“La Signorina Sulta, per coloro con poca dimestichezza del mio italiano maccheronico, era una mia carissima amica che dopo tanti anni di rispetto e stima, mi ha tradito per un altro ed e’ tornata in Italia ( un piccolo sassolino che volevo togliermi ..) ”. Fatta questa doverosa premessa, oggi voglio parlare d’ altro…
L’ITALIA E’ UN PAESE DEMOCRATICAMENTE IMMATURO
Quello che mi duole di piu’ e’ che gia’ da fratello minore dei sessantottini, ho sempre pensato all’ Italia come ad un paese costituzionalmente privileggiato, con una democrazia rappresentativa e partecipativa, che in un futuro non troppo lontano, avrebbe raggiunto il massimo della democrazia diretta. Oggi con la sentenza della Corte Costituzionale,mi chiedo, quanti anni ancora dovremmo aspettare? Capisco che ad una sentenza della Corte Suprema non c’e’ appello, ma la logica (anche se la legge va rispettata) mi dice che ancor prima bisognerebbe stabilire le motivazione della bocciatura di una legge o dei requisiti referendarii.Perche’ aspettare un mese? Non voglio nemmeno associarmi al pensiero di Grillo:” Loro sono loro e noi non siamo un c…, perche’ in Italia esistono ancora persone intelettualmente corrette, che potrebbero fare la differenza. Tanto meno a quello dipietrista:” Colpa del Colle”, perche’ tutti sappiamo che il Quirinale non ha, ne’ poteri legislativi, ne’ propositivi. Altresi’ denoto una scarsa e alternata partecipazione diretta alla vita politica e sociale del Paese, da parte della masse. I giovani studenti che fine hanno fatto? Gli indignati dove sono finiti? Dove sono finite le vecchie manifestazioni di piazza, con operai, madri, figli e parenti, a me care? Ve lo dico io, la` sera a guardare il Grande Fratello e l’ indomani al Bar sotto casa a maledire il governo di turno! (tutta colpa di Sulta?)
Carmine Gonnella Redazione Londra
