CARA ITALIA!

Se le premesse per la “fase” due del Governo Monti sono quelle che andremo a riportare, c’è poco da far conto su un futuro meno stringato. Partiamo delle situazioni”marginali”. Con effetto immediato, biglietti e monete coniate in vecchie lire non sono più convertibili in Euro. Chi n’ha accumulato, ora si renderà conto d’avere fatto male. Andando più nello specifico, dal prossimo ottobre cibi e bevande, come già avremo previsto, subiranno un aumento di prezzo. I rincari saranno generalizzati. L’IVA passerà al 23% ( valore attuale 21%). Non sarà tutelata neppure l’imposta che interessa, principalmente, i generi alimentari. Si passerà dall’attuale 10% al 12%. Per i capitali che dovranno rientrare in Italia, per effetto dell’ennesimo scudo fiscale, sarà applicata una tassa pari all’1,5%. Piccola cosa per i grandi evasori che, con un calcolato gesto di ravvedimento, torneranno in pace col fisco nazionale. Per effetto della Legge 214/2011, le pensioni sono aumentate del 2,6%(lordo). Ma sopra gli Euro 1442,00 (somma mensile lorda), non c’è rivalutazione. Dato che tasse ed imposte lieviteranno, ma non pensioni e stipendi, l’Ente Esattore, in caso di comprovate difficoltà economiche, potrà frazionare il pagamento delle somme messe a ruolo in 72 rate mensili ( poco più di sei anni). Tutto questo per i comuni mortali; che sono la maggioranza. Per i ricchi “dichiarati”si colpiranno le auto di grossa cilindrata. E’ prevista un’addizionale erariale pari al 20% per motori di potenza superiore a 230 Cavalli (170Kwatt). Ma non basta. Per tutti i pagamenti superiori ad Euro 1000,00 si dovrà far uso d’assegno intestato. Le ricevute fiscali sono un preciso obbligo. Dato l’incalzare della crisi, come già avevamo informato, è stata anticipata anche l’IMU (Imposta Municipale Unica) che era prevista, al varo del federalismo, al posto dell’ICI (Imposta Comunale Immobiliare). Ora non c’interessa addentrarci nei calcoli della novella imposta. Basti sapere che si è già badato a rivalutare del 5% le rendite catastali. Tramite un piccolo artificio di calcolo, abbiamo stimato che la rendita catastale di un immobile ad uso abitazione, ovunque presente sul territorio della Repubblica, subirà un aumento medio del 20% rispetto al valore applicato allo stesso immobile per lo scorso anno. Restano, bontà loro, invariati i tempi di pagamento della gabella. Prima rata entro il 16 giugno ed il saldo entro il 16 dicembre. Questo sull’imposizione diretta; poi si è dato un “taglio” al sistema previdenziale nazionale. E’ esteso a tutti i lavoratori, con almeno 18 anni d’anzianità lavorativa, il metodo di conteggio contributivo delle future pensioni. Si salvano solo i versamenti previdenziali ( metodo retributivo) in essere alla fine dello scorso anno. Per terminare, con le proiezioni di “speranza di vita”, da quest’anno, chi ha raggiunto i requisiti per la pensione “castigata”, essendo state eliminate le “finestre” d’uscita, dovrà attendere il gennaio 2013 per la riscossione. Poi, ciò che resta del vecchio sistema previdenziale, dovrà, progressivamente, adeguarsi. Cura notevole, certamente, ma che continua a colpire tutti i lavoratori e, in particolare, i giovani. In pratica gli anziani di domani. Accanto alle liberalizzazioni, si stanno anche accumulando altri “carichi” per i ceti meno abbienti. Ciò puntualizzato, la manovra Monti continua. Poi si scrive che sono i Partiti a salvare l’Italia!

Giorgio Brignola

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