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Focus Idv del 10 Gennaio

Governo/ Di Pietro: Malinconico si dimetterà,mettere pezza peggio Esecutivo di alto profilo, ma situazione stona con immagine Roma, 10 gen. – “Credo che Malinconico si dimetterà. Lui conosce bene la comunicazione e sa che la frittata è fatta ed è meglio farsi da parte. Se fossi il suo consigliere gli direi di andare al mare. Tra le tante spiegazioni che si possono dare, la migliore sono le dimissioni e se si insiste per metterci un pezza è peggio”. Se ne è detto convinto il leader di Idv Antonio Di Pietro, commentando a Tgcom24 il caso delle vacanze pagate 'a sua insaputa' all'attuale sottosegretario. “Non c`è dubbio – ha aggiunto – che la composizione di questo governo è di persone di altissimo profilo, però questa situazione rispetto al messaggio che l`esecutivo vuole dare al Paese stona”.

L.elettorale/ Di Pietro: Consulta non prenderà decisione politica Ma io la rispetterò. Alcuni partiti non vogliono referendum Roma, 10 gen. – Antonio Di Pietro si dice convinto che la Corte costituzionale non prenderà “una decisione politica” ammettendo i referendum sulla legge elettorale, “ma rispetterò la decisione”, assicura il leader di Idv a Tgcom24. “E` vero però – aggiunge alla vigilia dell'udienza della Consulta – che alcuni partiti avrebbero fatto a meno di questo referendum perché vorrebbero rilanciare il proporzionale o tenersi questo porcellum”.

L. elettorale/ Di Pietro: Qualcuno trama contro il referendum Sarebbe un attentato alla democrazia Roma, 10 gen. – “Aspettiamo per rispetto le decisioni della Consulta sull'ammissibilità del referendum sulla legge elettorale, ma l'idea che alcuni partiti, alcuni organi di informazione dicano che sarà bocciato ci preoccupa perché vuol dire che qualcuno cerca di tramare contro, un tentativo di buttare in polemica valutazioni prettamente tecnico-costituzionali”. Lo dice il leader di Idv Antonio Di Pietro, secondo il quale “l'idea di non permettere ai cittadini di esprimersi con il referendum è un attentato alla democrazia”.

FISCO: DI PIETRO, CORTINA? MESSAGGIO FORTE, ORA SI INCROCINO DATI = Roma, 10 gen. – ''Deve passare l'idea che i controlli ci sono e che e' bene mettersi in regola. Questo e' stato un messaggio forte, molto importante. Mi auguro che non sia solo un simbolo, ma che presto si passi ai fatti incrociando i dati''. Lo ha detto, a proposito dei controlli fiscali a Cortina, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, ai microfoni di Tgcom24.

COSENTINO: DI PIETRO, PARLAMENTO NON SIA CASTA IMPUNITI = Roma, 10 gen. – ''Diremo semplicemente che sia la giustizia a valutare i comportamenti di Cosentino, non permetteremo che il Parlamento faccia la casta degli impuniti''. Lo dice Antonio Di Pietro, a proposito del voto sulla richiesta di arresto nei confronti del deputato del Pdl Nicola Cosentino.

GOVERNO: DI PIETRO, DA IDV NO A NUOVE TASSE NON CAPIAMO DIFFERENZA TRA DECRETO E UN'ALTRA MANOVRA – ROMA, 10 GEN – “Stiamo a vedere che fa il governo Monti fino al 20 gennaio con il suo decreto; non capiamo che differenza ci sia tra il decreto ed un'altra manovra. Se si tolgono altri soldi agli italiani voteremo no”: lo dice il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. “Se, invece, nel decreto – rileva – ci saranno misure per contrastare l'evasione e le liberalizzazioni, allora valuteremo con grande spirito costruttivo”.

GOVERNO. DI PIETRO: MALINCONICO? CERTE VOLTE L'INFORMAZIONE SERVE Roma, 10 gen. – “Evidentemente l'informazione ci deve essere, certe volte serve…”. Antonio Di Pietro commenta con un filo d'ironia le dimissioni del sottosegretario Carlo Malinconico. Com'e' noto, Malinconico ricopriva anche la delega all'Editoria. “E' stato un gesto di responsabilita'- aggiunge il leader Idv- che evita imbarazzi all'esecutivo e consente a Malinconico di far valere le sue ragioni. Se ne ha”.

