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Focus Idv 8 febbraio

GIUSTIZIA: DI PIETRO “CONTRO GIUDICI VENDETTA DELLA CASTA” ROMA – “La responsabilita' civile per i magistrati che sbagliano esiste gia' e prevede che, in caso di dolo o colpa grave, sia lo Stato a indennizzare il cittadino. A sua volta, lo Stato ha diritto di rivalsa sul giudice”. E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che aggiunge: “Tutto cio' e' nell'interesse dei cittadini: lo Stato, se davvero il magistrato ha sbagliato, riconoscera' l'errore e risarcira' sollecitamente il cittadino. Se invece e' direttamente il magistrato, o la sua assicurazione a compensarlo, e' chiaro che resistera' in giudizio come qualsiasi cittadino cui vengono chiesti dei soldi come risarcimento: in questo caso la povera vittima dovra' aspettare molto tempo per essere risarcita, considerata l'inaccettabile lunghezza dei processi in Italia”. “La verita' e' che alla Camera si e' commesso l'ennesimo delitto – attacca Di Pietro – appunto una vendetta ed un ammonimento contro i giudici. Con questo provvedimento, infatti, avremo magistrati meno liberi, piu' condizionati, titubanti e timorosi di quanto gia', a volte, non lo siano. Allo stesso tempo, la casta dei politici resterebbe quasi totalmente autorizzata a delinquere. Questo anche perche', in questi anni, hanno trasformato l'istituto dell'immunita' parlamentare in un'autorizzazione a delinquere, ultimo caso quello di Cosentino: altro che autorizzazione a procedere”.”Inoltre – sottolinea ancora il leader IdV – diventeranno pressoche' intoccabili, se a tutto cio' aggiungiamo che il mandato parlamentare non puo' essere sindacato in termini giuridici, cosi' come invece avviene per il mandato previsto dal Codice civile, ma piuttosto in termini politici. Solo la Camera, infatti, puo' annullare, per motivi d'ineleggibilita' sopravvenute, in seguito ad una condanna che prevede, tra l'altro, l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, l'elezione del parlamentare”. “Oggi, il vero problema e' il muro grazie al quale buona parte del Parlamento difende i propri interessi – conclude Di Pietro – quando si tratta di salvare uno di loro, la casta si ricompatta sempre trasversalmente. L'altro giorno, dietro il voto segreto, una maggioranza oscura ha compiuto un atto da P2 parlamentare”.
EMODANNEGGIATI. IDV A BALDUZZI: NON DIMENTICARE I FUORI TERMINE ACCELERARE SU PROVVEDIMENTO D'URGENZA PER TRANSAZIONI ECONOMICHE – ROMA, 8 FEB – “Rivedere i termini previsti dalla legge per gli indennizzi a favore di quanti hanno subito danni derivanti da complicanze irreversibili a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati e, soprattutto, garantire una tutela anche a chi, essendo venuto a conoscenza troppo tardi della possibilità di ottenere l'indennizzo, ha presentato la domanda oltre i termini previsti dalla legge”. Lo chiedono il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, e il responsabile Sanità del partito, Antonio Palagiano, in un'interrogazione al ministro della Salute, Renato Balduzzi. “La legge (n. 210 del 1992) prevede, infatti, che la richiesta di indennizzo debba essere presentata entro tre anni, nel caso di vaccinazioni o di epatiti post-trasfusionali, oppure entro dieci anni, nei casi di infezioni da HIV. Termine che decorre a partire dal momento in cui, chi ha diritto al risarcimento, risulti essere a conoscenza del danno subito. Tali termini decorrono dalla data di entrata in vigore della legge stessa per coloro i quali hanno subito un danno in precedenza. Ma, evidentemente, non tutti hanno saputo della norma nel momento in cui è stata pubblicata e per questo hanno presentato domanda troppo tardi. Si tratta spesso dei soggetti più deboli, che non si sono attivati perché non conoscevano i loro diritti, o per l'oggettiva difficoltà di risalire all'origine della patologia contratta. Crediamo che sia doveroso dare anche