ETERNIT. DI PIETRO, SENTENZA NON RESTARI UN'OASI DI GIUSTIZIA NEL DESERTO – dal blog www.antoniodipietro.it – “La sentenza emessa oggi al processo di Torino contro i vertici Eternit è un atto di civiltà di importanza storica, per il nostro Paese e per il mondo intero. Non restituirà le vittime ai loro familiari, ma crea una speranza per il futuro”. E' quanto scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. “Per la prima volta sono stati condannati per il reato di disastro ambientale doloso e omissione dolosa di cautele, i massimi vertici di un'azienda responsabile di migliaia di morti, il miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e il barone belga Louis de Cartier. Per anni questi padroni hanno fatto lavorare i loro operai senza nemmeno avvertirli del rischio mortale che correvano stando a contatto con l'asbesto, il materiale venefico contenuto nell'amianto. Per mantenere alti i loro profitti, hanno steso una cortina di silenzio che ha moltiplicato il numero delle persone esposte al veleno. Mi auguro che abbiano la decenza di non dire una parola tutti quegli esponenti del centrodestra che oggi stanno cercando di rifarsi una verginità appoggiando il governo Monti ma che ieri, per salvare il loro capo, erano pronti a votare quel processo breve (leggi prescrizione breve) che avrebbe messo fortemente a rischio anche il processo che si è concluso oggi. Anche così, del resto, le vittime degli stabilimenti di Bagnoli e di Rubiera non hanno potuto ottenere giustizia. perché nel loro caso il reato è stato prescritto e l'ingiustizia che subiscono offende le nostre coscienze. Mi auguro anche che questa sentenza storica non resti un'oasi di giustizia nel deserto dell'ingiustizia sociale. Ci sono molti altri casi simili in Italia, a partire dall'Ilva di Taranto, e molte migliaia di lavoratori corrono ogni giorno gravissimi rischi. Bisogna intervenire con la massima urgenza e severità, facendo rispettare le leggi che ci sono e varandone di nuove, come quelle che abbiamo presentato in materia noi dell'IdV. Solo così riporteremo in Italia un po' di rispetto per la vita e la salute dei lavoratori”.
RIFORMA PARTITI: DI PIETRO, PASSARE DA PAROLE A FATTI- ROMA, 13 FEB – ''L'Italia dei valori da tempo ha presentato una proposta di legge sul finanziamento dei partiti. Ora si passi dalle dichiarazioni alla stampa alla discussione in Parlamento dei provvedimenti che servono a restituire credibilita' alla politica: dalla trasparenza dei conti dei partiti alla incandidabilita' dei condannati gono af una legge elettorale che dia ai cittadini la possibilita' di scegliere''. lo afferma il leader dell'Idv Antonio Di Pietro.
PRIMARIE GENOVA. DI PIETRO: MAL DI PANCIA? NO, NOI CONTENTI Roma, 13 feb. – “Quelle poche volte che i cittadini hanno la possibilita' di scegliersi i candidati, noi siamo contenti”. Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro, con i giornalisti di Montecitorio, commenta il risultato delle primarie del centrosinistra a Genova e le polemiche annesse. “Ci spiace- continua Di Pietro- per i mal di pancia di qualcuno, ma noi apprezziamo questo strumento che permette ai cittadini di avere gli strumenti per scegliere i propri candidati”.
LIBERALIZZAZIONI: DI PIETRO, BASTA IPOCRISIE MAGGIORANZA – ROMA, 13 FEB – ''Basta con le ipocrisie. Abbiamo a che fare con una maggioranza Pdl-Pd-Terzo Polo che dice di appoggiare Monti senza se e senza ma e poi presenta migliaia di emendamenti che riscrivono il provvedimento sulle liberalizzazioni''. Lo afferma il leader di Idv Antonio Di Pietro secondo cui la pioggia di emendamenti in Senato conferma che ''siamo sotto il ricatto delle lobby che vogliono impedire le liberalizzazioni, ed abbiamo la prova provata che questa maggioranza che dice di appoggiare il governo e' in realta' ipocrita e non ha il coraggio delle proprie azioni''.