Governo/ Di Pietro: Da Malinconico gesto di rispetto istituzioni Un atto dovuto che rischiava di arrivare tardi Roma, 10 gen. – Le dimissioni di Carlo Malinconico dalla carica di sottosegretario alla Presidenza del Consiglio sono un atto “dovuto che rischiava di arrivare tardi”, ma che “va apprezzato” in quanto “gesto di rispetto delle istituzioni”. E' il giudizio di Antonio Di Pietro. In questo modo, aggiunge il leader dell'Idv, Malinconico “si può difendere al meglio” dalle accuse per i suoi rapporti con l'imprenditore Piscicelli, legato alla 'cricca' degli appalti per il G8 della Maddalena. Con le dimissioni, Malinconico, continua Di Pietro, “lascia il governo libero di agire” e le istituzioni ne guadagnano in “credibilità”. Ci sono stati “ministri”, ricorda il leader dell'Italia dei Valori, che “hanno approfittato della loro carica per sfuggire alle accuse”.

COSENTINO:DI PIETRO,FINO OGGI PARLAMENTO HA COPERTO INDAGATI – ROMA, 10 GEN – ''In un paese normale dovrebbe essere normale avere parlamentari non rincorsi da provvedimenti cautelari se ci sono indizi di colpevolezza tali da disporne l'arresto. Fino ad oggi il Parlamento ha approfittato del proprio ruolo per coprire queste persone, mi stupirei se ora, in Aula, una volta che il Parlamento puo' fare il proprio dovere non lo faccia''. Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro commenta la decisione della giunta delle autorizzazioni a favore dell'arresto del deputato Pdl Nicola Cosentino e auspica che l'Aula confermi la decisione.

Cosentino/ Di Pietro: Mi meraviglierei se aula votasse no arresto Una volta tanto Parlamento faccia il suo dovere Roma, 10 gen. – “Una volta tanto, il Parlamento faccia il proprio dovere”. Lo dice Antonio Di Pietro in vista del voto sulla richiesta d'arresto per il coordinatore del Pdl campano, Nicola Cosentino, previsto in aula a Montecitorio dopodomani. Alla luce del sì all'arresto espresso dalla giunta per le autorizzazioni a procedere oggi, Di Pietro sottolinea: “Mi meraviglierei se giovedì l'aula non accogliesse la richiesta di arresto. Noi dell'Idv lo consegneremo alla magistratura”. “In un paese normale – continua – dovrebbe essere normale che i Parlamentari non vengano inseguiti da ordini di cattura. Finora invece il Parlamento ha approfittato del proprio ruolo per coprire” i parlamentari indagati.

L.ELETTORALE: DI PIETRO, PARTITI VOGLIONO PARTITOCRAZIA – ROMA, 10 GEN – ''Noi rispetteremo qualsiasi decisione della Consulta ma dopo che un milione e mezzo di cittadini ha chiesto una nuova legge elettorale, in un paese normale i cittadini dovrebbero decidere chi eleggere. I partiti, invece, vogliono tornare ai metodi della Prima Repubblica, metodi partitocratici dove si andava al voto senza sapere con chiarezza quali coalizioni, quali parlamentari e quali leader''. Cosi' il leader Idv Antonio Di Pietro, alla vigilia della decisione della Corte Costituzionale sui referendum elettorali, difende le ragioni dei firmatari dei referendum per abolire il 'Porcellum'.

