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Ecco perché abbiamo detto no all’incontro con Monti

L’Italia dei Valori è stato l’unico partito, tra quelli che hanno votato la fiducia al governo, ad avere cortesemente declinato l’invito del presidente Monti a partecipare ai colloqui fissati tra oggi e domani per illustrare la manovra messa a punto in queste settimane. Nessuna presa di posizione ideologica, abbiamo ringraziato il presidente del Consiglio ma gli abbiamo spiegato che riteniamo che un governo tecnico debba portare in Parlamento le misure che intende adottare, debba presentarle in Aula e nelle Commissioni e non in incontri più o meno riservati.

E’ una questione di trasparenza, di chiarezza istituzionale, di rispetto dei ruoli. Qualunque provvedimento deve essere discusso nella sua sede propria, cioè il Parlamento, figurarsi una manovra economica annunciata come durissima, con cui si chiederanno agli italiani nuovi e pesanti sacrifici.

Non può esserci spazio per trattative sottobanco o incontri semiclandestini, l’abbiamo detto anche quando è cominciato il totonomine per la scelta di ministri e sottosegretari. Ed infatti l’Italia dei Valori nel tunnel sotterraneo che collega il Senato con Palazzo Giustiniani non è mai passata per concordare nomine, esprimere preferenze, annunciare veti. E’ anche una questione di stile!

Noi siamo fatti così e ne siamo orgogliosi, la politica del compromesso e dell’inciucio non ci appartiene. Con Monti vogliamo confrontarci solo in Parlamento. Lo aspettiamo alla Camera e al Senato lunedì, quando illustrerà la manovra. Valuteremo le misure proposte e, se le condivideremo, le voteremo, diversamente presenteremo opportuni emendamenti per migliorarla nell’interesse degli italiani, spiegando bene che a pagare il peso di una crisi drammatica devono essere innanzitutto e di più quelli che stanno meglio. Questa è trasparenza, così funziona una democrazia.

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