Mani pulite

Mario Chiesa lo sorprendemmo mentre intascava una mazzetta di 7 milioni di vecchie lire. Non era un “mariuolo isolato” come provò a raccontare Bettino Craxi, ma la rotellina di un ingranaggio, Tangentopoli.
Era il 17 febbraio di venti anni fa, iniziava Mani Pulite.

In questi vent’anni molti grandi imbonitori della politica e della stampa hanno cercato in tutti i modi di rovesciare la frittata e di far passare quei furfanti per vittime, e quelli che li avevano acciuffati per mostri e cospiratori.
Io non credo che il gioco sia loro riuscito. I politici fanno finta di non sapere chi erano gli onesti e chi i disonesti. I cittadini invece se lo ricordano benissimo e sanno che quella di Mani pulite è stata la più grande occasione persa dal nostro Paese. Già allora l’Italia poteva liberarsi dal cancro della corruzione ma per colpa della politica non ci è riuscita.
Il prossimo 17 febbraio a Milano l’Italia dei Valori organizzerà una grande iniziativa insieme a giornalisti, magistrati, esponenti della società civile per ricordare quegli eventi: l’inizio di Mani pulite.
Non lo faremo per celebrare il passato, ma perché l’Italia ha bisogno di ritrovare nuova energia per cambiare strada e liberarsi dalla malattia della corruzione che la sta distruggendo.
Antonio Di Pietro

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