Scuola, Di Pietro: Profumo restituisca posti tagliati da Gelmini Roma, 10 GEN – “Noi lo abbiamo gia' detto: non prendiamo niente a scatola chiusa neanche dal governo Monti. Non ci fermiamo alle dichiarazioni d'intenti, ma vogliamo leggere i provvedimenti nel merito. Per questo, dopo aver ascoltato piu' volte Profumo, ho controllato direttamente il suo operato sulla scuola. Il ministro continua a dire che non puo' cambiare nulla del passato e che puo' solo fare qualche correzione. Ma soprattutto su scuola e universita', la continuita' significa complicita' di una politica profondamente sbagliata”. Lo scrive il presidente dell'Idv, Antonio Di Pietro, in un post sul sito dell'Italia dei valori. “Oggi Profumo – continua Di Pietro – promette un concorso per 12.000 insegnanti, ma la scuola, grazie all'ex ministro Gelmini, ne ha persi 90.000. Inoltre, bandire un concorso per sottoporre a un'ennesima selezione professionisti laureati o pluri-laureati, specializzati e gia' selezionati attraverso procedure concorsuali, e' un'illogica assurdita'! Da anni seguo le vicende dei lavoratori precari della scuola e so bene che non sono precari per loro demerito, ma proprio perche' il precedente governo ha scelto di tagliare circa 90.000 cattedre in tre anni. Con la deprecabile conseguenza di gettare in mezzo ad una strada, dopo anni di sfruttamento, chi ha legittimamente maturato il diritto a un lavoro stabile, e di dequalificare la scuola italiana”. (segue)

Scuola, Di Pietro: Profumo restituisca posti tagliati da Gelmini (2) Roma, 10 GEN – “Ancora una volta – prosegue Di Pietro -, si tenta di vendere ai giovani un'illusione e si vogliono penalizzare e precarizzare i lavoratori. Per questo ho presentato un'interrogazione parlamentare nella quale si chiedono chiarimenti e interventi immediati. Certo, i risultati drammatici della gestione Tremonti-Gelmini sono sotto gli occhi di tutti: riduzione dei diritti e delle opportunita' per gli studenti, a partire dal sostegno ai disabili, per arrivare al tempo pieno e alle borse di studio; classi pollaio, diminuzione dell'orario scolastico per tutti, dall'infanzia alle superiori, si eliminano i laboratori, diminuiscono le ore di materie fondamentali come l'italiano. Non si puo' pensare di riaprire il reclutamento nella scuola rimanendo legati alla sola copertura del turnover, per altro ridotto dall'innalzamento dell'eta' pensionabile. Soprattutto non si puo' non tenere conto della necessita' di rimediare ai guasti della Gelmini. Insomma, bisogna assumere nella scuola nuovo personale e, per farlo, occorre investire ed elaborare un piano che consenta di eliminare il precariato, garantendo alla scuola italiana le risorse di cui ha bisogno. Ricordiamoci – conclude il leader Idv – che investire nell'istruzione e nella cultura significa garantire un futuro e una speranza di crescita a questo Paese”.

MALINCONICO: BELISARIO (IDV), UN ATTO DOVUTO = Roma, 10 gen – “Le dimissioni del sottosegretario Malinconico sono un atto dovuto e sono l'inevitabile conclusione di una vicenda squallida che comunque deve essere ancora chiarita”. Lo dichiara il presidente del Gruppo Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, che aggiunge: “Piu' che parlare di grande senso di responsabilita', direi che Malinconico si era cacciato in una situazione insostenibile e non poteva piu' essere difeso. Resta comunque – conclude Belisario – il problema di fondo della zona grigia tra pubblica amministrazione e malaffare: su questo aspettiamo il governo alla prova dei fatti, ad iniziare dalla lotta alla corruzione”.

MALINCONICO: DONADI, A ME MAI PAGATI CONTI DA 20MILA EURO… = Roma, 10 gen. – “Non so a voi, ma a me non e' mai capitato che qualcuno mi pagasse un conto da 20mila euro. Ammetto di aver talvolta accettato che mi si offrisse un caffe', alle volte addirittura un pranzo al ristorante. Ma sempre e solo da amici e non senza una disputa per avere il privilegio di pagare il conto”. E' il capogruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi, a spiegare cosi' che “il caso del sottosegretario Malinconico forse non ha nulla di penalmente rilevante. Anzi sicuramente. Ma e' rilevantissimo dal punto di vista politico e morale”. “E' superfluo ricordare – prosegue – che chi ricopre importanti incarichi pubblici e ruoli di particolare responsabilita' non puo' avere comportamenti men che lineari e trasparenti. Dovrebbe essere superfluo, ma in quest'Italia non lo e', purtroppo. La 'superficialita'', chiamiamola cosi', del sottosegretario, e' un simbolo di quest'italietta deteriore, quella dei furbi e dei furbetti, quella magnificamente descritta in chiave comica in tante commedie. Ma i ruoli di governo mal si addicono a chi ha troppo in comune con un personaggio di Alberto Sordi”. “In ogni caso su questa vicenda e' in gioco la credibilita' del governo Monti. Solo pochi mesi fa all'ombra di Palazzo Chigi proliferavano e prosperavano le 'cricche', ora speriamo che il vento sia cambiato davvero e che si prendano decisioni conseguenti. Per rispetto nei confronti dei cittadini e dell'intero Paese. Nel momento in cui scrivo questo post – osserva – Malinconico e' a colloquio con Monti. Io penso che le dimissioni del sottosegretario siano un atto dovuto. Ci auguriamo che lo stile sia diverso dal governo Berlusconi. Non ho parlato sin qui di quella squallida figura che alla notizia del terremoto a L'Aquila se la faceva sotto dalle risate. Non lo voglio neanche nominare, ma una cosa voglio dirla: con certa gente neanche un caffe'”.

