Mentre si attende ansiosi la cerimonia dei Premi Oscar veri e propri, che avverrà il 26 febbraio, ieri hanno destano stupore non tanto i film scelti, quanto piuttosto gli illustri esclusi, film su cui i rispettivi paesi riponevano molto speranze.
Terraferma di Emanuele Crialese non ce l’ha fatta ed è stato battuto fuori dalle nomination agli Oscar, preferito dalla Academy Awards, da nove pellicole, che continuano la gara per accaparrarsi la più importante statuetta del cinema. Così il nostro digiuno di Oscar, che dura da oltre dieci anni (l’ultimo nel 1999 a Benigni per il suo “la vita è bella), continua a perdurare.
L’ultimo arrivo alla serata finale nel 2005, con La bestia nel cuore di Cristina Comencini.
Restano in concorso, come film stranieri, l’iraniano Asghar Farhadi, già vincitore del Golden Globe; il belga Bullhead di Michael R. Roskam; il canadese Monsieur Lazhar di Philippe Falardeau; il danese Superclásico di Ole Christian Madsen; il tedesco Pina di Wim Wenders; l'israeliano Footnote di Joseph Cedar; il marocchino Omar Killed Me di Roschdy Zem; il polacco In Darkness di Agnieszka Holland; il taiwanese Warriors of the Rainbow: Seediq Bale di Wei Te-sheng.
Intanto Crialese si consola dicendo che akl pubblico USA il film è piaciuto e parlando del suo prossimo progetto, da realizzare in Brasile, tratto da una sceneggiatura sui bambini di strada, da lui stesso scritto dopo un’esperienza di volontariato di due mesi.