELFI;BELISARIO,TUTELA DIRITTI LAVORATORI – POTENZA, 23 FEB – ''Le sentenze non si commentano mai, ma vanno rispettate sempre. E' un dato difficilmente contestabile, pero', che la Fiat, a Melfi e negli altri stabilimenti in Italia, stia calpestando i diritti dei lavoratori. Le intimidazioni e le discriminazioni agli iscritti alla Fiom, testimoniate da servizi sui giornali e in televisione, sono all'ordine del giorno e il clima in fabbrica e' tornato quello degli anni 50, senza che ci siano dirigenti illuminati''. Lo ha detto, in una dichiarazione, il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario. ''Da parte dell'azienda – ha aggiunto – deve esserci un radicale cambiamento di rotta e Marchionne deve smetterla di credere di essere il padrone delle ferriere. Noi siamo dalla parte dei sindacati, come la Fiom, per garantire la dignita' sui posti di lavoro e il rispetto degli operai. Il reintegro dei tre lavoratori deve essere immediato e stabile, la presentazione del pur legittimo ricorso in Cassazione, annunciato dalla Fiat, dimostra una volonta' di accanimento intollerabile che purtroppo non ci sorprende. Emergono scenari sempre piu' allarmanti sulle condizioni di lavoro degli operai che continueremo a denunciare con forza, negli stabilimenti Fiat – ha concluso Belisario – deve essere ripristinato il pieno rispetto di diritti e rispettate le tutele di legge che rimangono irrinunciabili''.

FISCO: DONADI, PARLAMENTO APPROVI PDL IDV CONTRO EVASIONE = – Roma, 23 feb. – “Abbiamo depositato la proposta di legge contro l'evasione e l'elusione fiscale, a prima firma Di Pietro-Donadi. E' la logica prosecuzione della mozione approvata a Montecitorio il 7 febbraio e ci auguriamo che adesso il Parlamento sia coerente e la approvi. Contiene una vera e propria rivoluzione copernicana”. Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “Fino ad oggi, infatti, l'evasione fiscale si e' fatta rincorrendo i redditi non dichiarati, un po' come cercare un ago in un pagliaio, per dimostrare che ogni singolo imprenditore, artigiano, commerciante o professionista ha non dichiarato una singola prestazione, ha non emesso uno scontrino, ha non certificato un rapporto con un cliente. Idv propone di invertire completamente l'approccio, cercando di ricostruire il regime e gli importi di spesa delle famiglie con strumenti informatici, tecnici e giuridici a disposizione. Il nostro metodo e' rapido ed efficace. Prevede, per ogni codice fiscale, di incrociare due dati semplicissimi: il dato dei redditi dichiarati e il dato delle spese sostenute nel corso dell'anno. Cosi' sara' possibile verificare tutte le circostanze in cui non c'e' congruita' tra i redditi dichiarati e le spese effettuate. La proposta di legge si fonda su patto chiaro tra il fisco ed i cittadini, in base al quale ogni euro recuperato dall'evasione fiscale deve andare in un fondo destinato interamente alla riduzione del carico fiscale per le famiglie e le imprese. Tra evasione e corruzione lo Stato perde ogni anno 181 miliardi di euro. Uno scandalo che pesa su tutti gli onesti cittadini, a cui questa legge puo' mettere un importante freno”.

Immigrati: Idv, esecutivo Berlusconi ha alimentato razzismo e xenofobia = Roma, 23 feb – ''La sentenza europea conferma, ancora una volta, che l'esecutivo Berlusconi ha alimentato il razzismo e la xenofobia. Con il suo governo, pieno di leghisti che volevano prendere gli immigrati a cannonate, il nostro Paese non e' mai stato in Europa''. E' quanto ha affermato in una nota il portavoce dell'Italia dei Valori, Leoluca Orlando, commentando il giudizio di condanna espresso oggi dalla Corte europea per i diritti umani sull'Italia. ''Anche questa e' la ragione – conclude Orlando – per la quale l'Italia ha perso la credibilita' internazionale fra i Paesi civili del mondo, determinando lo spread etico che, nella dimensione della comunita' internazionale, e' esattamente collegato allo spread finanziario''.

