In materia di organizzazione del lavoro, l'Unione europea dispone di prescrizioni minime che riguardano, fra l’altro, il tempo di lavoro. In tale maniera, ad esempio, il diritto ai congedi parentali e per motivi familiari ha potuto essere introdotto in tutta l'Unione. Anche in Italia, le indicazioni già recepite della Presidenza Consigli Ministri nel 2011, in tema di “conciliazione tempi di vita e di lavoro” nonché la disciplina europea tendono ad introdurre i principi della non discriminazione del lavoratore a tempo parziale rispetto a quello a tempo pieno.
Come nella Polizia di Stato e nell’Esercito Italiano, credo che anche per i Carabinieri sia giunto il momento di pensare, in questi termini, al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro.
Un problema ormai ineludibile anche alla luce dei provvedimenti che da anni tendono ad innalzare sempre più il limite per poter accedere ad una “pensione dignitosa”. L’appello quindi ai Vertici Istituzionali affinchè, anche per i Carabinieri, sia ripensata l’organizzazione del servizio in modo che sia possibile conciliare meglio le esigenze famigliari ovvero di crescita e sviluppo personale.
Roma, 03 febbraio 2012
Delegato CoCeR CC
Michele Fornicola