Liberalizzazioni/ Idv: Valuteremo e faremo proposte Donadi: Siamo disponibili su energia, trasporti e finanza Roma, 10 gen. “Siamo disponibili a valutare il pacchetto di liberalizzazioni del governo e anche a dare il nostro contributo. Lavoreremo per realizzarle e per dare benefici ai cittadini”. Lo ha affermato il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi. “Nessuno, però, faccia credere agli italiani che le liberalizzazioni siano quelle che riguardano taxi e farmacie. Tutte le corporazioni e le lobby in posizione dominante o monopolistica devono fare un passo indietro, a partire da quelle più forti, nei settori dell`energia, dei trasporti, delle reti, dei sistemi finanziari. Non si potrà parlare di liberalizzazioni – ha ammonito il capogruppo dipietrista- sino a quando certi interessi resteranno intoccabili. Per questo presenteremo nostre proposte e ci attendiamo che il governo le valuti con attenzione”.

FINCANTIERI: IDV, SOLIDARIETA' A OPERAI, PASSERA INTERVENGA = Roma, 10 gen. – ''L'Italia dei Valori esprime vicinanza e solidarieta' agli operai palermitani di Fincantieri, da giorni in sciopero per protestare contro il piano di 140 esuberi deciso dall'azienda in modo del tutto scorretto. Auspichiamo che dall'incontro presso il ministero dello Sviluppo economico emergano le necessarie rassicurazioni per il mantenimento dei livelli occupazionali, Passera ha il dovere di intervenire affinche' l'azienda rispetti gli impegni assunti''. Ad affermarlo in una nota sono il portavoce dell'IdV, Leoluca Orlando, e il segretario del partito in Sicilia Fabio Giambrone E' necessario, sostengono, ''rilanciare il sito di Palermo insieme agli altri in crisi per salvaguardare l'occupazione e tutelare la cantieristica italiana, chiediamo al Governo di assumere ogni iniziativa per risolvere positivamente una gravissima situazione che rischia di esplodere''.

UNICREDIT: LANNUTTI (IDV), NON MI FIDO DELLE INDAGINI DELLA CONSOB – Roma, 10 gen -“Sull'andamento anomalo del titolo Unicredit in borsa serve un'indagine della magistratura. Stiamo freschi, infatti, se ci affidiamo alla Consob che ha dato il nullaosta penalizzante per i piccoli azionisti che sono stati letteralmente danneggiati dall'aumento di capitale con una diluizione eccessiva del valore delle azioni”. A dichiararlo il capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione Finanze del Senato, Elio Lannutti, che aggiunge: “Il direttore generale di Unicredit, Nicastro, dice che la Consob sta indagando. Ma io non mi fido. E' molto meglio che le indagini sia aperte dalla Procura della Repubblica perché è ora di smetterla di far pagare sempre ai piccoli risparmiatori i danni causati da banchieri come lo stesso Nicastro e Ghizzoni”.

Cosentino/ Palomba (Idv): Pagina di grande dignità e legalità Il deputato dipietrista soddisfatto del primo ok all'arresto Roma, 10 gen. La Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio ha scritto “una pagina di grande dignità e di rispetto della legalità”. Così Federico Palomba (Idv) commenta il primo via libera all'arresto di Nicola Cosentino.