Eternit, Di Pietro: Sentenza e' speranza per il futuro Roma, 13 FEB – “La magistratura ha ristabilito la giustizia che fino ad oggi era stata negata. La condanna degli ex vertici dell'Eternit di Casal Monferrato non restituira' le vittime ai propri familiari, ma lancia una speranza per il futuro e segna un importante precedente per la giurisprudenza”. Lo afferma il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro che aggiunge: “Questo problema interessa tutta Italia, migliaia e migliaia di lavoratori e cittadini che ancora oggi corrono un gravissimo rischio. Ci auguriamo che questa sentenza dia una svolta anche dentro i palazzi con un nuovo impulso alle politiche della sicurezza sul lavoro. L'Italia dei valori, che ha presentato numerosi provvedimenti legislativi in materia, continuera' ad impegnarsi per tutelare la salute dei lavoratori e per rendere attivo un Fondo per le vittime dell'amianto”.
MALTEMPO: DI PIETRO, TUTELARE DA SPECULAZIONI ALIMENTARI – ROMA, 13 FEB – ''Vigilare sugli aumenti dei prezzi dei generi alimentari e tutelare i cittadini contro il rischio di eventuali speculazioni''. E' quanto chiedono il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile Sanita' del partito, Antonio Palagiano, in un'interrogazione al Ministro dell'Economia, Mario Monti. ''L'ondata di maltempo che ha colpito l'Italia nelle ultime settimane, lasciando anche isolati per giorni alcuni centri abitati, ha causato interruzioni e blocchi su quasi tutta la rete viaria della penisola, creando enormi difficolta' al trasporto di prodotti alimentari da una zona all'altra del Paese. Le condizioni climatiche hanno danneggiato gravemente anche le coltivazioni e tutta la filiera agroalimentare. Secondo quanto stimato da Coldiretti, il danno ammonterebbe gia' a cento milioni di euro. Oltre agli agricoltori, i primi a pagare le conseguenze dell'ondata di gelo sono cittadini che da un giorno all'altro hanno trovato un innalzamento esponenziale dei prezzi di alcuni prodotti alimentari, anche del 200%. Attualmente la spesa mensile per famiglia e' aumentata mediamente di circa 20 euro, ma l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori prevede che, se dovesse perdurare il maltempo e i prezzi continuassero a salire a questi ritmi, entro la fine dell'anno l'aumento sulla spesa mensile media per una famiglia sara' di 132,89 euro in piu' al mese. Per questo motivo, chiediamo al Ministro se sia a conoscenza di un cosi' repentino ed evidente innalzamento dei prezzi e quali provvedimenti intenda prendere per impedire che si verifichino manovre speculative ai danni dei cittadini italiani. Chiediamo, infine, se non intenda attivarsi per verificare se ci siano state delle vere e proprie violazioni della normativa vigente e, nel caso, stabilire di chi siano le responsabilita''', concludono gli esponenti dell'Idv.
