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Corruzione: passiamo dalla telenovela al film d’azione

di Antonio Di Pietro

Un paio di giorni fa, in televisione, il ministro della Giustizia Paola Severino ha detto che lei soffre come me e come tutti i politici che “si sentono aggrediti pensando di aver fatto bene”. In questo caso, però, il mal comune non fa mezzo gaudio. Il problema non sono i nostri sentimenti personali ma la capacità o l’incapacità della politica di far fronte alla corruzione. E da questo punto di vista la politica è andata, in questi anni, di male in peggio.

Il ministro dice di voler cambiare strada e io spero che sia vero, anche se mi permetto di ricordale che se perdiamo altro tempo, pure la cura migliore del modo sarà inutile perché il paziente, cioè l’Italia, sarà nel frattempo morto.

Entrando nel merito dei provvedimenti, dobbiamo capire se si tratterà di misure serie o del solito fumo negli occhi. Per questo aspetto prima di tutto di vedere quale parere darà il governo sul nostro emendamento per ripristinare il reato di falso in bilancio. Il ministro ha detto che forse, chissà, potrebbe anche essere l’occasione per rimetterci mano, però “evitando un ritorno al passato”.

Quanta prudenza! Se il governo pensa di affrontare la corruzione con i tempi lenti e dilatati della telenovela invece che con la velocità di un film d’azione, com’è necessario, stiamo freschi! Il falso in bilancio deve essere reintrodotto subito e con una formula piena, che non lasci scappatoie.

Se c’è la volontà di intervenire, la strada è chiara. Le tangenti per i privati vanno rese punibili, subito e con la massima severità. Bisogna approvare le nostre proposte sul divieto di candidare i condannati, di assegnare incarichi di governo nazionale o locale agli indagati e di concorrere alle gare d’appalto per le aziende condannate.
Bisogna ratificare immediatamente la convenzione di Strasburgo contro la corruzione e interrompere la prescrizione dopo il rinvio a giudizio per questa categoria di reati.

Se alle parole seguiranno questi fatti, allora vuol dire che questo governo vuole combattere la corruzione davvero e noi gli daremo una mano.

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