TV: PALOMBA (IDV), BISOGNAVA INDIGNARSI ANCHE CON BERLUSCONI – CAGLIARI, 10 GEN – ''E' giusto indignarsi per le battute razziste contro la Sardegna, ancorche' pronunciate da un comico. Sarebbe stato pero' opportuno farlo anche per le prese in giro alla Sardegna e ai sardi fatte dall'ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi''. Lo afferma il segretario regionale dell'Idv, Federico Palomba, a proposito della reazione del centrodestra sardo alla infelice frase pronunciata da Paolo Villaggio durante la trasmissione di Raitre ''Brontolo''. ''Le prese per i fondelli sui fondi Fas e sul G8 e sulla vertenza entrate, tanto per citarne solo alcune – incalza l'esponente dipietrista -, non contrastate da una inerte Giunta regionale, sono state ancor piu' disastrose per la Sardegna e per i sardi: e Berlusconi non e' neppure un comico''.

LIBERALIZZAZIONI: MURA (IDV), DA POLILLO INACCETTABILE OFFESA A REFERENDUM ACQUA – Roma, 10 gen – “Il sottosegretario Polillo dovrebbe avere più rispetto per la democrazia, in particolare quando si esprime in forma diretta come nel caso dei referendum del giugno scorso. Definire un mezzo imbroglio un quesito votato da milioni di cittadini significa non avere rispetto per la volontà popolare, il che è cosa diversa dal legittimo dissenso, e questo non se lo può consentire neppure un tecnico. Ci auguriamo che il Governo Monti non vorrà avallare questa interpretazione gravemente offensiva”. Lo dichiara l'on. Silvana Mura deputata di Idv.

MANOVRA: ROTA (IDV), ULTERIORE SALASSO SU AZIENDE AGRICOLE – Roma, 10 gen – “C'era il tempo in cui i contadini riuscivano a mantenere la famiglia e far laureare i propri figli. Oggi le cose sono cambiate e, per mantenere coltivato il prezioso bene della terra, gli agricoltori italiani devono attingere risorse da altri redditi. Motivo? il totale disinteresse della classe politica che negli ultimi anni ha tutelato poteri forti e le lobbies finanziarie. Una politica scellerata e poco lungimirante i cui danni proseguiranno nel tempo. Anche alcune disposizioni del “salva Italia” appena varato vanno in questa direzione”. Lo dichiara all'AgenParl Ivan Rota, deputato dell'Idv e membro della Commissione Agricoltura, rispondendo all'appello di Confagricoltura Lombardia in merito alle ricadute sul settore del decreto “salva Italia”. “Come è possibile – prosegue Rota – annoverare i fabbricati rurali alla pari di altri patrimoni, come è possibile che il Governo possa disattendere l'ordine del giorno presentato da Italia dei Valori il 16 dicembre u.s. – e accolto – che lo impegna a: a) ridurre gli aggravi d'imposta sui fabbricati rurali indicati in premessa e sui terreni agricoli dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali; b) ridurre sensibilmente la vigente soglia massima per l'alienazione dei terreni agricoli tramite trattativa privata; c) introdurre il divieto di modifica della destinazione d'uso dei terreni agricoli pubblici nel quinquennio successivo all'acquisto. I nostri agricoltor i non ce la fanno più, le aziende agricole italiane non possono sostenere questo ulteriore salasso che, da una proiezione calcolata da esperti del settore, evidenzia come un'impresa tipo, condotta da un agricoltore iscritto nelle liste dei coltivatori diretti, proprietario di un terreno di pianura coltivato a frutteto, nel 2012 subirà un aggravio del carico fiscale del 250% rispetto all'anno in corso. Non pensino di averci dato il contentino con l'accoglimento di un ordine del giorno, noi vigileremo affinchè le promesse si traducano in atti e che il comparto agricolo sia messo nella condizione di operare”.

