D. PERCHE’ LA SCRITTURA?R. – Il coinvolgimento che la “scrittura” procura è qualcosa che non posso definire con precisione , perché la necessità di scrivere , e nel mio caso specifico la “poesia” , è un input che pungola quotidianamente, come una necessità impellente, che impegna il cervello in toto, facendo rotolare pensieri e immagini in un mulinello continuo , quasi “pensiero dominante”. Allora : perché scrivere ? Per comunicare con l’altro, nella speranza di creare insieme qualcosa che sia illuminante, qualcosa che , come una preghiera, sia alla ricerca della “verità” in ogni campo : dalla morale al sociale, dalla politica alla quotidianità, dalla illusione all’amore. L’intuizione organizza il linguaggio condannando l’errore e si nutre di riferimenti diversi , che si agganciano alla tradizione per elaborare tutto ciò che la cultura offre.
- CHE COSA RAPPRESENTA UN ARTISTA PER LA SOCIETA’?
R. Purtroppo molte volte nel corso della storia l’artista è stato giudicato un perditempo, un simulatore di costumi. Il poeta che nella sua concezione alta della scrittura si dibatte fra le giustificazioni teoriche dello stile e lo sfilacciamento e indebolimento della società contemporanea , nella quale e per la quale la cultura in genere va depauperandosi ogni giorno di più, vuoi per la carenza della classe docente, vuoi per la invadenza della televisione “monnezza” o dei mass media deficitarii, il poeta, vero e preparato, potrebbe rappresentare un punto di riferimento molto importante.
- COSA VUOL COMUNICARE?
R. Rischio di ripetermi nel sottolineare che l’artista vuol comunicare qualcosa che gli altri non riescono a recepire o a comprendere , un passo avanti in tutti i campi ,dall’amore al gioco, dalla filosofia alla religione , dalla politica alla ricerca della famosa “verità” , che forse nessuno sarà capace di raggiungere. Nel confortevole rimaneggiamento della cronaca il disagio e la instabilità della realtà vengono capovolti cercando di inseguire ciò che resta della procedura.
- VEDERE CHE TANTI SI OCCUPANO DI TE, SCRIVONO DI TE , TI FA SENTIRE “ARRIVATO”?
R. No ! Sono oltremodo felice per la numerosa messe che ho raccolto durante gli anni. Sono oltremodo felice perché la critica mi ha sempre seguito con attenzione e mi ha ben accolto come poeta a tutto tondo. Da Alberto Asor Rosa, che mi segnala nella sua “Letteratura italiana” (Einaudi), a Giovanni Raboni, da Giorgio Bàrberi Squarotti a Dante Maffia, da Gilberto Finzi a Ugo Piscopo, Da Giorgio Linguaglossa a Ciro Vitiello, da Plinio Perilli a Sandro Montalto, ad Alberto Cappi, a Stefano Lanuzza, a Felice Piemontese, Gio Ferri, Giorgio Manacorda, Matteo D’Ambrosio, Luigi Fontanella, Carlo Di Lieto, (solo per ricordarne qualcuno), il riconoscimento è stato sempre molto lusinghiero. Ma il vocabolo arrivato” non mi piace, perché secondo me non c’è nella poesia un punto di arrivo conclusivo e definitivo. La ricerca non si ferma mai e si desidera sempre di aggiungere un “passo” valido a tutto quanto hai scritto o fatto sono ad oggi. Forse la storia di un artista è in continuo fieri…e solo la morte potrà interrompere la sua officina.
- LA VITA VISTA CON GLI OCCHI DI UN ARTISTA
R. Non credo ci siano differenti modi di affrontare la vita per un artista o per un uomo qualunque, perché le necessità materiali sono uguali per tutti. Il pane quotidiano è il “primum movens” per ogni uomo che voglia sopravvivere. Una differenza allora la possiamo ritrovare nei diversi modi di confrontarsi con la cultura. Il bagaglio che riusciamo a costruire durante gli anni senza alcun dubbio differenzia l’uomo qualunque, l’uomo che non coltiva sentimenti e filosofie, l’uomo che si tiene fuori dal dibattito , e il poeta che con grande fatica ha arricchito la sua mente e ha gioito per le sue conquiste filosofiche.
- LA MORTE VISTA CON GLI OCCHI DI UN ARTISTA
R. La “Falce” è quotidianamente sospesa sul capo e non da tregua con la sua nera ombra, si propone ad ogni passo e sogghigna nella certezza che prima o poi sarà capace di colpire per l’ultimo sospiro. La certezza della fine la vivo avvertendo il dispiacere di dover lasciare tutto sospeso, anche se ogni sforzo è indirizzato a concludere , ora dopo ora , qualcosa di tangibile e di duraturo. Non ho paura della morte , perché la accetto come un evento naturale , inesorabile, definitivo. Come disse il “filosofo” : “quando ci siamo noi non c’è la morte, e quando c’è la morte non ci siamo noi”, per cui non mi spaventa il dopo ! O ci sarà un eterno gioire nell’empireo, o ci sarà il nulla, il sonno pacificatore.
- I PIACERI DELLA VITA E LE COSE BRUTTE DELLA VITA –
R. Le cose belle della vita le posso elencare più o meno in questo modo : l’amore – nel senso più alto della sua espressione -, la salute, l’intelletto, il sesso, i figli, l’amicizia, il sole, il mare, la poesia, la speranza ed il credo in un Dio salvifico.Le cose brutte invece : la guerra, l’odio, la gelosia, l’invidia, le neoplasie, l’incapacità politica dei governanti, l’incultura, il buio, l’infelicità.