LIBERALIZZAZIONI: BUGNANO (IDV), SU BANCHE DL SCANDALOSO – ROMA, 23 FEB – ''Il decreto Liberalizzazioni piu' che 'cresci-Italia' sara' ricordato come il 'salva lobby'. Infatti, nel provvedimento, che sta percorrendo una strada tutta in salita, il capitolo banche resta sicuramente quello piu' scandaloso per le bugie propagandistiche con cui Governo e maggioranza fanno passare determinati provvedimenti''. Lo dichiara la senatrice Patrizia Bugnano, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione industria. ''La prima grande bufala e' la sbandierata gratuita' del conto corrente aperto per accreditare la pensione fino a 1500 euro, infatti questo e' vero solo per l'accreditamento delle pensioni e per i prelievi con il bancomat, ma tutte le altre operazioni saranno invece a pagamento e presto i pensionati se ne accorgeranno. La seconda notizia infondata riguarda le commissioni pari allo zero sulle carte di credito per l'utilizzo sino a 100 euro. Infatti, quest'altro finto 'regalo' varra' solo per un determinato periodo. La verita' – conclude Bugnano – e' che si continuano a fare favori alle banche, alla faccia dell'equita' che con questo governo ancora non si e' vista in alcun provvedimento''.

RAI. PARDI: LEI E GARIMBERTI CHIARISCANO SU SPESE ROSITANI,
Roma, 23 feb. – “In Rai le carte di credito aziendali sono ormai consegnate con la licenza di spendere senza freni. E' il caso di Guglielmo Rositani, consigliere a viale Mazzini, che avrebbe dissipato a destra e a manca soldi pubblici per degli acquisti spropositati, quando non imbarazzanti. Il Presidente Garimberti e il dg Lei chiariscano subito quest'ennesimo scandalo”. Lo afferma il senatore Pancho Pardi, Capogruppo IdV in Commissione di Vigilanza, che ha presentato un'interrogazione in merito. “L'ex parlamentare di An Rositani- aggiunge- dovrebbe sapere che la carta di credito Rai e' concessa per le sole spese di rappresentanza, che non riguardano certo l'acquisto di profumi, gioielli o biancheria intima. Per non parlare dei pasti luculliani nei migliori ristoranti, ma il consigliere di amministrazione ha preso Minzolini come suo modello di riferimento? Rositani e' peraltro gia' noto alle cronache per la promozione in Rai di dubbia legittimita' della sua ex segretaria, un'altra storia tutta ancora da chiarire, specie di fronte ai tagli al personale decisi dall'azienda. Su questa vicenda e' necessaria la massima trasparenza, ormai il servizio pubblico diventa sempre piu' spesso un servizietto privato. Dai vertici Rai- conclude Pardi- pretendiamo subito spiegazioni”.

LAVORO: IDV, CONTRO DIMISSIONI IN BIANCO SOLO CHIACCHIERE – ROMA, 23 FEB – ''Fino ad ora sulle dimissioni in bianco sono state dette tante belle parole a bocce ferme: il ddl di cui sono prima firmataria, volto ad introdurre una nuova disciplina per impedire i finti licenziamenti, e' dimenticato in qualche cassetto polveroso del Senato, mentre condizioni contrattuali vessatorie e illegali continuano ad essere praticati in molte aziende, perfino la Rai ne e' stato un recente pessimo esempio''. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro. ''La riconquista della legge 188 del 2007 – aggiunge – deve essere una battaglia di civilta' a cui il governo non puo' sottrarsi. L'abuso di potere nei confronti di lavoratrici e lavoratori al momento dell'assunzione e' davvero ignobile. Auspico che il ministro Fornero si attivi immediatamente per bloccare questo ignobile fenomeno e per questo – conclude Carlino – sostengo con forza l'iniziativa ''188 donne per la legge 188''.