GOVERNO: BARBATO (IDV), PASSERA DICA A CHI HA VENDUTO AZIONI – ROMA, 10 GEN – ''Non e' in alcun modo accettabile che il Ministro per lo sviluppo economico risulti azionista di un gruppo bancario, in quanto cio' getterebbe gravi ombre sulla trasparenza e sulla necessaria terzieta' della sua azione, la quale prevede frequenti rapporti ed interlocuzione col mondo creditizio''. Lo dice Francesco Barbato, Capogruppo IdV in Commissione Finanze dove ha depositato questa mattina un'interrogazione ad hoc a risposta immediata sul ''nodo Passera-Banca Intesa''. ''Lo stesso Ministro Passera si e' reso conto dell'inopportunita' di possedere, un rilevante numero di azioni di una delle principali banche italiane, dichiarando in una lettera aperta di aver venduto tutte le sue azioni di Intesa San Paolo'' continua il dipietrista, aggiungendo che ''al di la' di tale dichiarazione pubblica non risulta come sia avvenuta la cessione di tale partecipazione, in che tempi ed a favore di chi sia stata effettuata, essendo evidente come un'eventuale cessione nei confronti di parenti, affini o 'amici di fiducia' non farebbe altro che eludere il problema''. L'esponente IdV chiede a Monti, come ministro dell'Economia e Finanze, ''di verificare l'assoluta indipendenza delle scelte istituzionali del Ministro Passera rispetto a suoi personali interessi economici e finanziari e fornire al Parlamento un quadro informativo chiaro, approfondendo attraverso la Consob, le modalita' e tempi di cessione delle quote azionarie possedute dal Ministro nel Gruppo Banca Intesa o in altre societa' quotate''.

Lavoro, Zipponi (Idv): Su art.18 Polillo promuove logica scontro Roma, 10 GEN – “Mentre Cgil Cisl e Uil tentano di discutere seriamente su come creare lavoro ed evitano di trasformare il grave problema della disoccupazione e della precarieta' in un motivo di divisione ideologica, ecco che il prode sottosegretario all'Economia, Polillo, insiste nel promuovere la logica dello scontro, chiedendo la modifica dell'art.18”. Lo afferma in una nota il responsabile lavoro e welfare dell'Italia dei Valori, Maurizio Zipponi, che aggiunge: “Lo sfidiamo a indicare il nome di una sola azienda, in Italia, che abbia perso ordinativi o mercato, per la presenza dell'art.18. E chiediamo a Polillo di definire quanti lavoratori sono stati reintegrati sul posto di lavoro per licenziamento ingiustificato. Scoprira' che nessuna impresa e' in difficolta' a causa dell'art.18 e che i lavoratori che vi hanno fatto ricorso, in ogni citta', si contano sulle dita di una mano. Il diritto a non essere licenzianti ingiustamente e a poter far valere le proprie ragioni di fronte a un giudice terzo e' un freno per comportamenti illegittimi. Se Polillo vuole cancellarlo, dato che lo considera obsoleto, perche' non propone di eliminare anche reati come quelli di spaccio, omicidio, corruzione e quant'altro? Ci risulta, infatti, che la legge serve proprio a punire i colpevoli ed e' un importante deterrente per comportamenti illeciti”.

COLOSSEO: RODANO (IDV), RELAZIONE ANTITRUST AVVALORATA DA CECCHI = Roma, 10 gen. – ''Nell'affannosa difesa del suo operato, il sottosegretario Cecchi in realta' oggi ha ammesso pubblicamente tutti i limiti e le contraddizioni giuridiche dell'appalto del restauro del Colosseo. Le osservazioni e i rilievi dell'antitrust ne escono pienamente avvalorati”. Lo dichiara in una nota Giulia Rodano, consigliere regionale e responsabile Cultura e Istruzione di Italia dei valori. “Parlando di 'trattativa privata' e dell''aut aut' dell'azienda di Della Valle – prosegue – il sottosegretario ai Beni culturali non fa che confermare la bonta' delle ragioni dell'antitrust, Autorita' istituzionale deputata a garantire la concorrenza e il mercato, cioe' il rispetto delle regole che impedisce intese anticoncorrenziali , abusi, posizioni dominanti a danno della concorrenza”. “In quale altro Stato di diritto un soggetto privato ha trattato con la Pubblica Amministrazione come ha fatto la Tod's, che stando alle parole di Cecchi avrebbe addirittura intimato una 'risposta immediata'? – aggiunge – In quale altro Stato di diritto e' stata mai data per ben 20 anni un'esclusiva assoluto sul brand di un monumento mondiale in cambio di soli 25 milioni di euro?”.

