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Commissione Antimafia a Milano, Nando dalla Chiesa presidente

Il Comitato antimafia di esperti si è ufficialmente costituito ieri, lunedì 7, con la firma del sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Obiettivo: affiancare i lavori dell’amministrazione comunale in materia di studio e promozione di attività aventi come finalità il contrasto dei fenomeni di stampo mafioso e della criminalità organizzata sul territorio del capoluogo lombardo. Un comitato che, come il Giano bifronte, guarderà al passato e all’operazione “Crimine” del 13 luglio 2010 che portò all’arresto di oltre trecento persone nell’operazione congiunta condotta dalle Procure di Reggio Calabria e di Milano, ma anche al futuro, con particolare attenzione ai lavori per l’Expo 2015.

Il Comitato sarà composto da cinque esperti. L’avvocato Umberto Ambrosoli, figlio dell’avvocato Giorgio, ucciso l’11 luglio 1979 da un sicario ingaggiato dal banchiere siciliano Michele Sindona, sulle cui attività Ambrosoli indagò nell’ambito dell’incarico di commissario liquidatore della Banca Privata Italiana; il professore Luca Beltrami Gadola, già vicepresidente dell’Associazione per il Progresso Economico e da anni curatore di una rubrica settimanale sul quotidiano «La Repubblica» inerente ai problemi dello sviluppo urbano e dell’urbanistica; il magistrato Maurizio Grigo che nel 2005 fu nominato procuratore presso il Tribunale di Varese; Giuliano Turone, che da magistrato ha indagato sulla mafia al nord al fianco di Gherardo Colombo. Anche quest’ultimo, in un futuro molto prossimo, apporterà il proprio contributo ai lavori di questo gruppo di esperti, presieduti da Nando dalla Chiesa. Il sociologo e scrittore, docente universitario presso la facoltà di Scienze Politiche a Milano e figlio del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa ucciso dalla mafia il 3 settembre 1982, ha dunque la responsabilità del coordinamento. Sul suo omonimo blog, Nando dalla Chiesa ha così commentato l’incarico, giunto espressamente dal sindaco Giuliano Pisapia: “Cercherò di onorare la fiducia. Ci attende molto lavoro. Credo che forse non avrei mai potuto essere così utile alla mia città”. Tutti i cinque esperti hanno rinunciato in maniera volontaria ad una remunerazione, quindi svolgeranno l’attività consultiva a titolo gratuito.

(Ma. De.)

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