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Freddo: naso chiuso e raffreddore? L’Afssaps lancia l’allarme. Gravi conseguenze per la salute con l’uso associato di farmaci come il Dérinox, Actifed freddo o Rhinureflex

L’Afssaps, l'agenzia francese per la sicurezza dei farmaci venerdì ha lanciato un appello ai pazienti di rispettare le precauzioni per l'uso di farmaci contenenti vasocostrittori. Molto conosciuti, sono utilizzati per diminuire la sensazione di naso chiuso per il freddo.

Nel comunicato l’ Afssaps ha avvertito che dal 1° gennaio 2011 sono stati segnalati quindici casi con “gravi effetti negativi” in pazienti che assumono un farmaco contro il raffreddore contenente un vasocostrittore. E questo, in particolare se non vengono utilizzati in conformità con le istruzioni per l'uso.

La terapia farmacologica associata può avere, come detto, effetti collaterali una condizione salutisticamente preoccupante a livello del cuore, come l'ipertensione arteriosa, con crisi di angina o angina pectoris. Ma non solo, può causare anche effetti neurologici come disturbi del comportamento o un ictus.

Tra i farmaci elencati dall’Afssaps vi sono: soluzioni per spray nasale (su prescrizione medica), come Aturgyl, Dérinox, Déturgylone, Rhinofluimucil, farmaci da assumere oralmente (accessibile senza ordine) solo o si associa a un'altra sostanza attiva come Sudafed, Actifed freddo, Dolirhume, Humex freddo, Rhinadvil, Rhinureflex.

Essi sono ampiamente usati come farmaci. Dérinox, per esempio, è stato prescritto a 3 milioni di pazienti all'anno così come sono venduti ogni anno circa 3 milioni di scatole di Actifed freddo giorno e notte.

La raccomandazione “Non associare questi farmaci tra di loro”.

Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” ricorda ai pazienti a ” di non abusare di questi farmaci”, e ” verificare sempre con il medico o il farmacista se essi sono ben compatibili al caso”, e soprattutto di “non associarli tra loro”. La durata massima del trattamento non deve superare cinque giorni come anche il dosaggio massimo giornaliero.

Queste raccomandazioni e le controindicazioni sono stati inseriti nei foglietti illustrativi di questi prodotti, a seguito dei risultati di due indagini francesi della farmacovigilanza.

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