LIBERALIZZAZIONI: LANNUTTI (IDV), NO A CONDIZIONI BANCARIE CAPESTRO, CREDITO A PMI E FAMIGLIE – Roma, 23 feb – “Più che Cresci-Italia, il decreto sulle liberalizzazioni si dovrebbe chiamare Cresci-banche: vengono di fatto liberalizzati gli ordinari soprusi con cui si subordina la concessione del mutuo, o addirittura del credito al consumo, alla sottoscrizione di una costosa polizza sulla vita. Il Governo continua a non intaccare le condizioni capestro imposte ai cittadini”. Lo afferma il senatore Elio Lannutti, Capogruppo IdV in Commissione Finanze. “E' del tutto inutile – aggiunge – aver previsto la possibilità che sia il cliente a scegliere la polizza da sottoscrivere, resta in vigore un obbligo oneroso che farà la felicità delle compagnie assicurative e della banche, già destinatarie di regali miliardari da parte della Bce. Le speculazioni di finanzieri senza scrupoli stanno mandando in rovina i risparmiatori, il Governo ha il dovere di intervenire. Ho presentato un emendamento al decreto sulle finte liberalizzazioni per impegnare il 50% dei fondi erogati dalla Banca centrale europea a favore di famiglie e pmi, la sua mancata approva zio ne – conclude Lannutti – sarebbe uno schiaffo per la ripresa di un'economia ormai in ginocchio”.

IMMIGRATI: PEDICA (IDV), ENNESIMA FIGURACCIA INTERNAZIONALE – Roma, 23 feb – “Il Governo venga a riferire in Aula circa gli attuali accordi con la Libia. Qualora con la 'Tripoli Declaration' del 21 gennaio scorso, firmata da Monti, venissero confermati gli accordi tra Berlusconi e Gheddafi, sottoscritti nel 2008, l' opposizione dell'Idv sarà durissima”. Ha dichiarato Stefano Pedica (Idv), Vice presidente della Commissione Affari Europei e componente della Commissione Affari Esteri al Senato. “Il Parlamento italiano – ricorda Pedica – non volle fermare la pratica disumana e lesiva dei diritti umani fondamentali legati ai respingimenti in mare, vi è per fortuna riuscita la Corte Europea per i diritti umani infliggendo una dura e giusta condanna al nostro Paese. Berlusconi e il suo nefasto governo, guidato anche dal trio Maroni – Frattini – La Russa, dovrebbero vergognarsi per aver provocato l'ennesima figuraccia internazionale al nostro Paese. L'Italia aveva una lunghissima tradizione umanitaria, di accoglimento, di politiche della solidarietà. In questo modo avevamo conquistato una forte credibilità internazionale, ora quell'autorevolezza è stata ancora una volta devastata da politiche sciagurate, disumane e criminali. Si deve citare William Shakespeare per comprendere appieno il danno morale e di immagine provocato al nostro Paese da governanti irresponsabili. Da oggi – conclude Pedica – l'Italia sarà citata nei libri di storia per aver pesantemente violato i diritti umani, la prima volta dopo la II guerra mondiale”.

BOMBA CARTA A SENATORE PD: GIAMBRONE (IDV), FERMA CONDANNA, FARE SUBITO LUCE – Roma, 23 feb – “L'Italia dei Valori esprime solidarietà e vicinanza al senatore Antonio Papania per il vile atto intimidatorio di cui è stato vittima. Si tratta di una minaccia gravissima che deve essere condannata con forza da tutti i partiti politici. Auspichiamo il massimo impegno degli inquirenti affinché individuino i responsabili di questo gesto criminale”. Lo dichiara il senatore Fabio Giambrone, vicepresidente del gruppo IdV a palazzo Madama e segretario del partito in Sicilia.

DL AMBIENTE, DI NARDO (IDV): TESTO CONFUSO, RESTA UN'OCCASIONE PERSA
Roma, 23 feb – “Pur avendo introdotto alcune novità positive, il decreto ambiente approvato al Senato resta soprattutto un'occasione persa. Il testo finale appare confuso, appesantito dalle disposizioni più disparate e da norme spesso ambigue. Non vi sono purtroppo le condizioni, per ragioni di contenuto e di metodo, per esprimere voto favorevole”. Lo ha detto il senatore Nello Di Nardo, capogruppo Idv in commissione Ambiente, annunciando in Aula il voto contrario dell'Italia dei valori al disegno di legge di conversione del decreto-legge recante misure straordinarie e urgenti in materia ambientale. “La eterogeneità del decreto, che arriva alla firma del presidente della Repubblica stravolto rispetto al testo originario, lascia temere che la Camera sarà costretta a rimettere mano al provvedimento – ha aggiunto -. Tra svariati emendamenti, infatti, il rischio è che vengano approvate norme che di semplificatorio hanno ben poco, recando più danni di quanto si possa pensare. Quanto alle due tematiche ambientali di ampio respiro – la previsione di finanziamenti adeguati dopo anni di reiterati tagli di bilancio e l'introduzione nel codice ambientale di uno specifico titolo sui delitti ambientali – dobbiamo prendere atto che queste restano nel cassetto, con scarse possibilità di venire affrontate nella parte residuale di questa legislatura. Perciò – ha concluso Di Nardo – nonostante alcune singole innovazioni introdotte, resta soprattutto il rammarico per l'occasione sprecata”.

