Pianeta America: Romney Contro Romney. Ancora una gaffe madornale del possibile rivale d’Obama alle presidenziali

HOUSTON, Texas – Nel volgere di poco tempo Mitt Romney ha vinto nelle primarie repubblicane della Florida ed e’ inciampato clamorosamente ed imprudentemente sulle sue stesse parole. Più tardi, dopo l’errore, e’ stato costretto a correre ai ripari nel tentativo di porre rimedio ad una sua affermazione incauta e molto rivelatrice che non lo ha messo certamente in buona luce rispetto a milioni d’Americani che, per usare un eufemismo, non navigano certamente nell’oro come lui.

L’ex Governatore del Massachusetts, ed ora candidato di punta per la nomination repubblicana, nel corso di un’intervista con la nota giornalista della CNN Soledad O’Brien aveva affermato: “ Partecipo a questa gara perché amo il popolo americano. Non mi preoccupo dei poverissimi, hanno la loro rete di sicurezza e se ha bisogno d’essere riparata la riparerò’…” Quando la O'Brien gli ha fatto notare che la sua affermazione per chi era povero aveva un tono piuttosto preoccupante, Romney ha risposto che la sua frase finiva riferendosi a quella rete di sicurezza che avrebbe aggiustata nel caso ce ne fosse stato bisogno.

Evidentemente, pero’, il passo falso era stato fatto e, per questo motivo, nella giornata di ieri il candidato conservatore, che in Florida ha recuperato e staccato Gingrich, ha sentito il bisogno d’uscire sui media per andare a riparare la falla prodottasi nella sua immagine a causa dell’esternazione imprudente della quale non aveva intuito subito la portata devastante ed autolesionista. Durante sua corsa al recupero l’ex governatore conservatore ha dovuto ribadire che i poveri sono già assistiti per mezzo dei buoni-cibo e d’abitazioni ad uso gratuito disponibili anche per gli Americani della borghesia che ora, a causa della recessione, sono passati ad una situazione d’ulteriore difficoltà ed indigenza.

Intanto, il passo falso di Romney ha fatto saltare dalla gioia il suo avversario sconfitto in Florida, Newt Gingrich, il quale ha trovato subito nei guai del rivale l’occasione propizia per metterlo in cattiva luce e per recuperare terreno rispetto all’elettorato repubblicano. Al diffondersi della notizia della gaffe, Gingrich e’ partito all’attacco con l’affermazione che Romney non ha il polso della situazione americana. “Sono stufo con i politici d’entrambi i partiti, ha affermato davanti alle telecamere, che dividono gli Americani mettendoli gli uni contro gli altri. Sono in gara per diventare il presidente di tutti gli Americani e mi preoccupo di tutti gli Americani…Il mio scopo e’ quello di fare in modo che ogni americano abbia un lavoro, che ogni americano lavori, che ogni americano sia in grado di comprare una casa.” Queste affermazioni ricevute con incitamenti ed applausi dei sostenitori di Gingrich hanno avuto per riscontro attacchi da tutti i fronti, da sinistra come da destra, per lo sfortunato vincitore della Florida. In queste ultime ore Romney s'è trovato sotto la grandinata dei colpi tanto dei democratici i quali, com’era prevedibile, non hanno perso tempo ad evidenziare come le parole di Romney tradiscano palesemente la sua insensibilità di multimilionario conservatore nei confronti di chi si trova in condizione di povertà che di quelli provenienti dal suo stesso partito.

Da “RS REDSTATE” e’ giunta la stoccata che Romney interpreta la caricatura che i liberali fanno dei conservatori mentre la “ NATIONAL REVIEW ON LINE “ s'è chiesta in modo sarcastico e provocatorio: “ Ma cos’ha di sbagliato questo tizio? Come ciliegina sulla torta di questa pessima giornata per Romney, che avrebbe dovuto essere quella della celebrazione della vittoria, e’ arrivata anche la pugnalata del super-mattatore radiofonico, l’ultra conservatore Rush Limbaugh che, riferendosi alla ormai celebre rete di protezione per i poveri, ha commentato che proprio quella rete e’ il problema e che Romney e’ uscito fuori dalla sua intervista come il prototipo di repubblicano ricco, evidentemente poco simpatico.

L’ultima speranza d’uscita dal tunnel dell’incubo mediatico del conservatore in pole position e’ stata poi affidata al giornale chiaramente amico, il “Wall Street Journal”, che nell’editoriale “Quello che Mitt voleva dire” ha affermato: “Gli sbagli di Romney nel comunicare sono comuni tra gli uomini d’affari e tra altra gente normale che ha gli istinti giusti ma non ha passato la vita a pensare di politica…nonostante, il suo compito sia ora la politica, e come repubblicano di punta abbia l’obbligo di spiegare di come i principi e le politiche conservatori possano risolvere gli attuali problemi dell’America.”

Unica morale di questo episodio e’ quella che e’ possibile trovare nella saggeza del detto che “A volte le parole possono ferire più della spada.” Nel caso di Romney, e’ risultato evidente che la sua spada, in questa occasione, non e’ stata usata eroicamente per duellare cavallerescamente ma, purtroppo per lui, per infliggersi goffamente e pateticamente una ferita.

RO PUCCI

02 / 02 / 2012

I-AM, HOUSTON, TEXAS

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