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CATRICALA’ E LE LIBERALIZZAZIONI: FERROVIE TREMANO E TEMONO NTV, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA

Le liberalizzazioni del Cavalier Antonio. Antonio Catricalà, reggino, ieri alla Presidenza dell’Antitrust oggi sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Le liberalizzazioni sono il tema scottante di questo “caldo” periodo post-natalizio. Taxi, farmacie, libere professioni, ora anche le ferrovie. Da ultimo è giunta una notizia che scotta come una bomba a orologeria appena esplosa: Catricalà sembra esser riuscito ad imporre una deroga all’articolo 18, il cotanto benedetto articolo, molto coccolato dai sindacati, quanto mal sopportato dalle aziende. La clausola, tanto voluta da Catricalà già ai tempi in cui era a capo dell’Antitrust, non obbligherebbe tutte le imprese ferroviarie, di caratura internazionale e operanti nel territorio nostrano, a gestire il rapporto di lavoro del personale assunto, con la forma del contratto nazionale collettivo. Una norma che fino a poco prima di Natale era una semplice idea lanciata e che scaturì le forti proteste dell’amministratore delegato di FS, Moretti, il quale puntava l’indice contro il governo, considerando l’iniziativa come una mossa per favorire l’ascesa sul mercato di Ntv, le nuove ferrovie di Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, del gruppo francese SNCF e Banca Intesa. La norma ancora non è in vigore, né tanto meno si conosce se e quando sarà applicata, ma un nuovo allarme sta per suonare e con un frastuono assordante. I sindacati saltano dalla sedia e gridano al rischio di un nuovo caso Pomigliano, una possibilità da non escludere e che sarebbe pericolosa per i lavoratori- dipendenti. Qualcuno invita, però, a non sdrammatizzare, ricordando dello scorso 28 giugno fra Confindustria e sindacati. Tale accordo prevede la libertà di derogare alla disciplina contrattuale nazionale, ma solo in casi particolari, soprattutto per tutte quelle aziende che sono in crisi, non godono di ottima salute economica e che devono ricapitalizzare con nuovi investimenti. Ad ogni modo, di fronte a questo pericolo imminente, i sindacati non staranno a guardare e sono pronti a scendere di nuovo in campo per discutere e protestare animatamente. Un vero e proprio braccio di ferro a quattro: da una parte Catricalà contro sindacati, dall’altra Ferrovie dello Stato contro Ntv. Chi la spunterà? La battaglia è dura, dagli esiti incerti. Anche qui si consiglia ai più accaniti scommettitori, di riprendere gli insegnamenti del vecchio e compianto Totocalcio, inserendo una bella tripla.
Marco Chinicò

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