Io lo so perché piangeva, Elsa Fornero

Io lo so perché piangeva, Elsa Fornero. Ha pensato ai pensionati come Matteo, il signore di 75 anni e più, che incontro ogni tanto al mercato (ci va tardi, quando la roba costa meno). Percepisce una pensione di 1057 euro, non ha una casa di proprietà, e ha la moglie casalinga a carico. La Fornero piangeva perché, pensando ai pensionati come Francesco, ha capito improvvisamente il senso della parola equità. Sì, perchè questa è una di quelle parole che non hanno per tutti la stessa accezione. Il pane è per tutti il pane, la carne è la carne, le cipolle sono le cipolle, ma l'equità non ha per tutti il medesimo senso. Il presidente del Consiglio la interpreta in un modo. Matteo, il pensionato, in un altro. Matteo ritiene un'ingiustizia che la sua modesta pensione non aumenti di un centesimo, mentre i prezzi della roba al mercato continuano a crescere. Matteo sa che tra i suoi sacrifici (ancora a quell'età), e i sacrifici dei ricchi, c'è un abisso. Sì, perché anche la parola sacrificio non è come le parole pane, carne, cipolle. Per i senatore Monti ha un senso, per Matteo un altro. Ecco perché la Fornero piangeva: ha avuto un'illuminazione improvvisa. Ha capito che equità significa ridurre quell'abisso, ha capito che equità non significa accrescere i sacrifici di chi già li fa, ma far fare sacrifici a chi non li ha mai fatti. Ha capito, ed è stata presa da rimorsi di coscienza.

Francesca Ribeiro

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