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L’ ANTICOSTITUZIONALISMO POLITICO ITALIANO

Da oltre un ventennio in Italia esistono forze politiche anticostituzionaliste, le quali con sistemi del tutto truffaldini hanno minato sia la democrazia, sia la nostra Costituzione; anticostituzionalismo oggi rappesentantato in modo palese dal berlusconismo, leghismo e scilipotismo. Ultima loro trovata e’ la proposta di legge costituzionale, firmata da 122 parlamentari, per introdurre l’elezione diretta del capo dello Stato e il governo semipresidenziale. Elezione diretta del capo dello Stato e governo semipresidenziale alla francese. Un iniziativa passata quasi inosservata e sotto l’ indifferenza dei nostri lettori e del Paese. Questo,( e lo dico da cultore della Costituzione), porrebbe ulteriori limiti alla gia’ limitata sovranita’ popolare:” La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. Ci troviamo al cospetto di 122 parlamentari igoranti di diritto costituzionale! La nostra Repubblica e’ sempre stata semipresidenzialista e la nostra giovane e inapplicata Costituzione non ha niente a che vedere con la francese.In nessun altro Stato europeo il Primo Ministro gode di poteri come quello italiano,(1) decreti leggi emanati a proprio uso e consumo, (2) voti di fiducie che annullano di fatto il potere legistativo, (3) premio di maggioranza e liste bloccate anticostituzionalistiche, premio di maggioranza, che lo stesso Silvio Berlusconi ( pare) vorrebbe estendere anche al Senato. (4) violazione dell’ articolo 75 e 71, tutti i referendum in Italia valgono meno dei sondaggi, mai presi in seria considerazione e le iniziative di leggi popolari tenute per anni nei cassetti delle rispettive commissioni (5) un potere partitocratico non eguale in tutta l’ Europa, con un regolamento parlamentare che lascia del tutto a desiderare. In riferimento allo storico trasformismo politico.

L’ anomalia italiana non e’ quella di eleggere direttamente il Capo dello Stato, che non ha poteri propositivi ma di semplice garanzie democratiche, attualmente il Capo dello Stato puo’ sciogliere il parlamento, in caso di sfiducia sentito i presidenti di Camera e Senato, oppure dare un nuovo mandato per il bene del Paese. Per una riforma radicale delle istituzioni, occorre che sia il Capo dell’ Esecutivo ad essere eletto a suffragio universale e assumersi personalmente la guida politica e amministativa del Paese, con un potere legislativo indipendente ed immune da trasformismo politico. Approfondiremo l’ argomento nell’ anno avvenire. Auguro a tutti un felice anno nuovo ( si fa per dire)

Carmine Gonnella (PIE)Londra

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