Monti chieda scusa ai giovani precari!

Ieri mattina sono stato ospite negli studi di Tgcom24. Uno degli argomenti in discussione erano le dichiarazioni rilasciate a Matrix da parte di Monti sulle questioni del lavoro ed in particolare della disoccupazione. Come è noto Monti ha ironicamente detto che “il posto fisso è monotono”.

Ho dichiarato che le parole di Monti sono inopportune e inappropriate. Del tutto simili a quelle di Padoa Schioppa sul fatto che “le tasse sono bellissime” o del sottosegretario Martone quando ha asserito che “chi non si laurea entro i 28 anni è uno sfigato”.

Tutti coloro che conoscono il mondo del precariato sanno che quella frase è un’offesa alla loro situazione. Forse i figli di Monti il posto fisso ce l’hanno: io invece ho una figlia ultratrentenne che vive di lavori precari.
Monti ha sbagliato profondamente e dovrebbe chiedere scusa a tutti i giovani precari (un terzo dei giovani sotto i trent’anni non trova lavoro) che oggi vivono un momento estremamente difficile. Egli certo pensava ad un altro tempo, quello della mia generazione, quando cambiare lavoro era una scelta per stare meglio e non una scelta obbligata.
Il precariato va superato. Le nuove generazioni sono ben consapevoli che nel corso della loro vita dovranno probabilmente cambiare più volte il posto di lavoro, ma ciò che noi dobbiamo garantire loro è che durante il passaggio da uno all’altro troveranno un sistema di flexsecurity che li protegga e consenta loro una vita sociale e familiare normale.

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