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Interrogazione dell’on. Ricardo Merlo per il mancato pagamento pensioni in Sudafrica

“Urgono misure misure urgenti per porre fine all’enorme disagio sociale dei nostri connazionali”

Roma, 8 Febbraio 2012:- L’on. Ricardo Merlo ha presentato oggi un’interrogazione al Ministro Terzi e al Ministro Fornero su una questione che sta procurando “enormi disagi sociali” per la nostra collettività del Sudafrica. “Siamo già a Febbraio e molti nostri connazionali anziani residenti in Sudafrica non hanno ancora ricevuto la pensione” ha dichiarato l’on. Merlo (MAIE) spiegando le ragioni della sua interrogazione. “L'ente responsabile dei pagamenti, dopo che a Maggio 2011 aveva richiesto ai pensionati la produzione di un certificato di esistenza in vita, a Novembre scorso – cioè a tre mesi dalla scadenza del contratto – ha reiterato questa richiesta, indicando il solo Consolato come garante dei certificati stessi.Ciò ha creato innumerevoli problemi sia ai nostri anziani connazionali, che spesso vivono a centinaia di chilometri di distanza dal Consolato, sia al Consolato stesso, che si ritrova con un aggravio di lavoro difficile da smaltire, considerato il personale già insufficente a svolgere la normale routine.Questa richiesta – ha aggiunto il presidente del MAIE – che mi è stata segnalata dal coordinatore MAIE Sudafrica Riccardo Pinna risulta incomprensibile e ingiusta e getta nello sconforto i nostri anziani, che non hanno ricevuto la pensione negli ultimi due mesi, al punto che i Consiglieri del CGIE, il Comites, il Consolato, i Patronati, non sanno piu’ come far fronte alle domande di aiuto. “

Nell’interrogazione, tra l’altro, si legge: “Sia l’ente che eroga le pensioni che l’INPS erano a conoscenza che Citibank di Londra, la banca che si e’ aggiudicata la gara d’appalto per l’erogazione delle pensioni dal 1° Febbraio 2012, avrebbe richiesto il certificato in vita ai nostri pensionati per il mese di Aprile 2012.”
Per risolvere questa assurda decisione, ho deciso di chiedere un intervento ai ministri Terzi e Fornero perchè non possiamo tollerare che i nostri pensionati italiani residenti in Sudafrica, che non sono in grado di produrre il certificato, subiscano gravi disagi economici, che vanno dalla impossibilità di autosostentamento, alla perdita dell’assistenza sanitaria per il mancato pagamento delle mensilità dovute. e sappiamo che una volta interrotto il contratto di assistenza, difficilmente essi potranno permettersi di riacquistarla, se non pagando cifre esorbitanti” ha concluso l’on. Merlo.

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