QUESTIONE DI FIDUCIA E OSTRUZIONISMO:” PRENDERE DUE PICCIONI CON UNA FAVA”

Quando il parlamento italiano negli anni settanta voto’ per l’ introduzione del voto di fiducia, senza modificare l’ articolo 94 della Costituzione, non sapeva cosa andava incontro. Oggi ci rendiamo conto che fu un clamoroso ed enorme inciucio, senza la questione di fiducia il potere esecutivo, non sarebbe piu’ in grado di governare il Paese, con il continuo ostruzionismo posto dal potere legislativo. Da “cultore” della Costituzione dei nostri padri costituenti, credo una soluzione alternativa ci sarebbe ed quella di limitare gli emendamenti, in media uno per ogni parlamentare, sia alla Camera, sia al Senato; accorpando anche volendo gli eventuali doppioni. Questo a mio modesto parere velocizzerebbe il corso legislativo sia nelle commissioni, sia in parlamento. Siamo stanchi dei continui moniti del Capo dello Stato per le troppe fiducie poste su dl e ddl e leggere sui giornali che ( ad esempio) sul dl liberalizzazioni sono stati presentati 2.400 emendamenti.

Questo vuole essere solo un appello ai politici e non un istigazione al lancio delle fave, con i tempi austeri che corrono e il gelo, meglio cucinarle con un soffritto di cipolle, aspettando che le moltiplizazioni dei pani e dei pesci, profetizzate dal governo “tecnico” bocconiano si avverino. Comunque in ambedue i casi bisogna stare molto attenti agli effetti collaterali, potrebbero causare dei seri danni al sistema digestivo. ( I will say no more. Si fa per dire)

Carmine Gonnella (Progetto Pie ) Londra

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