UNIVERSITA': IDV, NO A SISTEMA UNIVERSITARIO DISOMOGENEO – Roma, 13 feb – Il ruolo dell'agenzia Anvur (Agenzia nazionale valutazione università e ricerca), di applicare la valutazione di atenei ed enti di ricerca al fine di redigere una classifica delle università e degli enti di ricerca per determinare la ripartizione dei fondi a partire dal 2013, secondo quanto dichiarato da Sergio Benedetto, coordinatore dell'esercizio Vqr (valutazione qualità ricerca) dell' Anvur in un'intervista dello scorso 4 febbraio al quotidiano “La Repubblica” è divenuta oggetto di un'interpellanza parlamentare da parte di un gruppo di deputati dell' Idv primo firmatario on. Antonio Di Pietro al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Francesco Profumo. Nel testo dell'interpellanza in merito alle dichiarazioni di Benedetto si legge come l'intento dell'agenzia Anvur sia quello di ” 'far ripartire da zero le università' istituendo una distinzione netta tra researching university e teaching university – prosegue – determinando anche la chiusura di 'qualche sede'”. Circa le competenze dell'Anvur, nel testo dell'interpellanza si legge che: “Ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 1 febbraio 2010, n. 76, articolo 2, comma 2, si fa presente che l'Anvur è istituita come agenzia che sulla base di un programma almeno annuale approvato dal Ministro, cura la valutazione esterna della qualità delle attività delle università e degli enti di ricerca pubblici e privati destinatari di finanziamenti pubblici”. A riguardo della mappatura e del far 'ripartire da zero' le università, così come menzionato da Benedetto nell'intervista, nel testo dell'interpellanza si legge che: “Secondo il parere approvato dalla VII commissione della Camera circa lo schema di decreto legislativo n. 396, recante disposizioni per la valorizzazione dell'efficienza e della qualità della didattica e della ricerca (giunto all'ultimo passaggio dell'iter parlamentare prima della entrata in vigore) dev'essere operata una distinzione chiara tra 'accreditamento iniziale – continua il testo- fondato su indicatori ex ante definiti dall'Anvur e che consente al Ministero di autorizzare le Università all'attivazione dei corsi, e accreditamento periodico che dev'essere fondato principalme nte sugli esiti della valutazione e su indicatori ex post' – prosegue il testo – tale distinzione sancisce l'importanza strategica, e la peculiarità rispetto alla valutazione periodica e presuppone, altresì, la responsabilit à da parte del Ministero di ogni scelta sulla policy universitaria e della ricerca, come anche delle considerazion i e delle conclusioni a seguito degli elementi di valutazione e accreditamento periodici”. “Nonostante si ritenga importante la valutazione in sé quale strumento di riferiment o in ausilio delle scelte politiche nell'interesse di chi fruisce dell'università e nell'interesse della collettivi tà – si precisa ancora nel testo – la direzione intrapresa presuppone un'idea punitiva della valutazione che penalizza il sistema di eccellenza territoriale diffusa su tutto il territorio nazionale”. “L'idea di affidare le scelte politiche ad un rating delle università – prosegue il testo- sancisce una palese ammissione di fallimento da parte dello Stato nell'assicurare un servizio di formazione pubblica omogeneo sull'intero territorio nazionale”. In merito ai tagli operati nel settore dell'università e della ricerca nel testo si sottolinea come questi ultimi: “Hanno inoltre condotto l'Italia agli ultimi posti della media Ocse in termini di investimenti nel settore dell'università e della ricerca, per cui diversi atenei si trovano nei fatti impossibilitati a rientrare in determinati parametri infrastrutturali e di bilancio- pertanto continua il testo – le scelte da operare nei confronti di tali situazioni come dell'intero sistema, non devono presupporre l'obiettivo di ridurre le dimensioni del servizio pubblico di formazione e ricerca, ma devono rispondere all'obbiettivo di assicurare risorse crescenti ed un generale miglioramento, al fine di assicurare su tutto il territorio nazionale un servizio pubblico di qualità e di ottimizzare eventualmente risorse e infrastrutture sulla base delle necessità, della conformazi one e delle esigenze delle singole realtà territoriali”. Nel l'interpellanza si chiede dunque se: “Il Ministro intenda la valutazione come un vaglio che tende a raggiungere e mantenere un elevato livello diffuso sul territorio nazionale, oppure intenda seguire la linea politica espressa da Benedetto, per cui la valutazione è finalizzata ad istituire una graduatoria tra atenei volta a distinguerne ufficialmente le differenti mansioni tra ricerca e insegnamen to, e come il Ministro intenda agire nei confronti degli atenei cosiddetti di 'serie B', tutelando le pari opportunità e il diritto allo studio sull'intero territorio nazionale”. Infine si chiede come “il Ministro intenda chiarire l'intollerabile confusione e sovrapposizione di ruoli tra il Ministero e l'Anvur e se non ritenga opportuna una richiesta di spiegazioni da parte del presidente dell'Anvur affinché chiarisca se le posizioni di Benedetto sono state espresse a titolo personale o se siano state discusse e concordate con il consiglio direttivo dell'agenzia”.