a loro la possibilità di essere risarciti, non è certo una scadenza temporale che può impedire a chi è stato danneggiato dallo Stato, di ottenere il risarcimento che gli spetta. Per questo motivo, riteniamo opportuno rivedere i termini previsti dalla legge per la richiesta di indennizzo”. Nell'interrogazione, inoltre, i due parlamentari chiedono al Ministro un'accelerazione sul provvedimento d'urgenza che darebbe il via l'ibera alle transazioni economiche per gli emodanneggiati, rinviato dal maggio del 2011. “Attualmente, in Italia, i danneggiati da sangue infetto sono oltre 70mila, mentre quasi 3000 sono le persone decedute e, infine, ci sono 7.356 persone emodanneggiate che attendono da anni di essere risarcite. Ma tutto è ancora fermo. Le ragioni “tecniche”, per l'emanazione del provvedimento – concludono Di Pietro e Palagiano – non trovano più alcuna scusante di fronte a migliaia di vittime del sangue infetto che da anni attendono di essere risarcite, che continuano ad ammalarsi e, purtroppo, a morire, senza che venga loro riconosciuto un diritto già sancito per legge”.
RESPONSABILITÀ TOGHE, BELISARIO (IDV): CANCELLARLA UNICA SOLUZIONE Roma, 8 feb – “Prendiamo atto dell'intenzione del Governo di assicurare la corretta interpretazione della giurisprudenza europea e il sereno svolgimento del lavoro dei magistrati. Ora bisogna passare dalle parole ai fatti. Per l'IdV, che non prende nulla a scatola chiusa, l'unica soluzione possibile è cancellare la responsabilità diretta dei giudici, una norma capestro frutto di un'aberrante volontà intimidatoria”. Lo dichiara il Capogruppo dell'Italia dei Valori in Senato, Felice Belisario. “L'indipendenza e l'autonomia dell'ordine giudiziario non possono essere scardinate a colpi di principi incostituzionali che, per la vergogna, vengono affermati nascondendosi dietro il voto segreto. Il partito trasversale della casta, unito da uno spirito di ritorsione nei confronti della magistratura che fa il proprio dovere, non può trovare sponda nel governo che ha infatti espresso parere contrario all'emendamento Pini. Cancellare questa ennesima norma-vergogna – conclude Belisario – è il presupposto per una giustizia libera da ogni tipo di pressione o minaccia”.
LAVORO: BELISARIO (IDV), ART.18 NON SI TOCCA, NOSTRA MOZIONE PROVA DEL NOVE – Roma, 08 feb – “Il governo non tocchi l'articolo 18, non è cancellando diritti e tutele dei lavoratori che si risolve l'emergenza occupazione”. Lo dichiara il capogruppo dell'Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che in una mozione a sua prima firma “impegna il governo a ritirare la riforma dell'articolo 18 dai temi attualmente oggetto di trattativa con le parti sociali, a non inserirla nei prossimi provvedimenti in tema di lavoro e politiche sociali e a estendere, al contrario, quanto più possibile l'applicazione delle garanzie previste dall'articolo 18 anche alle categorie che attualmente non ne usufruiscono”. Secondo il presidente dei senatori IdV, “l'occupazione si rilancia favorendo l'istituzione di un unico contratto di apprendistato quale modalità privilegiata di accesso al lavoro, con la contestuale abrogazione delle 46 forme contrattuali attualmente in vigore, abbassando in misura drastica la pressione fiscale per le aziende che investono in Italia e che creano posti di lavoro a tempo indeterminato, introducendo una normativa che incrementi il costo del lavoro per i contratti a tempo determinato così da renderli più onerosi rispetto ai contratti a tempo indeterminato, favorendo la partecipazione dei lavoratori alla gestione dell'azienda. Su questi temi il governo deve improntare una seria riforma del mercato del lavoro, quello dell'articol o 18 è solo un falso problema. La nostra mozione – conclude Belisario – sarà la prova del nove per capire quali partiti hanno davvero a cuore le garanzie che i lavoratori si sono guadagna ti in più di quarant'anni di lotte”.

