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Siamo indignati?

Siamo indignati?
Siamo indignati? Siamo indignati nel costatare che Cosentino è un cittadino privilegiato? Siamo indignati nel vedere quanti privilegiati hanno abbracciato e baciato Cosentino, il privilegiato? Siamo indignati? Siamo indignati nel costatare che il cambiamento in Italia è solo apparente? Siamo indignati nel costatare che questo governo fingendo di volere togliere privilegi ai ricchi e potenti, ha solo imposto sacrifici ai poveri e deboli? Siamo indignati? Siamo indignati nel costatare che il cambiamento nel salotto di Bruno Vespa è consistito solo nelle maggiori dimensioni del plastico della casa di Avetrana? Siamo indignati nel costatare il faccione tranquillo sereno (e chi lo smuove?) del conduttore che parla ancora di una sventurata ragazzina uccisa, e si serve del sua fotografia come scenografia? Siamo indignati nel costatare che non esiste una legge che tuteli l’immagine di minorenni morti? Siamo indignati nel costatare che tanti stranieri nel nostro paese sono trattati come schiavi? Siamo indignati per mille cose ancora? Siamo indignati? No. Siamo solo rassegnati, perché gli italiani la rassegnazione l’hanno nel Dna. Siamo un popolo di poeti, di santi, di eroi, di scienziati e di rassegnati.

Renato Pierri

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