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Venerdì 25 Novembre oltre 13 milioni di marocchini sono chiamati alle urne per eleggere i 395 deputati della nuova Camera dei rappresentanti

Osservatori locali ed internazionali – circa 4.000 – supervisioneranno le operazioni di voto. Questo appuntamento, è di fatto un evento storico per la monarchia nord africana e per l’intera comunità marocchina. Infatti, queste elezioni sanciranno l’entrata in fuzione delle novità contenute dalla nuova costituzione marocchina, approvata con un referendum popolare dello scorso 1 Luglio.

La nuova legge fondamentale. La nuova Costituzione conta di 180 articoli (contro i 108 della precendente) ed introduce notevoli modifiche . Innaziutto, il Lo status del “Primo Ministro” verrà elevato a “Capo di Governo”; questi “verrà scelto” dal re all’interno del partito vincitore delle elezioni e potrà “proporre e rimuovere i membri del Gabinetto, guidare e coordinare l’azione di governo e supervisionare il servizio pubblico”. La fine dell’Alta Corte di Giustizia per i membri del Gabinetto”, ponendo i ministri dinanzi alle stesse corti giudicanti il resto della popolazione. Aspetto altrettanto importante è la nuova organizzazione dello Stato, sempre più regionalista e decentralizzato , in modo da rendere la gestione del potere sempre più vicino ai cittadini.

Questo atto, di grande lungimiranza si inserisce nel grande piano di riforma nella tradizione che S. M Mohammed VI ha intrapreso dalla sua ascesa al trono, trasformando questa Nazione in una delle regioni più stabili e astrattive della regione. Per queste ragioni non possiamo far venire meno il nostro appoggio a S.M Mohammed VI e sostenere sempre di più il suo operato per un Marocco sempre più stabile. Lo dobbiamo a tutto il Marocco e alla numerosa comunità marocchina che vive, lavora e opera nelle nostre Provincie.

Dott Marco Baratto
Associazione Culturale Euromediterranea

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