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“NUOVA” LEGGE ELETTORALE E VOTO ALL’ ESTERO

“Vorrei premettere al solito commentatore della domenica italo-tedesco, che l’ oggetto della discussione non e’ la legge elettorale, bensi’ il voto all’ estero, onde evitare ulteriori suoi commenti insulsi e grotteschi”

In un Italia storicamente divisa in molte etnie italiche con l’ attuale particocrazia, un sistema maggioritario tipo anglosassone, porterebbe in parlamento i soliti noti, ricchi e appagati. Quindi occorre ( come da me spesso ribadito) un sistema maggioritario uninominale a livello circoscrizionale, con candidati residenti in loco, liste sempre a livello circoscrizionale, con relativo nome e cognome del candidato gia stampato sulle liste, con un tot di sottoscrizioni , aggiornate ad ogni tornata elettorale, assegnazione dei seggi in proporzione ai voti ottenuti dai candidati a prescindere dalle liste, con un unico sistema elettorale nazionale e locale. Teorema, Tesi e Dimostrazione, ossia, ridare al cittadino quel che gli spetta per Costituzione: la sovranita! (questo e’ quanto scrivevo in un mio recente pezzo)

Con un sistema elettorale alternativo sia al mattarellum, sia al porcellum da me proposto, le circoscrizione estere, verrebbero amalgamate a quelle nazionali. Quindi non piu’ rappresentanze all’ estero, ma dall’ estero ed elette alla pari, con un “voto e rappresentanze in parlamento eguale per tutti, in base al numero di cittadini aventi diritto”. Se in Italia viene eletto un rappresentante ogni ( diciamo) 100 mila elettori, cosi’ sara’anche dall’ estero, ergo, eguale voto eguale rappresentanza ed eguale voce in capitolo!!!

Carmine Gonnella (Progetto Pie) Londra

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