Piccole storie di Abusi e Minori e non è solo un film Polisse

“Altro che Acab. una storia così come la racconterebbe il cinema italiano ?” Capita che su Facebook leggo questo e segue un link del film Polisse. Incuriosita sono andata a cercare qualcosa di più: “Polisse è un film a colori di genere drammatico della durata di 127 min, diretto da Maïwenn (al suo terzo lungometraggio, la regista, attrice e sceneggiatrice francese Maïwenn sfodera tutto il suo coraggio. Non tanto perché ha scelto di imbruttirsi nei panni dismessi di Melissa, fotografa incaricata di fare un reportage sulla squadra anti-pedofilia della polizia francese. Quanto piuttosto per i temi forti che affronta in un film che unisce lo stile documentaristico al ritmo di una serie televisiva. E che svela quanto sia difficile, per quei poliziotti, conciliare la vita privata con gli orrori con cui sono costretti a confrontarsi tutti i giorni…) Prodotto nel 2011 in Francia – uscita originale: 19 ottobre 2011 (Francia) – e distribuito in Italia da Lucky Red il giorno 3 febbraio 2012. Fred, il ribelle del gruppo della Squadra protezione minori di Parigi, s’invaghisce di Mélissa, fotografa incaricata dal ministero dell’Interno di dedicargli un reportage. Divisa tra l’irruento Fred e François, il suo infedele marito, ricco direttore d’orchestra, Mélissa sarà costretta a scegliere tra una vita di agi e l’avventura che le offre Fred. Perché vederlo: Per assistere ad un dramma sentimentale francese dallo scenario insolito che vede la scintilla tra i due protagonisti accendersi nell’ambito di un reportage. In due ruoli secondari troviamo anche il nostro Riccardo Scamarcio e Jérémie Elkaïm, che qualcuno ricorderà nel drammatico ‘Presque Rien’.”
Su youtube l’ho trovato in francese POLISSE ( Film Entier ). E spiega…” Avertissement : des scènes, des propos ou des images peuvent heurter la sensibilité des spectateurs.Date de sortie 19 octobre 2011 Réalisé par Maïwenn”

Quindi “Polisse” è un film francese, Premio della Giuria al festival di Cannes 2011. Diretto da Maiwenn Le Besco, con Maiwenn Le Besco, Joey Starr, Karin Viard, Marina Foïs, Nicolas Duvauchelle, Karole Rocher, Emmanuelle Bercot, Frédéric Pierrot, Arnaud Henriet, Naidra Ayadi. La trama: ” Le giornate dei poliziotti della squadra parigina dell’Unità di Protezione dell’Infanzia li vedono impegnati in casi spesso simili anche se ognuno con una sua specificità. Vedono passare dinanzi alle loro scrivanie bambini abusati e i loro parenti chiusi in difesa a riccio, piccoli ladruncoli e ragazzine dalla sessualità ormai fuori controllo. Per ognuno di questi casi uomini e donne dell’Unità debbono sforzarsi di trovare la soluzione meno indolore per le vittime. Non è mai facile anche perché essi stessi hanno il problema di equilibrare le loro vite private con un lavoro che li mette costantemente dinanzi al peggio di quanto l’umanità possa porre in atto nei confronti di esseri indifesi.”

Ha debuttato il 3 febbraio in Italia.

La produzione di Polisse su Facebook consiglia una recensione che vi trascrivo:” Sono talmente poche le donne dietro la macchina da presa che quando arriva un film firmato da una donna non possiamo che criticarlo con un occhio diverso. E in fondo le donne hanno un occhio diverso nella materia cinematografica. Maiwenn Le Besco firma con Polissela sua opera terza. E bisogna ammettere che questo polar ha tutte le carte in regola per diventare un successo anche in Italia.Il Ministero dell’Interno assegna alla foto-reporter Melissa l’incarico di realizzare un libro fotografico sulla Brigade de Protection des Mineurs (Squadra di protezione dei minori).Attraverso il suo obiettivo, la donna cattura le immagini dei poliziotti impegnati nella routine quotidiana, diventando così consapevole di quanto duro sia il lavoro della BPM: dagli interrogatori con presunti padri molestatori alle retate notturne per liberare i piccoli rom dalla schiavitù. Erano anni che non si vedeva un tale concentrato di storie, facce, fatti, emozioni, problemi. Ma si sa che i film corali sono i migliori. Una serie di sottotrame che basterebbe ad alimentare una serie tv (e a noi la tv di oggi piace anche quella che viene dalla Francia e non solo quella americana), e tutto questo è sempre frutto di testimonianze raccolte fra gli agenti della Bpm, che sono in egual misura uomini e donne. Mentre Maïwenn concentra tutto in poco più di due ore incollando l’obiettivo addosso a un gruppo di attori da urlo riesce a renderlo digeribile in un modo che non diventa mai maniera. E sotto un’architettura competente scava nelle vite impossibili di questi poliziotti costretti ad essere anche psicologi, maestri, educatori e assistenti sociali. Senza mai smettere di superare carenze di organico, angherie dei superiori o sentimenti ingestibili.Una pellicola che Le Figaro ha definito <> proprio per la durezza dei temi che affronta: aborti, abusi sessuali di padri sulle figlie, di nonni sulle nipotine, violenze di istruttori sugli allievi, di compagni di scuola su altri compagni, casi di esibizionismo, voyeurismo, di miseria estrema e di maternità negata. Un calvario. E poi le storie raccontate sono tutte vere prese dai giornali. E se osate sfidate pure Maïwennm vi renderà pan per focaccia, lei sì che è una tosta! Non a caso ha vinto il premio della giuria al festival di Cannes 2011.”
Intanto sotto un’ Italia alle prese col freddo la neve e la sua Miseria e Mobiltà, apprendo l’ultimo fatto di cronaca: Un padre ha ritenuto di disfarsi del figlio di 16 mesi, buttandolo nel Tevere…un fardello troppo pesante e “oggetto” di discordia con la moglie sull’affidamento.

Per la seconda volta a distanza di un anno pongo una domanda: …Mi piacerebbe sapere cosa ne è stato della denuncia di altri minori, che hanno subito per anni violenze presso la Fondazione Villaggio dei Ragazzi a Maddaloni a Caserta. Qualcosa ne scrissi con titolo Il Villaggio dei Ragazzi e degli Abusi. E tutto è bloccato a quello data, il 28 febbraio. Ho trovato solo un video Violenze e abusi su minori in un istituto di Maddaloni, in cui si dice “Orrore nel casertano. Nell’istituto Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni sui piccoli ospiti venivano usati metodi brutali e umilianti. Agli arresti domiciliari quattro educatori e una docente. Il procuratore aggiunto Raffaella Capasso ricostruisce le violenza sui piccoli indifesi L’insegnante è accusata anche di avere abusato sessualmente di alcuni alunni. Le indagini sono state difficili anche a causa dello stato di soggezione e disagio psichico dei fanciulli e degli stessi genitori alcuni dei quali, consapevoli di quanto accedeva nella Fondazione, sono stati indotti a non denunciare sotto minaccia che venisse tolta loro la potestà genitoriale.” E questo non è un film.


Mi auguro che questa volta Facebook che corre in borsa o qualche anima “sensibile” non abbia a segnalare la foto come è accaduto recentemente e io a vedermi bloccata, parlando di storie Minori, di un film…

Doriana Goracci

http://claudiosala.files.wordpress.com/2012/02/miseria-e-mobilita.jpg?w=549&h=549


Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy