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ALFANO: Tredici libearalizzazioni per il Paese

“Il nostro non e’ un documento presentato per mettere im difficolta’ il governo Monti, ma per illustrare in maniera chiara, in 13 punti, la posizione del Popolo della liberta’ nella strategia di crescita e di sviluppo per il Paese”.

Lo ha affermato il segretario poltico del Pdl Angelino Alfano, presentando le proposte del PdL sul tema delle liberalizzazioni. “Non ci illudiamo che queste 13 proposte possano essere mutuate per intere dal governo nel pacchetto che presentera’ al Consiglio dei ministri. Speriamo che pero’ in buona parte possano essere realizzate, cosi’ come sarebbero sicuramente realizzate nella loro totalita’ se il Pdl guidasse il governo”.

Il piano Pdl in 13 punti comprende i grandi settori di energia, trasporti, servizi pubblici locali, banche, professioni, farmacie e taxi, servizi postali, Tlc, distribuzione dei carburanti, giustizia civile, privatizzazione dell’Inail e diritti d’autore.

“Noi siamo a favore delle liberalizzazioni ma di quelle che rendono un servizio migliore ai cittadini, che altrimenti ne riceverebbero solo un danno. Va salvato il modello italiano fatto di piccole e medie imprese, professioni e mestieri. Non accetteremmo gli errori del passato quando si e’ passati dai monopoli pubblici ai monopoli o oligopoli privati. Il riformatore che cambia cio’ che funziona e non tocca cio’ che non funzione, e’ il contrario del riformatore.

Il governo Monti ha il dovere della proposta e il Parlamento ha il diritto-dovere di proporre modifiche. La dialettica virtuosa tra governo e Parlamento per noi va bene. Sia chiaro: non siamo a caccia di pretesti per creare difficolta’ a Monti. Siamo qui per dire che se fossimo al governo questi punti li realizzeremmo noi e speriamo che la nostra visione sia recepita dal governo. Dopodiche’ il governo propone, il Parlamento ratifica ma senza un obbligo evangelico di vidimazione automatica…”. In ogni caso, un segnale importante sarebbe che Monti desse attuazione “alle liberalizzazioni gia’ decise da Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto per i servizi pubblici locali. Il governo emani il decreto attuativo entro gennaio”.

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