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Cenni biografici
Antonio Spagnuolo è nato a Napoli il 21 luglio 1931.
Presente in numerose mostre di poesia visiva nazionali e internazionali ,
inserito in diverse antologie, collabora a periodici e riviste di varia cultura : Altri termini -Arte e luoghi- Gradiva- Hebenon – Il Cobold – Il Fiacre – -Incroci – Issimo – l'immaginazione – l'involucro -l'Ortica – lo stato delle cose – Mito – Offerta speciale – Oltranza – Poiesis – Polimnia – Porto Franco – Terra del fuoco – Vernice.
Attualmente dirige la collana “l'assedio della poesia”, e la rassegna “poetry wave” in internet .
Nel volume “Ritmi del lontano presente” Massimo Pamio prende in esame le sue opere edite tra il 1974 e il 1990 . Nel volume “Come l'ombra di una nuvola sull'acqua” Plinio Perilli elabora un saggio sulle ultime pubblicazioni edite tra il 2000 e il 2007.
Di lui hanno scritto numerosi autori fra i quali A. Asor Rosa che lo ospita nel suo “Dizionario della letteratura italiana del novecento”, e nei volumi
della “Letteratura Italiana” edizione Einaudi 2007 , Carmine Di Biase nel
volume “La letteratura come valore”, Matteo d'Ambrosio nel volume “La poesia a Napoli dal 1940 al 1987”, Gio Ferri nei volumi “La ragione poetica” e “Forme barocche della poesia contemporanea”, Stefano Lanuzza nel volume “Lo sparviero sul pugno”, Felice Piemontese nel volume “Autodizionario degli scrittori italiani” , Corrado Ruggiero nel volume “Verso dove”, Alberto Cappi nel volume “In atto di poesia”, Ettore Bonessio di Terzet nel volume “Genova-Napoli due capitali della poesia”, oltre a L. Fontanella , M.Lunetta, G. Manacorda , Gian Battista Nazzaro , G. Raboni , C.Vitiello e molti altri .
Tradotto in francese , inglese , greco moderno , iugoslavo , spagnolo .
Ha pubblicato :
* I volumi di poesia :
“Ore del tempo perduto” – Intelisano – Milano 1953
“Rintocchi nel cielo” – Ofiria – Firenze 1954
“Erba sul muro” – Iride – Napoli 1965 – prefaz. G. Salveti
“Poesie 74” – SEN Napoli 1974 – prefaz. Dom. Rea
“Affinità imperfette” – SEN Napoli 1978 – prefaz. M. Stefanile
“I diritti senza nome” – SEN Napoli 1978 – prefaz. M. Grillandi
“Angolo artificiale” – SEN Napoli 1979
“Graffito controluce” – SEN Napoli 1980 – prefaz. G. Raboni
“Ingresso bianco” – Glaux Napoli 1983
“Le stanze” – Glaux Napoli 1983 – prefaz. C. Ruggiero
“Fogli dal calendario” – Tam-Tam Reggio Emilia 1984 – prefaz. G.B. Nazzaro
“Candida” – Guida Napoli 1985 – prefaz. M. Pomilio (Premio Adelfia 85 e
Stefanile 86)
“Dieci poesie d'amore e una prova d'autore” – Altri Termini . Napoli – 1987
(Premio Venezia 87)
“Infibul/azione” – Hetea – Alatri 1988
“Il tempo scalzato” – All'antico mercato saraceno – Treviso 1989
“L'intimo piacere di svestirsi” – L'Assedio della poesia – Napoli 1992
“Il gesto – le camelie” – All'antico mercato Saraceno – Treviso 1992
(Premio Spallicci 91)
“Dietro il restauro” – Ripostes – Salerno 1993 (Premio Minturnae 93)
“Attese” – Porto Franco – Taranto 1994 – illustrazioni di Aligi Sassu
“Inedito 95” inserito nell'antologia di Giuliano Manacorda “Disordinate
convivenze” –
ediz. L'assedio della poesia – Napoli – 1996.
“Io ti inseguirò” (venticinque poesie intorno alla Croce) – Luciano
Editore – Na – 1999
“Rapinando alfabeti” – pref. Plinio Perilli – Napoli 2001 –
“Corruptions” – Gradiva Pubblications – New York . 2004 (trad. Luigi
Bonaffini)
“Per lembi” – Manni editori – Lecce 2004 (Premio speciale della Giuria –
Astrolabio 2005, Premio Saturo d'argento 2006)
“Fugacità del tempo” (prefaz. Gilberto Finzi) – Ed. Lietocolle – Faloppio
2007 –
* I volumi in prosa :
“Monica ed altri”- racconti – SEN Napoli – 1980
“Pausa di sghembo” – romanzo – Ripostes – Salerno 1994
“Un sogno nel bagaglio” – romanzo – Manni ed. Lecce – 2006
* I volumi per il teatro :
“Il cofanetto” – due atti – L'assedio della poesia – Napoli 1995
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Bibliografia Antonio Spagnuolo
Misure del timore. Antologia poetica dai volumi 1985-2010
Kairòs – 2011
Fratture da comporre
Kairòs – 2009
La mia amica Morel e altri racconti
Kairòs – 2008
Fugacita del tempo
LietoColle – 2007
L' ultima verita. Un giallo napoletano
Kairòs – 2006
Un sogno nel bagaglio
Manni – 2006
Per lembi
Manni – 2004
Io ti inseguiro. Venticinque poesie intorno alla croce
Luciano – 1999
Candida
Guida (Napoli) – 1985