LAVORO, BELISARIO: PRODUTTIVITA' NIENTE A CHE FARE CON ART.18 Roma, 13 feb – “Se la riforma del mercato del lavoro deve essere fatta per accrescere la produttività, così come afferma il presidente della Repubblica, allora chiediamo che sia immediatamente accantonata l'inutile polemica per abolire l'art. 18. Visto che negli ultimi cinque anni i casi di licenziamenti per giusta causa sono stati solo poco più di 300, è chiaro che le emergenze del Paese sono ben altre”. Lo dichiara il presidente del gruppo Italia dei valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “I gravi fattori che frenano la produttività sono l'elevatissimo tasso di burocrazia e corruzione, un sistema di infrastrutture tra i più arretrati d'Europa e una green economy che fatica a decollare. Per non parlare del mancato accesso al credito per le imprese e di un sistema fiscale insostenibile. L'Italia dei valori ha presentato una mozione al Senato, che dovrà essere discussa al più presto, volta a ritirare la riforma dell'art.18 dai temi di trattativa con le parti sociali e a non inserirlo nei prossimi provvedimenti in tema di lavoro. Imprese e cittadini – conclude Belisario – sono disperati e se non si interviene con una vera riforma strutturale, la tensione sociale salirà e a nulla servirà il buonismo per scongiurarne le conseguenze”.
LIBERALIZZAZIONI: IDV, FREQUENZE TV NOSTRA BATTAGLIA DA SEMPRE = – Roma, 13 feb. – “L'Italia dei Valori non ha interessi di bottega da difendere e chiede vere liberalizzazioni, senza difendere lobby e poteri forti”. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario. “Chiediamo al governo piu' coraggio su banche, assicurazioni, mercato dell'energia, trasporti e frequenze tv. Sull'annullamento del beauty contest, che e' una nostra battaglia da sempre, siamo ben lieti che anche altri condividano la nostra posizione – aggiunge – Siamo l'unico gruppo al Senato che, senza tentennamenti, e non appena questo Governo si e' insediato, ha proposto di cancellare lo scandaloso regalo all'ex premier e questo abbiamo chiesto formalmente al Ministro Passera”. “Il decreto che dovrebbe far crescere l'Italia, si prospetta come l'ennesimo inganno per gli Italiani. Le nostre proposte sono volte a creare un mercato davvero aperto, portando veri risparmi e migliori servizi per imprese e cittadini. Basti pensare alla vendita delle frequenze tv, norma che favorira' un maggiore pluralismo e consentira' di rimpinguare le casse dello Stato liberalizzando un settore ancora bloccato”, conclude.
PRIMARIE GENOVA: DONADI, QUANDO PD SI DIVIDE PERDE – ROMA, 13 FEB – ''Le primarie sono un grande strumento democratico che permette di scegliere candidati credibili al di la' del partito che c'e' dietro. La vittoria di Doria a Genova dimostra prima di tutto questo''. Cosi' Massimo Donadi (Idv) a Tgcom24 ha commentato la vittoria del candidato indipendente ma sostenuto dal Sel, Marco Doria, alle primarie del centrosinistra di Genova. ''Come sempre, la notizia e' quando il Pd perde le primarie, non il contrario. Quando il PD si divide, si lacera e non da' la possibilita' ai cittadini di scegliere persone in grado di compattare la citta', la gente sceglie diversamente'', conclude.
Roma, Pardi (Idv): Blocco ciclomotori e' ordinanza ridicola Roma, 13 FEB – “Il Sindaco Alemanno costringe i Vigili Urbani a coprirsi di ridicolo. L'ordinanza volta a bloccare la circolazione dei ciclomotori se ieri aveva un senso, oggi non ce l'ha piu', perche' e' da ben 24 ore che il ghiaccio si e' sciolto!”. Lo dichiara il senatore dell'Italia dei Valori Pancho Pardi, che aggiunge: “Oggi ben quattro pattuglie di Vigili Urbani, all'altezza dei Fori Imperiali, hanno bloccato i motorini circolanti. Intervenire con questa improvvisazione e confusione non puo' che aggravare i disagi per i romani. Capisco l'imbarazzo di Alemanno, visti gli errori a catena commessi in questi giorni, ma dal Primo cittadino i romani si aspettano almeno un po' di buon senso”.
