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RIFORMA DELLA POLITICA, DELL’ AMMISTRAZIONE PUBBLICA E DELLE ISTITUZIONI

Se questo governo vuole arrivare a fine anno, riduca di un minimo del 20% i costi della politica e dell’ amministrazione in generale, oppure nei prossimi mesi occorrera’ un altra manovrina correttiva! Non sono un economista, ma quando si mette solo mano nelle tasche dei contribuenti, con aumenti di tasse aggiunte e accise varie, difficilmente si otterranno i risultati desiderati. Con l’ aumento dell’ Iva e dell’ accise, vi sara’ certamente un calo nei consumi, ergo nemo entrate!Tutto il resto e’ demagogia allo stato puro! Bisognerebbe iniziare dall’ abolizione delle regioni, eliminando sprechi e corruzioni decennali, passando le comptetenze in parte a province e conumi e quelle sui beni di comune necessita’ al parlamento centrale, solo cosi’ il potere legislativo e lo Stato potrebbero riaquistare, ficucia e credibilita’, da parte del cittadini. Non occorre un altro decretone, basti che l’ esecutivo consulti la Corte del Conti, che da anni lancia moniti, alle Istituzioni governative e amministrative del Paese. Occorre altresi’ riformare il fisco, chi guadagna di piu’ paghi di piu’, ossia rivedere gli scaglioni, non e’ giusto che chi prende uno stipendio di 17-1 mila euro all’ anno, paghi le stesse tasse di uno che ne prende 28 mila -1 e cosi’ via, sino a 100 mila -1. La corruzione politica/amministrativa in Italia (circa 60 miliardi) e’ ancora la piu’ alta in Europa, se non nel mondo, quindi controlli a tappeto da parte della Guardia di Finanza sull’ evasione e il sommerso, leggi piu’ severe per chi evade, falsifica i bilanci,(circa 120 miliardi) lavora o da lavoro in nero (la somma totale la lascio a voi lettori se poi ho dimenticato qualcosa a voi la parola)

Carmine Gonnella (PIE) Londra

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