“La Guida ai prodotti tipici e tradizionali del Lazio, presentata oggi durante il convegno “La qualità dei sapori tradizionali in Europa e nel Lazio” è stata realizzata grazie all’impegno prezioso di nostri tecnici, ed è ispirata alla piramide dei prodotti tradizionali: alla base ci sono i territori, al centro le razze e gli ecotipi locali e al vertice la cultura materiale delle popolazioni locali”. Lo ha dichiarato Erder Mazzocchi, commissario straordinario dell’Arsial. “In vista dell’Esposizione Universale che si terrà a Milano nel 2015”, ha aggiunto Mazzocchi, “ci candidiamo come soggetto tecnico della Regione per la definizione degli elementi valoriali che rappresenteranno il Lazio, affinché la proposta istituzionale faccia tesoro del lavoro di ricognizione e caratterizzazione fin qui sviluppato e costituisca anche un efficace veicolo per il lavoro delle imprese agroalimentari laziali. La guida rappresenta, in un certo senso, il nostro fiore all’occhiello”, ha spiegato, “vista l’importanza della certificazione di qualità per sostenere le vendite dei prodotti tipici e per vincere le sfide sui mercati internazionali. Grazie al progetto Agricoltura Qualità su cui l’agenzia lavora dal 2002”, ha sottolineato, “i prodotti agroalimentari di qualità del Lazio sono quasi raddoppiati, passando da 13 a 23 tra Dop e Igp, mentre i vini, tra Doc, Docg e Igt, da 25 sono arrivati a quota 36. A questi si aggiungono 374 prodotti tradizionali di cui Arsial cura ogni anno il censimento. Questi risultati testimoniano il nostro impegno e la volontà incrollabile degli operatori e dei tecnici che, nonostante la crisi, continuano a lavorare ogni giorno con passione per la nostra terra”.
Ufficio Stampa Arsial
Natalia Albensi