LAVORO: CARLINO (IDV), RAPPORTO INPS SU DISPARITA' DI GENERE E' SPECCHIO REALTA' – Roma, 13 feb – “Il Rapporto Inps sulla coesione sociale è lo specchio della realtà in cui si trovano a vivere le donne ogni giorno. Se le lavoratrici continuano a guadagnare almeno il 20% in meno degli uomini e il divario di genere diventa addirittura eclatante quando si parla di donne straniere, significa che il welfare così com'è non va bene, deve essere rivisto e corretto”. Lo dichiara la senatrice Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione lavoro, che aggiunge: “Sempre più spesso le donne sono costrette a fare una scelta tra carriera e maternità o a firmare dimissioni in bianco solo per poter ottenere un impiego: imposizioni vergognose indegne di un Paese civile. Occorre anzitutto una nuova cultura del lavoro dove le garanzie per le pari opportunità siano un principio fondante e non solo un obiettivo da realizzare chissà quando, chissà come. Siamo così arretrati, che c'è stato addirittura bisogno di presentare un ddl sulle quote rosa nei cda e l'IdV si è sempre battuta per ottenerne la sua approvazione. Le quote rosa restano odiose, ma purtroppo ancora necessarie affinché anche le donne si possano affermare nel lavoro come gli uomini. Una seria discussione tra Istituzione e parti sociali sulle pari opportunità non è davvero più rinviabile, altrimenti l'Italia resterà cosi com'è: ferma al palo”.
Eternit, Bugnano (Idv): Resa giustizia a vittime Roma, 13 FEB – “La sentenza del tribunale di Torino mette un punto fermo sulla responsabilita' degli ex vertici Eternit e rende finalmente giustizia alle migliaia di lavoratori e di cittadini vittime dell'amianto e di politiche industriali criminali”. Lo afferma la senatrice Patrizia Bugnano dell'Italia dei Valori, componente della commissione di Inchiesta sulle morti bianche al Senato. “E' importante – aggiunge – che sia stato riconosciuto anche il diritto al risarcimento per quei cittadini che non si sono ammalati ma che vivendo nell'area dell'Eternit hanno comunque subito danni da stress”. Per l'esponente IdV “questa sentenza storica deve rappresentare un punto di svolta in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela ambientale, ora tocca alla politica continuare la battaglia assumendosi la responsabilita' di garantire sempre la salute dei cittadini e dei lavoratori. In questo senso, e' stato molto importante che il Senato abbia approvato la scorsa settimana la risoluzione IdV finalizzata ad istituire una procura nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso cui si potranno mettere a disposizione della Giustizia professionalita' di magistrati che hanno acquisito competenze specifiche in materia antinfortunistica. Gia' mercoledi' – conclude Bugnano – audiremo in commissione infortuni il procuratore capo di Torino, Giancarlo Caselli, e il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello che forniranno elementi importanti per poter compiutamente avviare un percorso in tale direzione”.
