Carceri: "Se cambia il governo non cambiano i problemi dell’emergenza penitenziaria"

In queste ore stiamo assistendo gli ultimi istanti del governo
Berlusconi. Stando a quando si è appreso dall’incontro con il capo
dello stato, il presidente del consiglio dovrebbe dimettersi subito
dopo l’approvazione della legge di stabilità, la vecchia finanziaria
di una volta, e qui che poi dovrebbero iniziare le incognite del paese
ma per quello che ci riguarda da vicino il sistema penitenziario e il
sovraffollamento. E’ quanto afferma una nota del Lisiapp Libero
sindacato appartenenti polizia penitenziaria , sindacato di categoria,
dove sottolineano che c’è assoluto bisogno di un’assunzione di
provvedimenti che non siano provvedimenti regalo come l’indulto o
l’amnistia, ma bensi’ una seria presa di posizione del Guardasigilli
Palma e, del capo del Dap Ionta, affinchè si adoperino per rispondere
in tempi brevi all’emergenza penitenziaria dovuta al sovraffollamento
carcerario, e in particolare ai disagi e alle condizioni che vivono
quotidianamente gli agenti di polizia penitenziaria. Auspichiamo
continua la nota del Lisiapp , che il cambio di governo previsto nelle
prossime ore, possano veramente far fronte ad una situazione
drammatica e cronica. Purtroppo a malincuore afferma la nota del
sindacato – non interessa a nessuno le condizione degli agenti di
polizia penitenziaria o degli altri lavoratori del settore. La
soluzione, non è quella prospettata da alcune forze politiche ed
extraparlamentare, vale a dire l’indulto o l’amnistia. Altre sono le
soluzioni. Si va dalla riforma dei codici alla depenalizzazione di
alcuni reati,all’alternativa alla detenzione da scontare ai
domiciliari, dagli investimenti telematici a quelli per nuove carceri,
alla modifica dello stato di detenzione per immigrati clandestini con
espulsione e rimpatrio nel paese di origine. Per questo, continua il
sindacato di polizia penitenziaria, nel giorno del governo Berlusconi
non vogliamo che l’emergenza penitenziaria passi in secondo piano o
peggio ancora dimenticato come si dimentica facilmente dei suoi agenti
di polizia, lavoratori dello stato che servono con il massimo
dell’abnegazione e senso del dovere lo stato. Si faccia in fretta
conclude la nota prima che l’emergenza penitenziaria diventi
un’emergenza sociale. Ma niente sconti a chi deve scontare una pena.

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Li.Si.A.P.P.
LIBERO SINDACATO APPARTENENTI POLIZIA PENITENZIARIA
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via della trasfigurazione 5 – 00165 ROMA
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