RIFORME: BELISARIO, FARE SUBITO LEGGE ELETTORALE =Roma, 8 feb. – “Ho fatto presente durante la capigruppo che, se vogliamo mantenere fede agli impegni presi, dobbiamo immediatamente porre mano e concludere la riforma della legge elettorale, passare immediatamente dopo alla riduzione dei parlamentari e, quindi, intervenire sul bicameralismo perfetto”. A dichiararlo e' il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, che aggiunge: “Se tutto questo non avverra' e le riforme rimarranno impantanate, l'Idv non vuol rimetterci la faccia per il rispetto che porta agli italiani”.

L.ELETTORALE: BELISARIO, VIENE PRIMA DELLE ALTRE RIFORME – ROMA, 8 FEB – ''Ho fatto presente durante la capigruppo che, se vogliamo mantenere fede agli impegni presi, dobbiamo immediatamente porre mano e concludere la riforma della legge elettorale, passare immediatamente dopo alla riduzione dei parlamentari e, quindi, intervenire sul bicameralismo perfetto''. Lo dice il presidente dei senatori dell'Italia dei Valori, Felice Belisario, al termine della conferenza dei capigruppo avvertendo che ''se tutto questo non avverra' e le riforme rimarranno impantanate, l'Idv non vuol rimetterci la faccia per il rispetto che porta agli italiani''.
CARCERI: DONADI, NO IDV A FIDUCIA PER FARE USCIRE DELINQUENTI = – Roma, 8 feb. – L'Italia dei Valori votera' 'no' alla fiducia sul dl svuota carcreri. A confermare la scelta del partito di Di Pietro e' il capogruppo alla Camera, Massimo Donadi: “Si tratta di una legge tampone che non risolve il problema del sovraffollamento delle carceri. Ottiene solo di fare uscire di galera i delinquenti e, per questo, l'Italia dei Valori votera' contro”. GIUSTIZIA: DONADI, RESPONSABILITA' HA CARATTERE VENDICATIVO = Roma, 8 feb. – Sulla responsabilita' civile dei magistrati “c'e' gia' una norma e non ne serve un'altra. La norma sulla responsabilita' civile ha un carattere odioso, vendicativo”. Lo ha detto il capogruppo dell'Idv alla Camera, Massimo Donadi.
L. ELETTORALE: DONADI, PER IL MOMENTO SOLO CHIACCHIERE = Roma, 8 feb. – “Per il momento sulla legge elettorale ho ascoltato solo chiacchiere di chi vuole apparire sui giornali e non vuole cambiare la legge. I cittadini devono potere scegliere i propri rappresentanti in Parlamento, ma devono potere scegliere anche le coalizioni, il programma e il candidato premier”. Lo ha detto Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera. Sulla scelta dell'Idv di incontrare il solo Pd e non il partito di Berlusconi, Donadi ha aggiunto: “Noi non partecipiamo agli incontri con il Pdl perche' questi incontri non avvengono nei luoghi convenzionali. Siamo pronti a confrontarci con tutti, ma nelle commissioni parlamentari”.
Province: Donadi-Favia, da Pd e Pdl astuzie per non cambiare nulla = – Roma, 8 feb – ''In parlamento c'e' chi parla con lingua biforcuta. A parole, tutti si dicono favorevoli all'abolizione delle province ma poi, nelle commissioni, si ripropongono vecchi giochini gattopardeschi affinche' nulla cambi''. Lo dichiarano in una nota congiunta Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv, e David Favia, capogruppo Idv in Commissione Affari costituzionali. ''Ieri, alla prima riunione del Comitato ristretto della I commissione, siamo stati gli unici a insistere per l'abolizione delle province. Gli altri partiti, invece, Pd e Pdl in testa, continuano a proporre soluzioni pasticciate che, di fatto, mirano a lasciare le cose cosi' come stanno. Questo in barba alle promesse fatte in campagna elettorale e alle 400 mila firme di cittadini che, con una proposta di iniziativa popolare, hanno chiesto l'abolizione delle province'', spiegano Donadi e Favia. ''La proposta del Pd di creare, al posto delle province, le cosiddette 'aree vaste' e' un'astuzia costituzionale, un modo come un altro per non abolirle. Cosi' come quella del Pdl che vuole trasformare le province in enti di secondo livello ma che di fatto non le cancella'', spiegano Donadi e Favia. ''Noi chiediamo una misura draconiana. Le province vanno abolite perche' sono inutili e costose e andremo avanti nella nostra battaglia'', concludono i parlamentari Idv.
LAVORO: BUGNANO (IDV), ORA ISTITUIRE PROCURA NAZIONALE SICUREZZA – Roma, 08 feb – “Grande soddisfazione per l'approvazione da parte del Senato della risoluzione IdV in materia di infortuni sul lavoro e per la volontà di avviare un percorso finalizzato ad istituire una Procura nazionale per la sicurezza sui luoghi di lavoro”. Lo afferma la senatrice Patrizia Bugnano, Capogruppo dell'Italia dei Valori in Commissione di inchiesta sugli infortuni sul lavoro e prima firmataria della risoluzione approvata in Senato. “Attraverso la procura nazionale – aggiunge – si potranno mettere a disposizione della Giustizia professionalità di magistrati che hanno acquisito competenze specifiche in materia antinfortunistica. L'accertamento delle responsabilità nel caso degli infortuni sul lavoro è spesso frutto di indagini molto delicate e quindi il know-how acquisito sul campo è importante. Nei prossimi giorni audiremo in commissione infortuni il dott. Guariniello, procuratore di Torino, e sono certa – conclude Bugnano – che potrà fornirci elementi importanti per poter compiutamente avviare un percorso in tale direzione”.