MILLEPROROGHE: BORGHESI “TETTO MANAGER ANCHE SOCIETÀ NON QUOTATE” ROMA – “Siamo soddisfatti per l'accoglimento del nostro ordine del giorno che impegna il governo a trovare strumenti adeguati per imporre un tetto anche agli stipendi dei manager delle societa' non quotate in borsa e controllate dal ministero dell'Economia. Si tratta di societa' come la Sace, Invitalia, Consap, Consip, Ferrovie etc…”. Lo afferma in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente del gruppo Idv alla Camera. “Ora vigileremo perche' il governo tenga fede agli impegni assunti. Se, come stabilito nel decreto 'Salva Italia', da oggi in poi si imporra' un tetto agli stipendi dei manager pubblici – aggiunge -, non si capisce la ragione per la quale societa' sempre pubbliche debbano sfuggire a tale regola, permettendo ai loro amministratori di avere mani libere per gonfiarsi le retribuzioni”, conclude Borghesi.

MILLEPROGOHE. IDV VOTA NO ALLA FIDUCIA: STESSO METODO BERLUSCONI EVANGELISTI: TROPPI DL, TECNICI DOVREBBE RISPETTARE PARLAMENTO Roma, 23 feb. – L'Italia dei valori votera' contro la fiducia al governo sul decreto legge Milleproroghe, confermandosi forza all'opposizione dell'esecutivo Monti. Lo annuncia, in aula alla Camera, il vice presidente del gruppo, Fabio Evangelisti, stigmatizzando “l'eccessivo uso della decretazione d'urgenza” e del ricorso “alla fiducia” che, sottolinea, “e' il metodo che si e' affermato negli ultimi anni e di cui e' stato campione l'ultimo governo che abbiamo contestato”. Cosi', continua Evangelisti, “s'introduce un elemento distorsivo nella dialettica parlamentare”. L'esponente Idv aggiunge che “da un esecutivo tecnico sarebbe giusto aspettarsi un approccio e un metodo diverso che sia piu' rispettoso del parlamento. Non dobbiamo scivolare in un governo di salute pubblica, in una sorta di direttorio che consideri nemico chiunque la pensi in maniera diversa”. L'Italia dei valori, conclude Evangelisti, non condivide nemmeno il contenuto del decreto: “Gran parte di cio' che e' stato inserito al Senato- dice- ha peggiorato anche in maniera considerevole il testo: non e' certo un provvedimento omnibus come quello del 2011 su cui intervenne il presidente della Repubblica, ma anche se non e' arrivato nudo alla meta il governo ci e' arrivato con le vesti stracciate”. Quindi, preannuncia, il partito di Di Pietro votera' “no” anche sul testo quando stasera ci sara' la votazione per il via libera definitivo.

SANITA'. PALAGIANO (IDV): NO A STOP INTRAMOENIA ALLARGATA 'SI CREEREBBE DISPARITÀ FRA I MEDICI'. Roma, 23 feb. – “Un conto e' combattere il malcostume o l'evasione fiscale di alcuni medici che, pur avendo un contratto di esclusiva, omettono la ricevuta sul bollettario dell'azienda, commettendo un illecito gravissimo perseguibile per legge; altra cosa e' decidere, dalla sera alla mattina, che dal 30 giugno nessun medico potra' effettuare visite al di fuori delle mura ospedaliere, pur non avendo alcuna alternativa. Se cosi' sara' si foraggera' il lavoro a nero e si creera' una disparita' tra i medici, alcuni dei quali potranno effettuare la libera professione, poiche' dipendenti di aziende virtuose, ed altri no, per l'assenza di strutture adeguate”. Lo dichiara il responsabile nazionale Sanita' dell'Idv, Antonio Palagiano, che aggiunge: “Crediamo che il ministro Balduzzi dovrebbe obbligare le regioni inadempienti a realizzare con i fondi gia' stanziati, gli ambulatori all'interno degli ospedali, prevedendo posti letto e personale dedicati all'attivita' intramuraria, dando un termine perentorio. Solo dopo sara' opportuno chiudere definitivamente con l'attivita' di intramoenia allargata”.

