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Pianeta America: Riuscita, per propria ammissione, la manovra d’autoaffondamento dei Repubblicani

In salita le quotazioni di Barack Obama

HOUSTON, Texas – Giunge dell’Iowa l’ennesima conferma di come i rappresentanti di punta dei Repubblicani siano sempre meno accorti nel condurre la propria campagna elettorale per le presidenziali del 2012. Alla domanda del Prof. Scott Arnold, un democratico sostenitore del presidente Obama ed attivista dei diritti dei gay, di come si sarebbe comportato in caso di elezione nei confronti di questo settore “diverso” della popolazione americana Newt Gingrich ha risposto che non voleva il suo voto e lo ha invitato ad andare a darlo a qualcun altro. Arnold ha dichiarato che, a suo avviso, il candidato conservatore di punta gli ha fatto intendere a chiare note che nella sua presidenza non ci sarebbe stato posto per gente come lui nonostante fosse un cittadino americano ed, a questo punto, s'è posto la domanda di cosa avrebbero fatto tutti i gay d’America nel caso Gingrich fosse stato eletto presidente.

Si scopre, dunque, che con l’ex speaker repubblicano alla Casa Bianca per milioni d’Americani come Arnold non ci sarebbe un presidente disposto ad affrontare i problemi dei gay ed a prestare loro ascolto. L’invito sprezzante e sconcertante di Gingrich al professore dell’Iowa evidenzia inoltre come attualmente ci sia una distacco enorme tra i Repubblicani ed interi settori dell’elettorato americano. Arnold ha affermato che con Gingrich al timone del paese la tematica dei diritti dei gay proiettata a livello globale causerebbe imbarazzo all’amministrazione USA visto che da recente la Signora Clinton, all’ONU, aveva affermato che “…i diritti dei gay sono diritti umani…” e che non dovrebbe esserci posto al mondo dove tali diritti vengano dimenticati. Il docente democratico che ha confrontato Newt Gingrich ha affermato che questi sarebbe un irresponsabile per il fatto che dall’estero si guarda agli Stati Uniti come ad una nazione leader e che prendere la sua posizione di rigetto e disinteresse verso i diritti dei gay farebbe venir meno proprio la capacita’ americana di fare da guida. Dopo l’eliminazione della legge sulla privacy dei militari gay e le lotte per il diritto dei matrimoni dello stesso sesso l’episodio dell’Iowa ha evidenziato senza ombra di dubbio come ci siano da parte degli esponenti di punta dei Repubblicani delle zone d’ombra su argomenti considerati tabù che fanno temere come, in caso di cambio della guardia alla Casa Bianca, non tutti gli Americani potrebbero stare tranquilli sapendo d’essere rappresentati e difesi allo stesso modo. Arnold ha espresso proprio l’opinione che alla fine del suo confronto, forse anche provocatorio, ha avuto la brutta impressione che il messaggio fuori dai tempi e della realtà ricevuto dallo sfidante di Obama lo umiliasse facendolo sentire un cittadino di seconda classe. “ Se vuole essere presidente, dovrebbe essere presidente di tutti gli Americani “ ha commentato il professore democratico sottolineando che, ora, sarà più difficile per lo sprezzante rappresentante conservatore accaparrarsi la simpatia ed il voto dei gay d’America. Se s’aggiunge a questo incidente molto illuminante anche la posizione presa dai Repubblicani circa l'estensione del taglio della tassa sugli stipendi che alienerà loro il favore di centosessanta milioni d’Americani si comprende bene come le speranze dei conservatori di ritornare alla presidenza del paese siano giunte forse ad un punto più che critico mentre, per converso, Obama ritorna nuovamente a prevalere nei sondaggi e comincia a sperare che, a dispetto della congiuntura economica negativa, possa riuscire a mantenere ugualmente il suo posto.

Il Wall Street Journal di ieri parla di “Fiasco” dei conservatori a questo proposito e nel sottotitolo dell’articolo si pone la domanda inquietante:” Come hanno fatto i Repubblicani a perdere con Obama a proposito della tassa?”

Analisti attendibili fanno notare che al momento il campo repubblicano e’ agitato da prese di posizioni conflittuali su provvedimenti legislativi impopolari come quello, appunto, del taglio della tassa sugli stipendi che getta un’ombra minacciosa su molti milioni di lavoratori. Alcuni conservatori, tra i quali il senatore dell’Arizona John McCain che perse il confronto con Obama, hanno dichiarato che la decisione presa da alcuni estremisti di destra del loro “Grand Old Party” contro gli interessi di chi lavora e’ suicida e viene a far cambiare il punto di vista della gente comune sul Congresso.

Ma e’ forse la mancanza di prudenza nelle esternazioni quella che, alla fine, potrebbe fare affondare il Titanic repubblicano. Si e’ capito ormai da tempo che le loro affermazioni anti gay, contro i poveri, contro gli appartenenti alle minoranze ed agli immigrati ed avversi ai diritti delle donne, settori della popolazione americana che usano come bersaglio preferenziale, ha l’unico scopo di fare infuriare il proprio elettorato facendo appello ad un punto di vista bigotto ed all’uso della paura al solo fine di raccogliere voti.

Adesso pero’ i gay, gli immigrati, le donne che si sentono discriminati ed ai quali i Repubblicani come Gingrich preferiscono i ricchi ed i famosi sono diventati proprio troppi e, per questo motivo, al momento dello scontro per la casa Bianca, sarà più difficile ricevere il loro consenso e sperare d’essere eletti. Il Wall Street Journal ha ricordato che il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell ha affermato che il compito principale del 112o Congresso era quello di fare in modo che il Presidente Obama non fosse rieletto. Lo stesso ha aggiunto che se si considera come il portavoce repubblicano John Boehner ha condotto il dibattito sull’estensione della tassa sugli stipendi c'è da chiedersi se non si finisca per rieleggere il presidente anche prima che la campagna del 2012 inizi seriamente. McConnell ha concluso le sue critiche agli errori madornali dei colleghi repubblicani ammonendoli che “Oggi il Signor Obama si trova in una posizione per la sua rielezione più forte di quella di un anno fa mentre le opportunità del Signor McConnell di diventare leader della maggioranza nel 2013 stanno diminuendo.”

E’ evidente, per ammissione stessa dei Repubblicani, che con politici poco brillanti come Gingrich e continuando su questa rotta la manovra d’autoaffondamento del vascello conservatore e’ quasi riuscita.

RO PUCCI

12 / 22 / 2011

I-AM, HOUSTON, TEXAS

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