FINCANTIERI: FAVIA, IDV A FIANCO LAVORATORI – ANCONA, 10 GEN – ''Sono al fianco dei lavoratori della Fincantieri che stanno manifestando e presidiano il ministero dello Sviluppo Economico e attendo qui in mezzo a loro l'esito dell'attesissimo incontro tra il ministro Passera e i sindacati''. Cosi' il coordinatore dell'Idv delle Marche David Favia, che spiega: ''Il cantiere di Ancona e' stato particolarmente colpito e se non arriveranno presto progetti, commesse e piani seri e concreti, potrebbe rischiare la chiusura''. ''Per questo – aggiunge – sono presente al presidio e noi dell'Idv ci opporremo in ogni modo a questo scempio''. ''Servono rassicurazioni sul mantenimento dei livelli occupazionali e questo governo – conclude Favia – ha il dovere di intervenire per fare in modo che l'azienda rispetti gli impegni assunti senza logiche ricattatorie e pensando al bene della cantieristica, dell'indotto che essa produce e dei tantissimi lavoratori con famiglia a carico che si trovano ora in una situazione molto precaria''.

MALINCONICO: ALFANO (IDV), DIMISSIONI ERA UNICA VIA PERCORRIBILE – Roma, 10 gen – “Le dimissioni di Carlo Malinconico sono semplicemente giuste e dovute. Non credo sia opportuno ringraziarlo per aver compiuto un gesto di responsabilità: in verità ritengo che questa fosse l'unica via percorribile; per pretendere le dimissioni non serve sapere se i fatti dei quali da giorni si discute siano penalmente rilevanti o meno: lo sono sicuramente sul piano politico, poichè si tratta di una vicenda sgradevole della quale vanno chiariti in fretta tutti gli aspetti rimasti ancora oscuri”. Lo ha detto l'europarlamentare IdV Sonia Alfano, commentando la vicenda che ha travolto l'ormai ex sottosegretario Carlo Malinconico. “Chi pensava che passato Berlusconi saremmo improvvisamente diventati una nazione modello – sottolinea – evidentemente si sbagliava. Certi atteggiamen ti purtroppo sembrano essere ormai radicati nella mentalità italiana, e questo è il risultato di oltre un ventennio di crexismo e berlusconismo. Il Paese – aggiunge l'eurodeput ata – non può più tollerare ambiguità, conflitti di interesse, cricche e clientelismi di alcun tipo, per cui credo che Malinconico, soprattutto dopo aver usato parole di scajoliana memoria, non potesse fare altro che lasciare i suoi incarichi. E, soprattutto – conclude – adesso il governo Monti deve dimostrare di voler veramente combattere la corruzione e le infiltrazioni criminali nelle pubbliche amministrazioni”.

MEDITERRANEO: RINALDI (IDV), ITALIA AIUTI TRANSIZIONE DEMOCRATICA NORD-AFRICA – Roma, 10 gen – “L'Italia sia protagonista nello sforzo necessario per stabilizzare i paesi nord-african i in transizione democratica rilanciandone l'economia. Nel corso di un incontro con i dirigenti della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, che sta allargando il proprio mandato per intervenire nella regione, ho potuto valutare i bisogni immediati di liquidità per investimenti e creazione di posti di lavoro necessari a questi Paesi. Basterebbe molto poco: rinunciando ad una sola settimana di presenza in Afghanistan, l'Italia disporrebbe di 14 milioni di euro, con i quali costituire un'istituzione italo-mediterranea di credito e micro-credito” . Lo ha detto il capodelegazione Idv all'europarlamento Niccolò Rinaldi. “Con questi fondi sarebbe possibile finanziare 280 progetti di attività imprenditoriale di 50.000€ l'uno, con un impatto occupazionale di diverse migliaia di posti di lavoro. In breve tempo il nostro paese potrebbe diventare un attore privilegiato in paesi come Tunisia, Egitto e Libia, contribuendo in modo significativo anche al controllo dei flussi migratori. Basterebbe poco, appunto una sola settimana di missione in Afghanistan, che – conclude Rinaldi – a noi risulta essere molto più lontana del Nord-Africa”.

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