Eternit, Bianchi: "Nessuno scambio tra lavoro e salute"

di Stella Bianchi

Il nostro primo pensiero va alle vittime e ai loro familiari che dopo decenni di ferma e tenace battaglia vedono finalmente riconosciute le responsabilità penali di chi ha colpevolmente avvelenato territori e comunità.

La sentenza del tribunale di Torino, che condanna oggi a 16 anni di reclusione i due massimi dirigenti della Eternit per disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche, è una sentenza storica che unisce tutela dell'ambiente e della salute umana alla altrettanto irrinunciabile sicurezza sul lavoro. Non é accettabile nessuno scambio tra salute e lavoro. E anzi l'industria è responsabile penalmente dei danni all'ambiente e alla salute umana che la sua attività produce.

Ora è il momento di sostenere concretamente tutte le vittime dell'amianto e di far partire le bonifiche nelle aree inquinate, non solo Cavagnolo e Casale Monferrato ma anche Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli a Napoli. E insieme a questo, scegliere con decisione l'unica strada di sviluppo possibile, l'economia verde, che unisce rispetto dell'ambiente e creazione di lavoro e che dovrebbe diventare centrale nell'azione del governo Monti per riportare il paese su un sentiero di crescita.

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