SCUOLA: DI GIUSEPPE (IDV), INTERPELLANZA SU PERSONALE DOCENTE IN ESUBERO – Roma, 13 feb – “Ancora una volta l'Italia dei Valori segnala con preoccupazione la totale mancanza di proposte da parte del Ministro della Pubblica Istruzione.” -cosí l'On. Anita Di Giuseppe, membro del Dipartimento Scuola dell'Italia dei Valori – ” I provvedimenti presi dal precedente Governo in materia di istruzione, in particolare con la legge 133/2008, hanno già privato la scuola pubblica di circa 90.000 insegnanti negli ultimi tre anni, causando, tra l'altro, un impoverimento dell'offerta formativa del sistema di istruzione italiano di ogni ordine e grado, determinando l'esubero di circa 10.500 docenti di ruolo tra scuola primaria, medie e superiori, con la previsione di un ulteriore peggioramento della situazione , allorquando i nuovi quadri orari della riforma Gelmini andranno a regime. Questi docenti in sovrannumero, che hanno già perso la propria cattedra, vanno tutelati con provvedimenti di massima urgenza, altrimenti si corre il rischio di vederli messi in mobilità e di conseguenza licenziati nel giro di un paio di anni al massimo. Spero vivamente che il Ministro Profumo voglia agire in controtendenza con le misure precedentemente adottate, per arginare il fenomeno di precarizzazione del personale di ruolo che, francamente, appaiono del tutto inadeguate se non addirittura mortificanti per la professionalità dei docenti, nonché dequalificanti per il sistema di istruzione italiano. Per questo ho chiesto al Ministro, con una nuova interpellanza urgente, di attivarsi per cercare una soluzione definitiva al problema degli esuberi del personale docente, attenendosi scrupolosamente ai limiti del numero degli alunni per classe, ripristinando le compresenze nella scuola primaria e rinunciando alla revisione delle classi di concorso per l'insegnamento nelle scuole superiori. Ho infine segnalato – conclude l'On. Anita Di Giuseppe – la mia profonda preoccupazione in merito alla intenzione del Miur di istituire dei corsi di riconversione professionale del personale docente in esubero, nell'ambito del sostegno agli alunni disabili, perché ritengo che l'assolvimento di un compito così delicato, quale l'integrazione e la garanzia del diritto allo studio degli alunni meno fortunati, necessiti di professionalità specifiche e non improvvisate”.
ETERNIT: DI GIUSEPPE (IDV), SENTENZA CHE RENDE GIUSTIZIA – Roma, 13 feb – “Non potrà restituire le persone scomparse ai loro cari, ma dopo 30 anni di coraggiose battaglie, questa sentenza almeno rende onore alla memoria delle vittime”. Cosi l'On. Anita Di Giuseppe (IdV). “Il verdetto di quello che è il più grande processo mai celebrato in Italia, ha una notevole importanza giuridica, infatti sono stati riconosciuti tutti i capi di accusa contestati agli imputati: disastro doloso permanente e omissione dolosa di misure antinfortunistiche. La condanna a 16 anni di carcere, oltre al risarcimento delle parti civilil, per il 65enne miliardario svizzero Stephan Schmidheiny e per il 91enne barone belga Louis De Cartier, ritenuti colpevoli, rende giustizia ai quasi tremila i morti e malati per amianto, la cosiddetta 'fibra killer'”.
AFGHANISTAN: DI STANISLAO (IDV), SIAMO LI' ANCHE PER EVITARE BAMBINI KAMIKAZE – Roma, 13 feb – “Da tempo ho denunciato con diversi atti di sindacato ispettivo che negli ultimi mesi in Afghanistan c'è stato un allarmante aumento di attentati suicidi, da parte dei bambini. Sono stati coinvolti i più piccoli, bambini di 7 anni hanno riferito che sono stati mandati come attentatori suicidi.” Lo afferma il capogruppo IdV in Commissione Difesa Augusto Di Stanislao. “Siamo ancora lì in missione anche per
