Pochi minuti fa ascoltando radio-radicale in macchina nel mentre stavo per raggiungere la mia abitazione ho sentito una signora, la quale, in diretta, ha fatto la seguente affermazione: “ Che gioia non vedere più tutte quelle facce di prima ed imparare a conoscere i nuovi esponenti del governo Monti, pur nella consapevolezza che il lavoro di quest’ultimo sarà improbo ed al limite dell’impossibile…”
Sulla sincerità di questa signora ci avrei giurato non solo perché detta affermazione, almeno da come è stata fatta, non poteva non essere recepita come credibilmente genuina, ma anche perché mi è venuto quasi automaticamente spontaneo l’immedesimarmi su questa sensazione, oserei aggiungere, di quasi distensione psico-fisica dopo anni ed anni di tensione, di guerre dialettiche, di facce non sempre trasparenti, di toni offensivi per difendere l’ex-premier, imponendoci di credere (tanto per dirne una delle più sconcertanti) che Ruby fosse davvero la nipote di Mubarak; solo pensando a ciò che ci hanno propinato certi personaggi di una politica insopportabile, faccio fatica anche in questo preciso istante, mentre scrivo, ad immaginare di essere in una nuova realtà. E ciò, a prescindere dal risultato che sarà in grado di raggiungere il nuovo primo ministro del quale, tutto si potrà dire, tranne che la faccia non sia molto e molto diversa dal suo predecessore. E già questo, è un motivo di grande sollievo.
Mi permetto pertanto di invitare tutti coloro che avranno la bontà di leggermi, di immedesimarsi sulle affermazioni della signora cui ho fatto cenno dianzi, essendone assolutamente certo che, quando lo avranno fatto, ne trarranno immediato giovamento.
Arnaldo De Porti