MILLEPROROGHE: EVANGELISTI (IDV), CHE TRISTEZZA, PD CHE VOTA PER CANONE PC – Roma, 23 feb – “Soltanto il Pd ha votato a favore dell'eventualità che la Rai possa richiedere il canone anche ai possessori di computer portatili, I-Pad e smartphone…”. Lo scrive sul suo profilo facebook il presidente vicario dei deputati dell'Idv Fabio Evangelisti che ha tradotto con un emoticon (L), che rappresenta una faccia triste, la posizione dell'Idv.

SCUOLA, IDV A PD: O SONO CONFUSI O HANNO PREGIUDIZI SU DI NOI “Il Parlamento ha approvato l'ordine del giorno dell'On. Russo (Pd) con cui si chiedeva al Governo di inserire nelle graduatorie ad esaurimento anche gli abilitandi iscritti ai corsi 2008/09, 2009/10 e 2010/11. Ho pertanto comunicato in aula la mia condivisione sottoscrivendo l'Odg e votandolo insieme al mio gruppo. L'dg e' infatti passato nonostante il parere contrario del Governo. Tuttavia qualche minuto dopo è accaduto che su un medesimo ordine del giorno a firma Idv messo ai voti in aula, il Pd a differenza della votazione precedente ha votato contro l'ingresso in graduatoria degli abilitandi. Delle due l'una o il Pd è in stato confusionale oppure esiste sul nostro partito un deprecabile pregiudizio politico.” E' quanto ha dichiarato l'On. Pierfelice Zazzera deputato Idv al termine delle votazioni degli ordini del giorno del decreto milleproroghe.

LAVORO, IDV: SOSTENIAMO APPELLO DONNE PER LEGGE 188 Roma, 23 feb – “Accolgo e sostengo l'appello '188 donne per la legge 188'. Chiediamo al ministro Fornero, come ministro e come donna, di impegnarsi concretamente perché a questo Paese sia ridata una legge di civiltà. Per parte nostra, abbiamo depositato oggi alla Camera un progetto di legge per porre fine alla pratica oscena delle dimissioni in bianco, un vero e proprio abuso ricattatorio”. Lo dichiara Anita Di Giuseppe, deputata di Italia dei Valori, annunciando la presentazione di una proposta di legge di Idv, a sua prima firma. “Il fenomeno delle dimissioni in bianco riguarda non solo le lavoratrici ma anche i lavoratori ed è più di diffuso di quanto si possa immaginare. Il fenomeno, infatti, sfugge alle rilevazioni statistiche proprio perché la maggior parte dei casi non viene denunciato” aggiunge Di Giuseppe. “La nostra proposta di legge propone la modifica dell'articolo 2118 del codice civile, stabilendo che il recesso del rapporto di lavoro o la risoluzione consensuale possono avvenire soltanto per iscritto, attraverso moduli rilasciati gratuitamente dagli organi competenti” spiega la deputata di Idv che conclude: “Tale obbligo è un mezzo efficace per debellare tale pratica che va estirpata quanto prima. Il governo prenda in considerazione la nostra proposta e si impegni per arrivare quanto prima all'approvazione di una legge di contrasto al fenomeno”.