evitare che accada tutto questo. Gli obiettivi principali della nostra partecipazione è la tutela dei civili e dei bambini in particolare, nonché la cooperazione allo sviluppo e alla stabilità del paese. E sarà impossibile se i bambini, che rappresentano il futuro dell'Afghanistan, stanno già affrontando sfide indicibili quali crescere in mezzo alla guerra, alle prese con la povertà, l'analfabet ismo e l'instabilità, oltre ad essere vittime di queste atti terrificanti. Tanti, troppi gli episodi di questo genere, i bambini sopravvissuti, addestrati come Kamikaze, hanno raccontato di aver ricevuto amuleti contenenti versetti del Corano con la promessa che li avrebbero protetti dalle esplosioni. Nel febbraio 2010, il rappresenta nte speciale dell'ONU per i bambini e conflitti armati ha documentato casi di bambini attentatori suicidi talebani. La Missione di Assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan ha riportato le prove che i talebani abbiano reclutato bambini di età compresa da 11 a 17 anni per svolgere terrificanti attività, tra cui la lotta armata, semina ordigni esplosivi, trasporto e contrabbando di armi lungo il confine pakistano-afghano. Ho chiesto al Governo più e più volte, ma senza la benché minima considerazione, di intervenire per la tutela dei bambini e dei loro diritti contro ogni movimento politico o militare che li manipola o li costringe a diventare bombe umane perdendo così anche la minima percezione di umanità”
LAVORO: IDV APPOGGIA SCIOPERO DR MOTOR – ROMA, 13 FEB – “L'Italia dei Valori esprime solidarietà ai lavoratori della DR Motor di Isernia, che stanno scioperando davanti ai cancelli dello stabilimento per rivendicare il pagamento degli stipendi arretrati del mese di novembre, dicembre e della tredicesima del 2011, a cui potrebbe aggiungersi anche la mensilità di gennaio 2012”. E' quanto scrivono, in una nota congiunta, il responsabile lavoro e welfare del partito, Maurizio Zipponi, e Cristiano Di Pietro, consigliere regionale IdV Molise. “A questo punto è evidente che il governo debba verificare attentamente la credibilità del progetto di rilancio dello stabilimento di Termini Imerese che Massimo Di Risio, presidente della società DR Motor, si propone di acquistare. Per un industriale che si lancia nell'impresa di rilevare un'azienda che dà lavoro a centinaia di operai, avere già un debito esorbitante e non poter pagare neppure gli attuali dipendenti, è un pessimo inizio. L'Italia dei Valori ha già segnalato alla Procura della Repubblica questa anomala situazione che, tra l'altro, per gli accordi sottoscritti, prevede finanziamenti pubblici per decine e decine di milioni di euro. La contraddizione tra il rilevamento dello stabilimento ex Fiat e il mancato pagamento dei salari agli attuali dipendenti molisani è troppo forte per passare inosservata. Chiediamo pertanto un intervento tempestivo del ministero dello Sviluppo Economico, affinché sia garantito a tutti i lavoratori della DR di Isernia il pagamento degli stipendi arretrati e un futuro occupazionale certo”, concludono.
UNIONI CIVILI: GRILLINI (IDV), ORA REGISTRI IN TUTTA ITALIA COMUNE NAPOLI CELEBRA NEL MODO MIGLIORE FESTA SAN VALENTINO (ANSA) – NAPOLI, 13 FEB – ''L'approvazione del registro delle Unioni Civili a Napoli e' stato giustamente definito un fatto storico dal sindaco Luigi de Magistris perche' tutti i tentativi fatti in precedenza, con altre amministrazioni, erano andati a vuoto. Bene hanno fatto i consiglieri IdV, determinanti nella maggioranza, a rivendicare l'importanza dell'approvazione del registro come fatto di civilta' e garanzia dei diritti civili per le persone non coniugate''. Lo afferma in una nota il responsabile diritti civili e associazionismo dell'Italia dei Valori, Franco Grillini, che aggiunge: ''Considerato che domani e' San Valentino, l'amministrazione comunale di Napoli ha celebrato nel migliore dei modi quella che e' la ricorrenza popolare degli innamorati. Come IdV crediamo che sia giusto approvare registri delle Unioni Civili in tutte le citta' italiane non piu' solo come fatto puramente simbolico o come semplice pressione sul Parlamento, perche' approvi una legge come il patto civile di solidarieta', ma come occasione vera di garanzie e di diritti che finora sono stati negati''.