CARCERI: PALOMBA (IDV), NOSTRO NO DIVERSO DA QUELLO LEGA ROMA, 8 FEB – ''Il no dell'Italia dei Valori e' pieno e motivato, anche se non chiassoso e folkloristico, ed e' propositivo e responsabile. Molto diverso da quello della Lega che, con il suo no, dopo anni di voti a favore delle leggi ad personam e di leggi-vergogna, tenta di rifarsi una verginita' politica''. Lo dice il parlamentare dell'Idv Federico Palomba spiegando il no del suo gruppo al decreto svuotacarceri. ''Guardiamo con totale avversione – aggiunge – allo scivolamento verso un certo 'condonismo', al continuo ricorso alla logica dell'emergenza, sempre con la resa dello Sato a scapito della sicurezza, allo scaricabarile su altre istituzioni della sicurezza, alla distruzione del principio della certezza della pena, con quanto di criminogeno sta in cio'. C'e' differenza tra il nostro no e quello del Carroccio. Si sta ricostituendo nel Parlamento la maggioranza trasversale indultista che, con la nostra durissima opposizione, gia' tanti danni fece nel 2006 deludendo i magistrati che con fatica erano riusciti a condurre a termine i processi e se ne vedevano vanificati gli effetti, le forze dell'ordine che si vedevano di nuovo di fronte, sprezzanti e irridenti, i delinquenti liberati, le vittime che magari si trovavano di nuovo davanti gli estorsori ancora piu' minacciosi, i testimoni che avevano avuto il coraggio del loro servizio civile. Il nostro no non puo' essere confuso con quello di chi e' responsabile del disastro, e si contrappone al si' di chi, come il Pdl, ha preferito occuparsi di leggi ad personam e non di risolvere il problema carcerario''.