IMMIGRATI: EVANGELISTI (IDV), SENTENZA STORICA Roma, 23 feb – “La condanna dell'Italia da parte della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo riconosce finalmente le ragioni e le motivazioni che l'Idv aveva sostenuto nel 2009 e anche i rilievi fatti, all'epoca, dall'Unhcr. Vorrei ricordare che anche l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Navi Pillay, aveva denunciato le politiche adottate dall'Italia nei confronti degli immigrati criticando l'abbandono e il respingimento dei migranti senza verificare in modo adeguato se stavano fuggendo da persecuzioni, in violazione del diritto internazionale”. E' quanto dichiara il presidente vicario dei deputati dell'Idv Fabio Evangelisti. “Noi avevamo sollevato il problema il 13 novembre del 2009 con una mozione in cui ponevamo la questione dell'illegittimità dei respingimenti sui quali si è pronunciata la Corte europea proprio con riferimento al caso degli 11 cittadini somali e 13 eritrei. – prosegue Evangelisti – La Corte ha rilevato due violazioni dell'articolo 3 della Convenzione europea sui diritti dell'uomo, quello che si riferisce al divieto di trattamenti inumani e degradanti e quello che vieta le espulsioni collettive”. “Ciò che avevamo sottolineato nella mozione, a suo tempo ovviamente respinta – prosegue Evangelisti – riguardava l'articolo 19 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea che recita: 'Nessuno può essere allontanato, espulso o estradato verso uno Stato in cui esiste un rischio serio di essere sottoposto alla pena di morte, alla tortura o ad altre pene o trattamenti inumani o degradanti' e le disposizioni della Convenzione di Ginevra che impongono il 'non refoulement' degli aventi diritto all'asilo politico, che in pratica – conclude Evangelisti – riguardavano il 30 per cento dei migranti che partivano dalla Libia”.

IMMIGRATI: ALFANO (IDV), QUANDO DENUNCIAVO LE VIOLAZIONI MI CHIAMAVANO ANTI-ITALIANA – Roma, 23 feb – “Per oltre due anni, nelle aule del Parlamento Europeo, ho costantemente denunciato le violazioni delle norme comunitarie e dei diritti umani da parte dell'Italia, proprio in merito ai respingiment i in mare previsti dallo scellerato accordo Italia-Libia. Qualche collega, per questo mio impegno in difesa dei diritti umani, mi ha etichettata come anti-italiana. Oggi, finalmente, una sentenza della Corte di Strasburgo mi dà ragione e condanna l'Italia per le torture e i trattamenti degradanti inflitti ai migranti somali ed eritrei che dalla Libia fuggivano verso le nostre coste. Adesso mi aspetterei dal nuovo governo italiano una maggiore attenzione alle politiche per l'immigrazione in modo da garantire il pieno rispetto dei diritti umani. Monti, quindi, cominci a preoccuparsi di rinegoziare gli accordi con il governo di transizione libico”. Lo ha detto l'eurodeputata Sonia Alfano (IdV), membro della Commissione LIBE, commentando la sentenza con cui la Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato l'Italia al risarcimento nei confronti di 22 migranti che sono stati trasbordati su imbarcazioni italiane e riaccompagnati a Tripoli contro la loro volontà, senza essere prima identificati, ascoltati né preventivamente informati sulla loro effettiva destinazione.

IMMIGRATI: RINALDI (IDV), DA STRASBURGO SENTENZA DI CIVILTA' = ORA GOVERNO MONTI DIMOSTRI DI VOLER CAMBIARE ROTTA Bruxelles, 23 feb. – “La condanna della Corte di Strasburgo all'Italia per i respingimenti degli immigrati attuati nel 2009 verso la Libia e' un atto di grande civilta', giuridica e sociale. Ora il governo Monti dimostri di voler cambiare subito rotta''. E' quanto ha dichiarato il capogruppo dell'Idv all'Europarlamento, Niccolo' Rinaldi, sottolineando come “negli anni del governo Berlusconi sia stata attuata una strategia politica e mediatica di 'aggressione' agli immigrati, che bisognava a tutti i costi allontanare, travolgendo senza alcun ritegno i diritti fondamentali delle persone”. “La condanna di oggi, in piu', fa il paio con le considerazioni del vicepresidente del Csm secondo il quale l'introduzione del reato d'immigrazione clandestina non ha affatto diminuito il fenomeno”, osserva ancora Rinaldi, secondo il quale “questa sentenza condanna l'Italia come vigliacca, avendo abdicato ai suoi vincoli internazionali in materia di assistenza umanitaria”. “Ora – conclude – superata questa vergognosa stagione demagogica fomentata da Lega e Pdl, il governo Monti deve promuovere un'immediata inversione di tendenza. La peggior cosa da fare, infatti, e' criminalizzare l'ultimo anello della catena: bisogna invece colpire duramente i delinquenti che sfruttano la disperazione dei piu' deboli''.

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