SCUOLA. RODANO (IDV), LEGGE ASSUNZIONI LOMBARDIA E' ANTICOSTITUZIONALE – Roma 13,feb. – “Leggo con stupore che il Ministro Profumo si appresterebbe a discutere con la Regione Lombardia della legge proposta da quella Giunta, sulla possibilità di assunzione degli insegnati da parte della Regione. Si tratta di una legge del tutto incostituzionale. Spero che il ministro se ne renda conto e si appresti, al contrario, a ricorrere alla Corte Costituzionale nel caso venisse approvata”. Lo afferma in una nota il responsabile cultura e istruzione dell'Italia dei Valori, Giulia Rodano. “Il riferimento all'autonomia responsabile, di cui si parla nel decreto sulle semplificazioni, riguarda, infatti, il fondo a disposizione delle scuole per le loro attività, non certo per gli insegnanti, il cui reclutamento è regolato da normative nazionali uguali per tutti, dalla Lombardia alla Sicilia. Sulla base di quali regole verrebbero reclutati questi insegnanti? Sarebbero tutti lombardi? E con quali risorse verrebbero pagati? Perché sarebbe consentito alla Lombardia quello che è negato a tutto il Paese proprio dall'ultimo decreto sulle semplificazioni, secondo il quale l'organico di istituto è limitato alle risorse ridotte previste dai tagli di Tremonti?”.
MALTEMPO: RINALDI (IDV), PER ALLARME SENZATETTO DA UE NUOVO PERCORSO = Roma, 13 feb.- ''Un percorso delle istituzioni europee a difesa delle persone meno tutelate: tra questi, coloro che vivono in strada, fenomeno visibile e in costante crescita, che tocca milioni di cittadini europei e moltissimi italiani. Auspichiamo che la Commissione Europea faccia partire un nuovo cammino in questo ambito, stabilendo pratiche comuni tra gli Stati membri''. Lo ha detto Niccolo' Rinaldi, eurodeputato e capodelegazione di Italia dei Valori al Parlamento Europeo, a margine del suo intervento al Dibattito in Plenaria presso il Parlamento Europeo di Strasburgo sul tema ''Situazione dei senzatetto in Europa in seguito all'ondata di maltempo''. ''In questo periodo di fortissimo freddo abbiamo assistito a una vera e propria strage di senzatetto, uomini e donne morti di freddo, come se questo potesse ancora accadere impunemente senza che crei scandalo nell'Europa del XXI secolo'', ha continuato Rinaldi, intervenuto a nome di tutto l'Alde (Alliance of Liberals and Democrats for Europe).
MALTEMPO: RINALDI (IDV), PER ALLARME SENZATETTO DA UE NUOVO PERCORSO (2) = – ''Infatti avremmo dovuto iniziare il Dibattito con un minuto di silenzio per ricordare gli oltre 600 senzatetto che sono morti in queste settimane, sarebbe stata un'assunzione di responsabilita' del Parlamento molto forte perche' stiamo assistendo al fallimento della democrazia partecipata, che con i suoi strumenti non riesce a farsi carico dei senzatetto, che siano cittadini Ue o che non lo siano, perche' evidentemente non creano consenso elettorale. Eppure il fenomeno e' sempre piu' visibile. Insieme a numerose associazioni di volontari che si stanno occupando di questo problema, addossandosi la responsabilita' di aiutare i senzatetto al posto degli enti preposti che spesso sono latitanti, abbiamo creato un percorso che cerca di coinvolgere le istituzioni europee in modo che vi siano nuovi fondi destinati alla poverta' urbana''. ''Di certo – ha continuato Rinaldi – esiste un problema di connessione tra gli strumenti di democrazia partecipata europea e le persone che vivono per strada, che non sono a conoscenza dei loro diritti, non votano, non costituiscono un collegio elettorale, non creano consenso elettorale e sono spesso ignorati dai responsabili politici perche' sappiamo che non avremo il loro voto. E' un fenomeno che purtroppo tocca anche molti minorenni. Dunque, l'Unione Europea faccia sentire forte i suoi principi, il suo cuore e il suo futuro. Gli Stati Membri si assumano le proprie responsabilita', l'integrazione europea si fa anche tramite l'inclusione sociale''.