MALTEMPO:DI NARDO,PROTEZIONE CIVILE COSI' NON PUO' OPERARE – NAPOLI, 8 FEB – ''La neve che e' caduta in questi giorni anziche' 'coprire' ha dato visibilita' alle denunce del prefetto Gabrielli sullo stato in cui si trova ad operare adesso la protezione Civile. Si e' sostanzialmente passati da un eccesso a un altro''. Lo dichiara il senatore dell'Italia dei Valori, Nello Di Nardo. ''Cosi' non si puo' andare avanti. Se la gestione disinvolta di Bertolaso ha portato a scoprire gravi fenomeni di corruzione, ora e' necessario rivedere l'intero assetto della protezione Civile per renderla piu' efficiente. Coniugare efficienza e trasparenza si puo' e si deve – concludere Di Nardo – per favorire tempestivita' e qualita' degli interventi del Dipartimento sulle diverse situazioni di emergenza”.

Difesa/ Idv: Nostra risoluzione è svolta per cambiamento Di Stanislao: Bene Consiglio supremo su revisione strumento Roma, 8 feb. (TMNews) – “Il Consiglio Supremo di Difesa, riunito oggi davanti al capo dello Stato ed al presidente del Consiglio, ha giustamento ribadito quanto da noi chiesto da tempo, la necessità di revisione dello strumento militare nazionale”. E` quanto ha rivendicato Augusto Di Stanislao, capogruppo di Italia dei Valori in commissione Difesa alla Camera, aggiungendo: “L`adesione all`unanimità alla risoluzione di Italia dei Valori, a mia prima firma, costituisce una pietra miliare per il rapporto da stabilire tra governo e Parlamento al fine di un cambiamento realmente positivo del settore Difesa”.

LAVORO. IDV: DA INPS DATI INCOMPLETI, E LA MOBILITA'? Roma, 8 feb. – “I dati dell'Inps sulla riduzione della cassintegrazione ordinaria e straordinaria, senza le cifre sulla mobilita', che e' lo strumento successivo alla cig straordinaria quando essa esaurisce il suo tempo, non spiegano affatto cosa sta accadendo nel nostro Paese”. E' quanto afferma in una nota il responsabile welfare e lavoro dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Un numero sempre maggiore di lavoratori delle piccole e medie imprese, attualmente in cig in deroga, sta per essere licenziato ed e' chiaro che non rientrera' nei lavoratori di cassa. Di conseguenza, i dati diffusi dall'Inps fanno apparire una realta' di ripresa economica, mentre i fatti sono molto diversi. L'attivita' manifatturiera, nel 2012, registra, infatti, un calo costante del 30% e le piccole e medie imprese vivono una drammatica difficolta' finanziaria, tanto da costringere molti imprenditori a chiudere. E' evidente che la vera emergenza nazionale si chiama lavoro ed e' rappresentata dal sostegno alle imprese che investono in Italia”.

AGRICOLTURA: DI NARDO (IDV),ORA REGOLAMENTO UE PER ETICHETTE PRESUPPOSTO PER COMBATTERE CONTRAFFAZIONE AGROALIMENTARE – ROMA, 8 FEB – ''Rendere immediatamente operativo il nuovo regolamento europeo sull'etichettatura e sulla sicurezza alimentare e' il presupposto per combattere la contraffazione sempre piu' dilagante dei nostri prodotti agroalimentari, per la trasparenza della filiera e per tutelare la salute dei consumatori''. Lo afferma il senatore Nello Di Nardo, capogruppo dell'Italia dei valori in commissione agricoltura, primo firmatario della mozione sui prodotti agroalimentari approvata oggi in Senato. ''Solo a titolo di esempio – spiega Di Nardo – e' emblematica la vicenda della vendita, da parte del gruppo Conserve Italia, del marchio De Rica, leader nel settore delle conserve alimentari di pomodoro, alla multinazionale Olam International, con sede a Singapore, la quale potra' utilizzare il marchio De Rica per commercializzare prodotti cinesi in Africa e nei Paesi dell'emisfero australe, con un indubbio vantaggio competitivo dovuto alla notorieta' di un marchio tipico italiano''. ''Per tutti questi motivi l'Idv – sottolinea Di Nardo – ritiene fondamentale, cosi' come chiesto nella nostra mozione, l'impegno del Governo volto a sostenere accordi internazionali sia in sede comunitaria che in sede di Wto in relazione alla lotta alla contraffazione, e ad assumere in ambito comunitario azioni piu' decise nel negoziato Wto per un'effettiva difesa delle certificazioni europee''. Chiediamo altresi' che il Governo – conclude Di Nardo – provveda ad adottare misure specifiche in ambito europeo per contrastare truffe e falsificazioni alimentari anche mediante l'istituzione di una task force specifica in ambito europeo''.

