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Da qualche settimana sono giunte all’indirizzo email del sottoscritto, e sono presenti sui siti personali di Colleghi, anche consiglieri dell’Ordine, comunicazioni con pesanti attacchi personali.

Cari Colleghi,

fino ad oggi nelle mie comunicazioni non ho voluto discutere delle questioni che agitano il mondo della politica forense romana, perchè, pur se candidato alle prossime elezioni del Consiglio dell'Ordine con la Lista per Mauro Vaglio Presidente, ho sempre ritenuto che le attività che ho intrapreso a favore dei Colleghi e gli articoli scritti con intenzioni positive e propositive, potessero dimostrare il mio pensiero in maniera soddisfacente.
A due mesi dalle elezioni intendo invece intervenire per le ragioni che mi accingo a spiegare.
Da qualche settimana sono giunte all'indirizzo email del sottoscritto, e sono presenti sui siti personali di Colleghi, anche consiglieri dell'Ordine, comunicazioni con pesanti attacchi personali.
Per quanto riguarda il sottoscritto, posso menzionarne, solo a titolo d'esempio, uno in particolare: la comunicazione del 9.11.2011, presente addirittura sul sito del Consiglio dell'Ordine di Roma (ancora oggi), che ha come obiettivo la mia inziativa (peraltro in fase prodromica) per la declaratoria di incostituzionalità del Contributo Unificato per le sanzioni amministrative.
Inoltre, ho potuto rilevare come sia stata sequestrata penalmente una pagina (titolata la Volpe e l'Uva) del sito del Consigliere Segretario, Avv. Rodolfo Murra, su esposto di un altro Consigliere che si ritiene offesa da alcune affermazioni ivi contenute.
E' dell'altro ieri una email dal titolo “Quattro capponi al TAR” dell'ex Consigliere Alessandro Graziani, che si è nuovamente candidato per le prossime elezioni al COA!
Per quel che mi riguarda, pur essendo forse possibile ai sensi di legge, non svolgerò alcun tipo di azione e mi asterrò totalmente dal rispondere.
Ciò premesso, con la presente intendo fare un appello a tutti i Colleghi, di entrambi gli schieramenti, affinchè, nel massimo rispetto della libertà d'espressione di ciascuno, vogliano interrompere la diffusione di comunicazioni aventi contenuto a mio parere non consono ai nostri canoni deontologici e al rispetto personale.
Bisogna intendersi: l'informazione è necessaria perchè gli elettori devono conoscere le vicende che riguardano l'attività professionale e politico-istituzionale dei candidati (perciò rifuggiamo il bavaglio che qualcuno chiede), ma non possono essere ammessi “editoriali” contenenti offese e doppi sensi, tesi a mistificare la realtà, anzichè a renderla nota.
Perciò, se l'informazione deve essere libera, ritengo che il vero confronto tra i candidati debba svolgersi esclusivamente sui programmi e sulle iniziative a favore degli Avvocati, dei Cittadini e del nostro amato Paese, particolarmente in questo momento grave nel quale la nostra Categoria resta uno dei pochi presìdi a tutela del diritto e del bene comune.
In questo modo anche gli elettori potranno scegliere consapevolmente e l a nostra vittoria potrà essere la vittoria di tutta l'Avvocatura.

Avv. Fabrizio Bruni

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