CARCERI: CAMERA, IDV, VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA – ROMA, 8 FEB – L'Idv votera' contro la fiducia posta dal governo sul decreto 'svuotacarceri'. ''Ci costringete a farlo ancora una volta. Sono state chieste troppe fiducie, siete sulla stessa media del governo Berlusconi con la differenza che questo governo non e' politico e quindi deve essere quanto mai attento alle esigenze del Parlamento e dei deputati'', ha detto Fabio Evangelisti.

CACCIA: EURODEPUTATI IDV, LAZIO E' FUORI LEGGE INTERROGAZIONI A COMMISSIONE UE DI RINALDI E ZANONI – BRUXELLES, 8 FEB – Serve un intervento dell'Ue ''per fermare la deriva anti ambientale e contraria alla tutela degli uccelli della Regione Lazio''. A chiederlo sono gli eurodeputati dell'Idv Andrea Zanoni e Niccolo' Rinaldi in un'interrogazione presentata oggi alla Commissione europea. ''La decisione del Lazio di spostare la chiusura della stagione venatoria dal 31 gennaio al 9 febbraio costituisce una chiara violazione della direttiva Ue Uccelli e contraddice la sentenza del Tar del Lazio sul calendario venatorio regionale'', afferma Zanoni. La governatrice Renata Polverini sta seguendo ''il cattivo esempio sulla caccia dei suoi colleghi Zaia e Formigoni in Veneto e Lombardia''. I due parlamentari italiani criticano inoltre la deliberazione regionale del 16 dicembre 2011 sulla gestione delle Zone di protezione speciale e delle Zone speciali di conservazione, con cui la Regione Lazio ''si arroga il diritto di approvare all'interno di queste aree, per motivi di rilevante interesse pubblico, anche progetti che hanno avuto una valutazione negativa d'incidenza ambientale''. Secondo Rinaldi, si tratta di una misura ''inaccettabile'' che ''sfida le norme europee'' e si dirige ''verso una multa di Bruxelles di cui si fanno carico i contribuenti italiani''.

BANCHE: LANNUTTI (IDV), OBBLIGO POLIZZE SU MUTUI UNA VERGOGNA DA CANCELLARE – “E' davvero sconcertante ascoltare il presidente dell'Abi, Giuseppe Mussari, difendere le polizze obbligatorie sui mutui dicendo che sarebbe rischioso vietarle. La verità è che è rischioso solo per le banche, che su un volume di 3 miliardi di euro annui incassano di provvigione circa l'80%, ossia circa 2,4 miliardi di euro di ‘caricamenti', mentre i restanti 600 milioni rappresentano la copertura assicurativ a”. Cosi in una nota il senatore Elio Lannutti, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze.”E' chiaro – aggiunge – che le polizze costituiscono per le banche un grosso affare ed è per questo che Mussari le difende. Per i consumatori, invece, sono un danno enorme, che grava sugli stessi costi dei mutui che hanno già tassi d'interesse di uno 0,67% superiore alla media europea. Le banche già sono garantite dalle ipoteche sulla casa e dall'erogazione di mutui commisurati al reddito disponibile, ossia alla busta paga, con finanziamenti pari al 33% circa dello stipendio annuo del richiedente. C'è poi tutta una serie di condizioni capestro, senza contare che molti non hanno nemmeno la possibilità di accedere al credito in quanto non hanno il monotono posto fisso. Le polizze obbligatorie sui mutui confermano solo l'ingordigia senza fine delle banche – conclude Lannutti -, contro questa vergogna, questo obbligo assurdo già vietato da Isvap e Antitrust, farò opposizione durissima”

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